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Un brano di Anna Maria Ortese sulla tragedia delle stragi di agnelli per la Pasqua suggerito da Paola Re.
E’ tempo di Pasqua. Tutti e due, donna in calzoni e piccino di tre anni, molto delicato, sono in negozio di macellaio. La giovane al banco (molto lucido e festoso) ritira un pacco avvolto in carta azzurrina, e paga, ed è in attesa del resto. Il bambino cammina muto e appresso sotto una serie di corpi squarciati. Chissà che pensa. Eccolo di fronte a un agnello morto, il capino sanguinante. Si gira un momento a guardare la madre – non teme altro – e allunga fuori dalla tasca una mano impercettibile, a sfiorare e soffermarsi sul corpo piccino. “Ca-ro” dice “Ca-ro” e poi non dice più niente. Non ho idea di come crescerà quel bambino – e se a Pasqua riconoscerà e respingerà la sua porzione di fratello – ma dico che, se la madre si fosse voltata e avesse capito – ma non è stata questione di tempo, mai le donne si voltano e capiscono prontamente – forse quel bambino sarebbe rimasto per tutta la vita, piccolo e segreto, cioè vero; non si sarebbe gettato a creare un paese di forme tutte esterne, volgari, inutili. Tale è la nostra vita, infatti, a furia di respingere il piccolo e il segreto. E come tale, tagliata fuori dalla crescita spirituale – che non è detto vittoriosa, ma non importa – e la vera storia e la vera crescita – del mondo maggiore a cui apparteniamo ma immobilmente, senza reale mutamento. Ed è solo questo l’inferno.
Anna Maria Ortese, Le piccole persone, Piccola Biblioteca Adelphi, 2016, p. 57.
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Non ci sono parole per questo abominio o massacro di creature innocenti!!!!!!! e’ tutto così incomprensibile per una come me, che adoro la natura e tutti gli animali di cui fa parte!!!! li amo tutti dal topo agli insetti!! tutti, addirittura mi sento in colpa quando uccido una zanzara….. come faccio a capire certe carognate, cattiverie inflitte a certi poveri animaletti!!!!! sto solo tanto male!!!!
L’unica speranza rimane un asteroide alla Lars von Trier, ma selettivo. Lasciamo il pianeta agli altri esseri meno intelligenti ma anche più degni.
Ho scoperto questo sito (e tante altre cose…) da poco tempo. Conoscevo però la citazione dal libro della Ortese, denso e dolente e prezioso. Sono in cerca di opere letterarie (di tutti i tempi e di tutti i paesi) che spezzino una o più lance in favore degli animali e dei loro diritti… Qualcuno sa se esistano delle raccolte, delle antologie in tal senso? Ogni segnalazione (anche di singoli testi) sarà comunque la benvenuta, grazie!
Gianni
Ciao Gianni;
Di seguito alcuni suggerimenti di opere letterarie (non saggi) che potrebbero interessarti:
Richard Adams “I cani della peste”. Bur 1987
Sholem Aleykhem “Storie di uomini e animali”. Adelphi 2007
Alberto Asor Rosa “Storie di animali e altri viventi”. Einaudi 2005
J.M. Coetzee “La vita degli animali”. Adelphi 2000
Gerald Durrell “La mia famiglia e altri animali”. Adelphi 2001
Michel Faber “Sotto la pelle”. Einaudi 2004
Ivano Ferrari “Macello”. Einaudi 2004
James Herriot “Per amore di tutte le creature”. Rizzoli 2006
James Herriot “Beato fra le bestie”. Rizzoli 1977
Franz Kafka “Storie di animali”. Sellerio 2005
Milan Kundera “L’insostenibile leggerezza dell’essere” Adelphi 1985
Curzio Malaparte “La pelle”. Valsecchi Editore 1969
Jeffrey Moore “La società degli animali estinti”. ISBN 2012
George Orwell “La fattoria degli animali”. Mondadori 2004
Ruth L. Ozeki “Carne”. Einaudi 1998, 2001
Upton Sinclair “La giungla”. Il Saggiatore (NET) 2003
Wu Ming 2 “Guerra agli umani”. Einaudi 2003
Ciao CK…
Preziosissimo elenco (e alla velocità della luce!).
Alcune cose le conoscevo ma la più parte no, e dunque… via, a colmare almeno qualcuna delle tante lacune!
Grazie davvero, a risentirci… Gianni
Ciao Gianni,
L’elenco ovviamente è ben più lungo e ogni titolo tratta la questione in modo più o meno condivisibile dal nostro punto di vista, comunque buona lettura.