Processo contro l’occupazione di Farmacologia: quinta udienza


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Fonte: dentrofarmacologia.org


Ieri si è svolta quella che credevamo fosse l’udienza conclusiva del nostro processo per l’occupazione dello stabulario di farmacologia.
Sembra essere andata bene.
Ma il giudice ha deciso di rimandare l’arringa difensiva, conclusioni e sentenza al prossimo 25 giugno.
Quindi non è ancora finita.

Noi abbiamo reso le nostre dichiarazioni spontanee.
Ovvero abbiamo potuto dire in un’aula di tribunale quali sono le motivazioni del nostro gesto.
Parlare di liberazione animale, antispecismo, azione diretta.
Raccontare come ci si sente difronte a quelle gabbie minuscole piene di individui ammassati gli uni sugli altri.
Spiegare come l’empatia, se hai la fortuna o la sfortuna di sperimentarla, poi non ti lasci scelta.
In un attimo ti confondi con ciascuno di quegli individui a tal punto da vedere in lui tua madre, tuo fratello, il tuo cane.
Diventare lui e rischiare tutto per restituirgli libertà.
 
Abbiamo raccontato come tutto è cambiato dopo quel giorno.
La lotta alla vivisezione.
Come siamo stati giudicati e abbandonati da quelli che avrebbero dovuto essere compagni della medesima lotta mentre non hanno saputo cogliere la autentica portata rivoluzionaria della nostra azione non violenta e di disobbedienza civile.
 
Abbiamo raccontato e immaginato davanti ad un giudice ed un pm il mondo che vorremmo.
Condiviso i nostri contenuti libertari.
Non sappiamo a cosa servirà tutto questo ma non potevamo non farlo.
E’ stato bello e necessario.
E’ stato come raccontare con un megafono al mondo intero quello in cui crediamo.
In aula invece eravamo una cinquantina.
Ma non importa.
A noi sembrava il mondo in quell’attimo.
 
Non di meno il pm ha chiesto per ciascuno di noi 1 anno e 3 mesi.
Speriamo che il giudice invece tenga conto delle attenuanti e riduca la pena.
Vedremo.
L’avvocatura dello stato, che è parte civile, per la seconda volta non si è presentata.
Il che di solito accade quando si accorgono di non avere elementi consistenti per sostenere le richieste di risarcimento danni presentate.
Il che è buono.
 
Ringraziamo i pochi di noi rimasti fino alla fine a sostenerci e Vitadacani onlus che era con noi quel giorno e lo è stata fino ad ora. Lav, Ols e Restiamo Animali che ci hanno sempre dimostrato grande sostegno e supporto.
Ogni singolo attivista, persona, amico, parente che ci ha sostenuto in quello che è stato un percorso difficile.
Molto di più che salire quel giorno oltre quel cancello.

CFGH


Fotografia in apertura: archivio Dentrofarmacologia.org



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