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Hachiko alla stazione di Shibuya - 1933

L’8 marzo 1934 moriva Hachiko.
Per 10 anni. Tutti i giorni.  Ha aspettato, alla stazione di Shibuya in Giappone, il suo amico umano Hidesaburo Ueno che non sarebbe mai tornato perché ucciso da un ictus.


Fotografia in apertura: Hachiko alla stazione di Shibuya, 1933. Fonte: Wikipedia


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Un commento
  1. Paola Re ha scritto:

    E’ una storia unica ricordata soltanto in occasione del famoso film. Dopo l’uscita del film, silenzio. Il Giappone lo ha immortalato in una statua ma è crudele ogni giorno con milioni di cani che uccide nelle camere a gas http://www.ilmeridianonews.it/2015/12/cani-ammazzati-nelle-camere-a-gas-la-denuncia-di-nonsoloaniamali/ “A Tokyo, in Giappone, i randagi vengono rinchiusi all’interno di camere a gas e uccisi lentamente con l’anidride carbonica nel giro di 15 minuti (…) Ayaka Shiomura, parlamentare al Tokyo Metropolitan Assembly (…) ha dimostrato che la “scatola dei sogni” (Dream box) usata per l’eutanasia dei randagi del paese è tutt’altro che umana. Ha spiegato che tutti gli animali portati presso la struttura rimangono al rifugio per un lasso di tempo che varia dai soli 3 ai 7 giorni, a seconda della politica locale. Dopo tale periodo, se l’animale non reclamato, viene soppresso (…) Per essere soppressi i cani sono tenuti in una gabbia, che ha una porta sul retro che conduce direttamente nel “Dream Box” (…) un nome romantico che ha poco a che fare con la dura realtà della camera a gas (…) Una volta all’interno, la camera viene bloccata e viene premuto un pulsante per disperdere anidride carbonica nella camera. In Giappone, circa 170.000, tra cani e gatti randagi vengono sottoposti all’eutanasia con questo metodo doloroso.”

    10 Marzo, 2016
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