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Nona parte dell’articolo Anche gli Animali soffrono la guerra
Il trentottesimo giorno di guerra probabilmente verrà ricordato anche per i primi aiuti finalmente arrivati al rifugio per Animali salvati “Italia Kj2” di Andrea Cisternino. Ieri infatti è stata consegnata una parte del carico di cibo spedito dall’Italia dall’ENPA, la notizia ha fatto emozionare le migliaia di persone umane che stavano ormai perdendo le speranze per Cisternino e i circa 450 Animali ospitati nel suo rifugio, che da giorni erano rimasti senza cibo, medicine e acqua. Naturalmente la guerra non è finita e purtroppo il rifugio “Italia” rischia di dover affrontare altre emergenze.
Nel frattempo altre terribili storie ci giungono dall’Ucraina. Anche il canile di Borodyanka per il quale da giorni giravano appelli di richieste di soccorso perché risultava abbandonato, è stato raggiunto ieri da persone umane volontarie che hanno deciso di rischiare il tutto per tutto, dopo che la responsabile della struttura (Natasha Mazur, una veterinaria), a quanto pare, aveva definitivamente abbandonato i Cani non aprendo nemmeno le gabbie. Le immagini di ciò che è rimasto sono terrificanti. I corpi dei Cani, ormai scheletrici e completamente disidratati, sono la testimonianza di una morte orribile sopraggiunta dopo giorni. Dei 485 presenti, rimasti rinchiusi all’interno delle gabbie, oltre 300 sono morti, 100 sono gravi e 27 in condizioni disperate. Giungono purtroppo terribili notizie riguardanti anche gli Animali rinchiusi negli allevamenti bombardati che, se pur già condannati a morte, sono andati incontro a una fine, se possibile, ancor più atroce e alcuni giacciono addirittura intrappolati sotto le macerie senza che nessuno vada a provare a salvarli o alleviare le loro sofferenze. È il caso, ad esempio, dei tremila Bovini del caseificio Agromol (marchio produttore di latte vaccino) a Kharkiv, che, in un video diffuso da Open Cages Ukraine e ripreso da numerose testate giornalistiche, si vedono vagare spaesati e impauriti tra le macerie, mentre altri sono intrappolati nei resti dei capannoni distrutti. Oppure quello dei 32 Cavalli bruciati vivi all’interno di un centro ippico di Gostomel (nei pressi di Kiev) colpita da un missile. Per concludere, a fine giornata è arrivata la notizia del completo trasferimento di tutte le Scimmie del Parco XII Mesi, uno zoo privato, sempre vicino Kiev, che nei giorni scorsi ha trasferito tutti i Primati detenuti in una struttura più sicura. Solo lo Scimpanzé John che, per problemi di salute non poteva affrontare il viaggio, resta ora nella struttura.
Francesco Cortonesi
Forografia in apertura: Bovini dell’allevamento Agromol morti. Fonte TPXA News
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Aggiornamento:
L’associazione Have a Heart Equine Sanctuary in collaborazione con Network for Animals e con l’aiuto di persone umane volontarie locali, hanno provveduto a spostare dal canile di Borodyanka i Cani sopravvissuti, sistemandoli in una struttura temporanea.
L’associazione in un suo post sulla pagina ufficiale facebook, pubblica una serie di fotografie che illustrano eloquentemente le condizioni tragiche di questi poveri Animali. Attenzione, alcune immagini sono molto forti.
https://www.facebook.com/haveaheartequine/posts/1081585945753099
Non si possono davvero guardare certe immagini. Non so come facciano i volontari e le volontarie a non subire traumi davanti a questi orrori.
Per quanto riguarda i cani, hanno già affrontato la loro guerra. E’ doveroso ricordare che il governo ucraino ha portato a compimento un olocausto di cani in occasione dei campionati europei di calcio 2012, nel silenzio imbarazzante della maggior parte della popolazione, sedotta dal lustro che avrebbe dato l’evento sportivo al Paese https://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/13/ucraina-arrivano-europei-calcio-mattanza-animali-randagi-ripulire-strade/190951/
Le stragi di Animali come quella avvenuta in Ucraina e che tu giustamente hai ricordato, non devono essere mai dimenticate. In generale gli Animali – per colpa dei nostri comportamenti – sono sempre vittime di uno stato di perenne aggressione e di guerra.