“Become a beefatarian”: il sistema prende provvedimenti


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Become a beefatarian

La Commissione europea ha lanciato la campagna “Become a beefatarian” che potrebbe essere tradotta in “Diventa carnitariano” in seguito all’aumento di vendite di prodotti per vegetariani e vegani per rilanciare il consumo di carne rossa.

Fino a quando c’erano in giro poche persone umane convinte che non si dovessero consumare prodotti animali, alla nascita del veganismo moderno nel 1944, il sistema non si sentiva certo minacciato. Poche persone umane sono una minoranza facilmente eludibile. Non importa quanto il messaggio fosse potente dal punto di vista etico e difficilmente contestabile in un dibattito in cui la cultura e non l’economia la facesse da padrone. Finché la cosa fosse restata appannaggio di una esigua minoranza, qualsiasi reazione sarebbe apparsa esagerata e avrebbe portato acqua al mulino della contestazione vegana, dandole visibilità. Ma adesso le cose stanno cambiando, forse a tal punto che non si può più tollerare un cambiamento di questa portata.

L’UE, preoccupata per l’aumento delle vendite di prodotti per persone umane vegetariane e vegane e probabilmente per l’aumento di abitudini alimentari che indubbiamente comportano una diminuzione del consumo se non altro di carne di manzo, lancia, attraverso un’iniziativa della Commissione europea, la surreale campagna “become a beefatarian”1, che in italiano potrebbe essere tradotto in “diventa carnitariano”. Beef in inglese è la carne di manzo, quindi carnitariano in termini di rilancio del consumo di carne rossa.

Sembra che l’Unione Europea sia decisa ad investire ben 3,6 milioni di euro in tre anni in questa  campagna, non solo in spregio alla moltitudine di Animali massacrati, ma anche in barba alle raccomandazioni sulla salute umana e ai dimostrati danni ambientali che gli allevamenti di bovini causano al pianeta, essendo notoriamente tra i massimi produttori di gas serra responsabili del riscaldamento globale.

La campagna è surreale per diversi motivi. In primo luogo la maggior parte degli Umani è tuttora grande consumatrice di carne, l’idea vegana si sta consolidando molto più lentamente di quanto vorremmo. Gli Umani continuano nonostante tutto a mangiare carne. L’abitudine è talmente forte e radicata poiché figlia di quel senso di superiorità dell’Umano su tutti gli altri esseri viventi e non viventi, che tanto nutre il nostro fragile ego di specie. L’idea che tutto ciò che esiste in Natura sia lì a nostra disposizione, a nostro uso e consumo ci dà un piacere perverso da cui non riusciamo evidentemente a liberarci. Liberazione animale è liberazione dall’ideologia del dominio, in primis. Purtroppo siamo ancora molto lontani da tale liberazione.

Il dibattito sui danni della crescita economica a tutti i costi si è acceso negli ultimi anni, ma fino a che non prenderemo atto che tutto nasce dall’ideologia del dominio che ci porta a credere che ciò che esiste esiste per noi e per il nostro utilizzo, non c’è possibilità concreta di uscirne e di ristabilire un equilibrio tra noi e la Natura. Da questa triste situazione prendono vita campagne assurde come “Become a beefatarian”.

Francesca Decandia


Note:

1) https://ec.europa.eu/chafea/agri/en/campaigns/proud-eu-beef

«The scope of the project is not only to highlighting the benefits of the product but to make the consumer feel identified and supported in its choice regarding it. Consumer behaviour may lead to a refusal to eat meat due to the multiple types of information presented nowadays, but even so those consumers who choose to eat red meat should feel at ease should they wish to reaffirm their choice for this product».

In realtà la campagna è stata approvata nel 2019, ma solo ora se ne hanno notizie in Italia, perché destinata ai mercati di Spagna, Francia, Portogallo, Germania e Belgio.


Foto di apertura: pubblicità della campagna “Become a beefatarian”.


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7 Commenti
  1. luigi ha scritto:

    che vergogna,
    e’ come se il boia si attaccasse alla gonnella del giudice perche’ non gli arrivano abbastanza teste da tagliare, e la cosa ancora piu’ vergognosa e’ che il giudice in questo caso l’UE gli finanzia pure una campagna per spingere la gente a delinquere.
    il teatrino dell’assurdo, cosa non farebbe questa gente per denaro, ma come fanno a guardarsi allo specchio la mattina,e qui si parla di organi dell’UE, cioe’ gente che sa, gente a cui arrivano i report sullo stato del pianeta,sulla non sostenibilita’ del sistema attuale, sulle conseguenze del consumo di carne sulla salute, etc etc etc

    29 Novembre, 2020
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    • Francesca Decandia ha scritto:

      Si proprio così Luigi. Probabilmente, e sottolineo probabilmente perché non ne ho la certezza assoluta, le lobbies degli allevatori di bovini hanno fatto le loro dovute pressioni per il calo di profitti, reale o paventato. È come vivere immersi in una macchina che deve produrre soldi e che come tutte le macchine fa calcoli matematici e non etici. L’umanita’ è finita in un incubo da cui non riesce a uscire e a pagarla sono gli ultimi tra gli ultimi, i senzavoce: gli animali.

      30 Novembre, 2020
      Rispondi
  2. Paola Re ha scritto:

    Una simile campagna, in quel caso relativa al latte, fu lanciata qualche anno fa con testimonial VIP ma fu ritirata a seguito di una denuncia fatta da una nota associazione. La campagna diceva che il latte è indispensabile alla crescita, il che è una frottola. Senza contare che non si faceva alcun cenno all’olocausto animale che sta dietro la produzine del latte ma ovviamente questo è un particolare da nascondere al pubblico. La campagna nasceva a seguito di un calo di consumo di latte con il conseguente proliferare di svariati tipi di latte vegetale (che la UE ha vietato di chiamare latte). Questa campagna ricorda quelle del latte. E’ chiaro che, facendola, il sistema si è smascherato da solo. Sono ottimista che non porterà ad aumentare il consumo di carne però il costo economico della campagna è un insulto a chi abita e paga le tasse in Europa. A proposito di parlamentari, Eleonora Evi (M5S) ha inviato un duro comunicato stampa contro questa baracconata sottolineando aspetti etici ed economici e annunciando opposizione.

    4 Dicembre, 2020
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    • Francesca Decandia ha scritto:

      Meno male qualcuno si oppone, nel silenzio e nell’indifferenza generale, a prescindere dal colore politico. Mi auguro una mobilitazione da parte delle associazioni anche per questa ennesima follia del sistema specista in cui purtroppo viviamo

      6 Dicembre, 2020
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  3. Cereal Killer ha scritto:

    Una campagna del genere non solo è una vergogna etica perché invita al massacro degli Animali per fini alimentari, ma è, come giustamente afferma Paola, anche un insulto a chi paga le tasse in Europa ed è una persona umana vegana, dato che anche con i nostri soldi vengono finanziate iniziative come queste (oltre ai finanziamenti a pioggia per il settore zootecnico).

    4 Dicembre, 2020
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  4. Paola Re ha scritto:

    Nella PAC (Politica Agricola Comune) rientrano certi orrori zootecnici da non credere, compresi i tori allevati per la corrida e i vari spettacoli di tauromachia. Altro che agricola! Il termine Agricoltura (coltura dell’agro) comprende l’allevamento quindi è tutto mischiato in un mortifero calderone. I politici sono un caso da studiare: non riesco davvero a spiegarmi come si faccia a prendere certe decisioni.

    4 Dicembre, 2020
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    • Francesca Decandia ha scritto:

      Le motivazioni di tali scelte secondo me sono sia psicologiche che economiche: da una parte non si vuole rinunciare a un privilegio che ci siamo costruiti artificialmente sulle altre specie su cui pensiamo di avere diritto di vita e di morte, dall’altro si vogliono proteggere i profitti di un’industria potente che non ha nessuna intenzione di farsi indietro. I politici sono uomini e schiavi del sistema economico. Come vedi non c’è posto per l’etica in una tale società, fondata su un principio, quello del dominio, che etico non è.

      6 Dicembre, 2020
      Rispondi

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