L’impossibilità di essere un Maiale


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The impossibility to be a pig sottolinea il livello d’abuso subito dai Maiali che spinge la loro vita ai limiti dell’impossibile.
Nel caso di una scrofa le sofferenze si moltiplicano con il continuo stupro, i maltrattamenti, l’allattamento e la presenza perenne del pericolo dell’Umano.
I verri trascorrono meno tempo tra le mani degli allevatori, perché giungono più presto all’età della macellazione e non essendo sempre abbastanza redditizi, possono essere etichettati più facilmente come scarti dell’industria zootecnica e eliminati. Il mio nuovo progetto artistico consiste nel dimostrare come gli allevamenti si disfano dei Maiali indesiderati, malati o di intralcio. Corpi, teste, arti in tessuto rosso di decine di Maiali ammassati formano una montagna nella mia nuova installazione intitolata The wall, che una volta completata, sarà esposta denunciando l’idiozia applicata in nome del profitto derivante dalle fabbriche di morte. Ogni pezzo è creato con la tecnica del cucito e in scala 1:1. La tridimensionalità viene ottenuta con il riempimento dell’involucro tessile utilizzando le buste di plastica riciclate. Alla prima opera si aggiungeranno nel tempo diverse forme, facendo crescere il muro che si innalzerà per più di due metri, impressionando spettatrici e spettatori per la quantità di corpi massacrati.

Dóra Zambó per Veganzetta

 


Galleria fotografica fornita dall’artista


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2 Commenti
  1. Paola Re ha scritto:

    Cara Dora, hai avuto un’ottima idea, soprattutto nello scegliere il maiale, simbolo indiscusso dello sfruttamento. Aspettiamo foto dell’opera compiuta.

    11 Giugno, 2015
    Rispondi
    • Zambó Dóra ha scritto:

      Grazie Paola. Purtroppo durerà un bel po´ di tempo la produzione di molte decine di maiali di dimensioni naturali, quindi non vi posso promettere di presentare l´intera opera nell´immediato futuro. Non appena avrò messo insieme un piccolo accumulo di pezzi, lo proporrò nuovamente alla pubblicazione.

      12 Giugno, 2015
      Rispondi

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