Una serata felice a Torino


Si legge in circa:
3 minuti

Illustrazione di Jade Monica Bello
Jade Monica Bello racconta della sua esperienza torinese dove ha allestito una mostra personale di illustrazioni a tema antispecista.


Mercoledì mattina, si parte presto il viaggio è lungo, carica di “ninfe” e “mangiatrici” impacchettate ed infilate un po’ in una valigia un po’ sotto al braccio, inizia la mia giornata verso il mio Mercoledì eXtra-Ordinario in compagnia degli Chefs Vegabbondi, di Arianna ed Elisabetta, dello staff del locale e della squisita cena popolare sarda che prepareranno insieme per l’occasione. Nel pomeriggio cominciano i preparativi, si inizia a cucinare e ad allestire la mostra, si parla, si discute di tematiche importanti, si scherza e si gioca con i tre ospiti pelosi della serata, Mannaggia, Pepita e Zuppetta, piccola beagle salvata da Green Hill.
Le illustrazioni trovano posto sulle pareti rosse mentre le tavole vengono apparecchiate, si taglia il pane e lo si ripone nei sacchetti di carta, nell’aria inizia a sentirsi un buon profumo. L’ora di cena si avvicina, iniziano ad arrivare gli ospiti e la serata si anima, tutti prendono posto, si può cominciare a gustare le ottime pietanze preparate dai cuochi, come l’antipasto di cipolle gratinate, carciofi e patate alla sarda, cavolo soffocato e fregula con lenticchie, inevitabile il bis.

Arriva il primo, malloreddus con sugo piccante ai funghi e tutti ormai hanno lo stomaco pieno e la felicità negli occhi, l’atmosfera è piacevole, ormai manca solo il dolce, ma prima è il mio turno di parlare, di raccontare ai presenti chi sono, il mio lavoro come illustratrice in favore degli Animali. Per la prima volta mi ritrovo in una situazione come questa: la prima volta che devo spiegare a così tante persone cosa ci sia dietro al mio percorso, quale sia il mio pensiero. Avevo buttato giù due righe durante il viaggio in treno, ma alla fine decido che la spontaneità deve il sopravvento: inizio a raccontare, a spiegare il mio punto di vista, come sia avvenuto per me il cambiamento e il raggiungimento di una maggiore consapevolezza. Racconto di quelle due Mucche, a me molto care e che mi hanno profondamente cambiato la vita, ricordo la prima, quella che guardai negli occhi ad una fiera paesana e che ricambiando il mio sguardo smosse tutto ciò che nel profondo sapevo già sin dall’infanzia, poi la seconda, quella che nel film “Earthlings” viene macellata in un mattatoio kosher, rimanendo impressa nella mia mente in modo indelebile, rendendomi incapace di indifferenza verso quei sentimenti e quell’empatia profonda che avevo sempre provato nei confronti degli altri Animali e che crescendo erano stati distorti ed indirizzati solo verso alcuni Animali e non più verso tutti, soprattutto verso quelli che vengono considerati come cibo.
Spiego il mio doppio approccio, le due facce di una stessa medaglia, da una parte la ninfa che è simbolo di protezione e simbiosi con gli Animali che nelle illustrazioni diventano i soggetti principali, riappropriandosi del loro valore intrinseco e sempre negato, in quanto individui; dall’altra parte le “Eaters”, figure accattivanti, ma allo stesso tempo inquietanti, espressioni di quel sistema che vuole nascondere la verità agli occhi delle persone, edulcorando messaggi falsi che celano l’orribile sorte imposta quotidianamente dall’Umano ad altri Animali.

Mi congedo e lascio la parola agli Chefs Vegabbondi, dopo una piccola pausa dolce con il dessert della serata, i gueffus, piccole delizie di mandorla, avvolte in carta colorata come fossero caramelle. Stefano e Francesco si raccontano, spiegano il loro pensiero ed il modo attivo con cui cercano di renderlo concreto, con l’azione diretta, andando sul posto, affrontando ogni situazione anche quelle più difficili, come cuochi itineranti, vagabondi, senza però perdere mai il sorriso e l’ironia. Il dominio non è una pratica applicata esclusivamente agli Animali, ma anche nei confronti dell’ambiente e degli stessi esseri umani-altri.
In questo scenario, in cui la prevaricazione ha spesso la meglio, anche a livello inconscio a volte, la cucina può diventare un mezzo quotidiano per opporsi a questo meccanismo, un modo per dire basta alla portata di tutti, ma anche un modo per condividere, per essere d’aiuto e vicino a chi lotta, durante i presidi e le manifestazioni, dando allo stesso tempo un forte messaggio di rifiuto nei confronti di tutto ciò che c’è di profondamente sbagliato nella società di oggi.

Il dibattito prosegue con gli invitati, gli argomenti sono molti e densi e il tempo non è mai abbastanza, ormai si è fatto tardi e la serata volge al termine. Ci si saluta e ringrazia, il tempo insieme è stato piacevole, interessante e gustoso oltre che costruttivo per tutti, come ogni situazione in cui le menti si aprono al pensiero critico, ad uno stimolo in più. Il giorno dopo riparto, torno verso casa ripensando a tutta questa esperienza, alle nuove conoscenze, alla meravigliosa opportunità. Non c’è nulla che ti faccia comprendere la bellezza di un momento, più del sorriso che ti lascia sulla bocca, anche a ore di distanza, nonostante tutta la stanchezza.

Grazie.

Jade Monica Bello

Link utili:

https://mercolediextraordinari.wordpress.com/
www.facebook.com/vegabbondi
www.idonteatgrass.com

 


Foto di Elisabetta Molinario – Mercoledì eXtra-Ordinari


Se hai letto fin qui vuol dire che questo testo potrebbe esserti piaciuto.
Dunque per favore divulgalo citando la fonte.
Se vuoi Aiuta Veganzetta a continuare con il suo lavoro. Grazie.

Avviso legale: questo testo non può essere utilizzato in alcun modo per istruire l’Intelligenza Artificiale.

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *