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Quinta parte dell’articolo Anche gli Animali soffrono la guerra
Purtroppo le notizie che arrivano dall’Ucraina sono sempre più terribili.
Animali non umani e umani vengono falciati come se la vita non contasse nulla, come se uccidere fosse un’azione sensata. Il Feldman Ecopark, una sorta di bioparco situato poco fuori la città di Kharkiv di cui vi ho parlato in precedenza, è stato nuovamente colpito. Era già successo due giorni fa, ma fortunamente i danni erano stati molto limitati. Ieri invece, da quanto si apprende dallo stesso direttore del parco, Vitaly Ilchenko, ben cinque missili hanno colpito la zona di circa 350 ettari. Questa volta molti Animali sono morti e altri sarebbero stati liberati per impedire che venissero bruciati dalle fiamme. Non arrivano invece notizie dal delfinario di Odessa, un delfinario che tiene reclusi cinque Delfini e numerosi altri Animali marini, che è tristemente noto per essere un luogo che permette ai bambini di salire sulla schiena dei Delfini e usarli come una specie di giostra. Le numerose webcam live posizionate sul delfinario sono disattivate e C’est Assez, l’organizzazione francese che si occupa della lotta contro la cattività dei Delfini, sta cercando di contattarlo senza però avere alcuna risposta. Impossibile sapere, dopo i bombardamenti di ieri, cosa sia accaduto all’intera struttura. Arriva inoltre la tragica storia di Igor Bakun, un dog trainer ucraino ucciso dai russi mentre tentava la fuga dalla città. Sul veicolo con lui c’erano anche i suoi due Cani, due esemplari di Pastore Tedesco. Il suo veicolo è stato intercettato dai soldati russi che hanno aperto il fuoco senza pensarci due volte. Alcuni video mostrano Ikar, uno dei suoi Cani, morto. Pochi metri più in là, in un fosso c’è il corpo senza vita di Bakun, e accanto, incredibilmente sopravvissuto alla raffica di proiettili, c’è l’altro Pastore Tedesco.
Francesco Cortonesi
Fotografia in apertura: fotogramma di un video che ritrae un Pastore Tedesco di fianco al corpo senza vita di Bakun.
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Ulteriori notizie sulla condizione degli Animali detenuti nel Feldman Ecopark:
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Non è la prima volta che subiva gli attacchi dei missili russi: già nei giorni scorsi era stato bombardato e, in quel caso, alcuni animali, in preda al panico, erano riusciti a scappare: Simba, un cucciolo di leone di sette mesi, si era nascosto in una fattoria lì vicino. Ma era poi stato riportato nella struttura.
«Purtroppo, dopo il bombardamento, alcuni dei vetri che chiudevano i recinti di primati e piccoli predatori sono stati danneggiati e gli animali spaventati hanno iniziato a uscire dalle recinzioni – scrive su Facebook lo zoo – . Scimmie, porcospini e procioni sono stati restituiti, ma un paio di lupi rossi hanno lasciato la struttura. Abbiamo provato ad attirarli in un’esca. Non aver paura del lupo! Si tratta di animali grandi come una volpe, non sono un pericolo per l’uomo. Gli animali sono spaventati e hanno una grande mobilità. Molto probabilmente, staranno vicino ai bidoni della spazzatura. È difficile prenderli perché sono spaventati e, come detto, sono molto mobili. Per quanto riguarda le voci sulla morte delle tigri, queste sono informazioni false. Tutte le tigri sono al loro posto. Quando sono iniziati i pesanti bombardamenti di Kharkiv, i nostri dipendenti hanno rilasciato cervi e alci nella parte forestale del parco in modo da avere l’opportunità di proteggersi dai colpi».
Fonte: https://www.lastampa.it/la-zampa/altri-animali/2022/03/05/news/ucraina_bombardato_e_distrutto_lo_zoo_a_kharkiv_animali_morti_e_feriti_altri_sono_fuggiti-2868181/
Salve,ci sono notizie riguardo gli animali sopra citati e quelli ospitati nel canile di Kiev,e nel rifugio Italia ?
Sapete se gli aiuti arrivano a queste strutture?
Vi ringrazio e vi abbraccio…Lisa.
Ciao Lisa,
Puoi trovare degli aggiornamenti a questo indirizzo: https://www.veganzetta.org/anche-gli-animali-soffrono-la-guerra-8