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Dodici condanne e un’assoluzione (Laura Sangiorgio) per la liberazione dei Cani prigionieri nel lager di Green Hill a Montichiari (BS). Le persone umane responsabili dell’irruzione del 28 aprile 2012 nel lager sono state condannate in primo grado a pene che vanno dagli otto ai dieci mesi di reclusione, l’azienda sarà addirittura risarcita dal punto di vista economico: la cifra definitiva è ancora da quantificare.
A otto mesi sono stati condannati Federico Paracchini, Benedetta Barsotti, Veronica Hamed, Daniele Gaetano, Debora Torti, Raffaele Angelo Granito, Fabio Serrozzi, Beata Stawicka, Teresa Mele e Alessandra Cabassi. Condanna a dieci mesi, invece per Donatella Sarti e Luana Martucci. A loro è stata concessa la circostanza attenuante equivalente rispetto alle aggravanti contestate. A tutti gli altri imputati l’attenuante concessa è stata considerata prevalente rispetto all’aggravante.
Tra 90 giorni verranno rese note le motivazioni della sentenza di condanna.
Il p.m. Antonio Cassiani, lo stesso che ha ottenuto la condanna dei vertici di Green Hill per maltrattamenti, ha chiesto per le persone umane imputate la condanna per furto, rapina e lesioni.
A breve ulteriori dettagli.
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Trovo strano che non abbiano anche emesso una sentenza contro ignoti per complicità in furto :-)
Penso comunque che sia vergognoso e in qualche modo contraddittorio. Da un lato viene applicata la legge e dall’altro si parla di valori etici e quindi socialmente condivisibili.Gli elementi della legge sono però dati certi e scritti mentre quelli etici no. Non è quindi il caso di batterci per una chiare definizione scritta di elementi di etica sociale che possano fare da riferimento a posteriori nelle diatribe ma ancor più nella scelta del fare.Voglio dire che ottenere di impiantare certe imprese,se vi sono regole etiche scritte,risulterebbe difficile.
E non basta vietare perché occorre che il divieto sia eticamente sancito così da creare basi per un allargamento del pensiero.Battiamoci per l’introduzione di queste regole scritte così che tutti le possano vedere.
E’ ben difficile che vengano sanciti dei principi etici che riguardino i diritti fondamentali degli Animali se gli organi preposti a tale compito sono la diretta emanazione di una società specista che basa le proprie fondamenta ideologiche proprio sulla discriminazione, lo sfruttamento e il dominio dei più deboli, dei diversi e primi fra tutti degli Animali.
Questo processo ha contribuito a mettere in evidenza l’assoluta incompatibilità tra un concetto di rapporto paritario e giusto tra Animali e Umani e le leggi che normano e regolano la nostra società, questo è la questione principale che si evince e che dovrebbe far riflettere ogni volta che si parla di leggi e legalità: la legge non è sinonimo di giustizia e in ogni caso un atteggiamento etico scaturisce dall’educazione del singolo e dalle impostazioni della società e non da regole e norme che costringono qualcuno all’osservanza, pena una punizione.
a volte noi umani…ascoltiamo il cuore che ci spinge ad agire….quando la ragione è imprigionata……grazie ragazzi !!!