Piccoli aguzzini crescono


Si legge in circa:
< 1 minuto

piccoli-aguzzini-crescono
Mentre persone umane e sigle animaliste si affannano con petizioni, raccolte di firme e a elemosinare a parlamentari, Governo, Regioni, Comuni regolamenti, leggi e normative a tutela degli Animali (come se non sapessero che la strage quotidiana degli Animali avviene con la legittimazione e benestare degli stessi organi di potere a cui si rivolgono), c’è chi invece ha capito bene cosa si deve fare per ottenere ciò che si vuole, come cacciatori e pescatori ospiti fissi e graditi nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado, circensi osannati in TV in prima serata, dietisti e esperti tuttologi che pontificano sull’importanza del mangiar carne creando allarmi e instillando paure, pubblicità menzognere piene di Animali felici di farsi ammazzare.
C’è anche chi in questo periodo di frenesia consumistica dettata della festività, pensa bene di “educare” sin da piccoli i bambini e le bambine, fornendo loro giochi che inculcano nelle loro giovani menti la visione antropocentrica e specista della nostra società del dominio. Ed ecco che arrivano sugli scaffali dei negozi camion giocattolo che trasportano Animali al macello e recinti per imprigionare i vitelli in attesa del loro primo e ultimo viaggio verso la morte. Stanno già preparando – e lo sanno fare bene – le prossime generazioni umane in modo che l’agonia animale non abbia mai fine.
Piccoli aguzzini crescono.


Fotografie: archivio Veganzetta


Se hai letto fin qui vuol dire che questo testo potrebbe esserti piaciuto.
Dunque per favore divulgalo citando la fonte.
Se vuoi Aiuta Veganzetta a continuare con il suo lavoro. Grazie.

Avviso legale: questo testo non può essere utilizzato in alcun modo per istruire l’Intelligenza Artificiale.

13 Commenti
  1. Paola Re ha scritto:

    Guardo spesso i giocattoli proprio per farmi un’idea di come girano le cose nel mondo dell’infanzia. Ho visto scatole con “animali della fattoria” e “animali dello zoo” ma non ho mai visto simili giochi. Roba da non credere. Se qualcuno mi segnala siti web di aziende che hanno un catalogo on line con questi orrori, mi interessa.
    Comunque, nel profilo del piccolo aguzzino c’è anche l’aspetto culinario. Mi è stato raccontato che nelle solite insopportabili trasmissioni televisive di cucina, talvolta ci sono bambini e bambine che cucinano e si vede ogni sorta di nefandezza.

    1 Gennaio, 2015
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      Cara Paola se ci pensi le nefandezze partono da molto lontano: Paperino (di Walt Disney) spesso era ritratto negli anni ’60 a tavola con i suoi nipotini ai quali offriva Polli arrosto interi… Un atto di vero e proprio cannibalismo verrebbe da dire, ma funzionale a indicare ai piccoli Umani cosa è giusto e cosa è sbagliato nel nostro rapporto con gli Animali: un Pollo esiste solo per essere mangiato.

      1 Gennaio, 2015
      Rispondi
  2. Paola Re ha scritto:

    Proprio una gran bella tavola… Non conosco a fondo le opere di Walt Disney: sono una delle poche bambine a essere cresciuta senza Walt Disney in fumetti e film. Addirittura, da quando Walt Disney è convolato a giuste nozze con McDonald, ho iniziato a ripudiarlo senza se e senza ma. Comunque è tipico dei cartoni animali e dei fumetti con protagonisti gli animali umanizzati proporre gli stessi mentre cucinano altri animali, non semplicemente predati e mangiati secondo natura, ma cucinati, proprio come fanno gli umani. E vengono anche presi come esempio dai genitori per fare mangiare i bambini. Se pure Paperino mangia il pollo, allora è buonissimo e fa bene! Certi genitori sono dei campioni a sfruttare gli eroi dei cartoni animati quando fa loro comodo.

    2 Gennaio, 2015
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      In molti cartoni animati degli anni ’60 della Disney Pippo, Topolino e Paperino andavano a caccia e a pesca.

      3 Gennaio, 2015
      Rispondi
  3. Paola Re ha scritto:

    Adesso che ci penso, ricordo di avere visto a scuola il manuale delle giovani marmotte con Qui Quo Qua che cacciavano, pescavano e poi arrostivano e grigliavano gli animali catturati sul fuoco. Inoltre indossavano quel cappellino di pelliccia (marmotta?) molto orgogliosamente… Un gran bel manuale di comportamento…

    3 Gennaio, 2015
    Rispondi
  4. Loris ha scritto:

    Beh, se consideriamo che in America vendono armi per minorenni, adatte a bambini di pochi anni….. possiamo dire che non c’è limite alla follia umana, e all’idiozia di certi genitori…. Alla fine Paperino, a quanto pare, era il male minore…..

    4 Gennaio, 2015
    Rispondi
  5. Angelo Cesare Mezzadra ha scritto:

    Il dio business regna sovrano! Giochi per bambini, trasmissioni televisive vergognose, ossessive per la cucina a base di carni di ogni tipo. Il tutto perche’ il consumo mondiale di carne e’ in diminuzione.!!! Non accettabile dalle lobby della carne.
    L’inarrestabile aumento del veganismo preoccupa i signori della morte! Ma il mondo prendera’ coscienza.

    10 Gennaio, 2015
    Rispondi
    • daniela geri ha scritto:

      Si….la penso come te !Speriamo che sempre piú persone prendan coscenza !

      12 Gennaio, 2015
      Rispondi
  6. Beatrice Florio ha scritto:

    Adesso va anche di moda andare a mangiare in posti dove gli animali vengono allevati per far vedere “il prodotto”. Stalle adiacenti al ristorante dove famiglie con prole, fra una portata e l’altra, vanno a vedere quel bel vitellino o quel bel coniglietto che poi, tornati al tavolo si divorano!!! ALLUCINANTE!!!!! L’ ho visto con i miei occhi durante un pranzo per una comunione! Me ne sono andata! E non mi vedono più! Al diavolo anche ste cerimonie fasulle atte a far soldi…

    8 Gennaio, 2016
    Rispondi
    • Paola Re ha scritto:

      Sì, è vero. Vicino a casa mia ci sono tanti agriturismo simili: recinto e stalla anticamera del mattatoio.
      Mi è anche stato raccontato di un GAS (gruppo acquisto solidale) che seguiva questa pratica: mantenere un animale, nutrendolo e controllandolo per garantirsi che fosse sano e poi acquistarlo per macellarlo. Non l’ho visto di persona ma mi piacerebbe tanto avere una smentita a riguardo. E’ una pratica agghiacciante.

      8 Gennaio, 2016
      Rispondi
  7. luisa ha scritto:

    dal libro di Claudio Bisio “Quella vacca di Nonna Papera”
    Pippo. Che animale e’ Pippo. Un cane. Bene. Che tipo di cane?… Un bracco. Benissimo. Ma anche Pluto e’ un bracco. Cioe’ non solo sono due cani, sono lo stesso tipo di cane! Solo che Pluto mangia gli ossi, fa i bisognini contro gli alberi, dorme nella cuccia. Mentre Pippo c’ha il gilet, va in macchina: “Yuk Yuk, Ta-dah”.
    Nonna Papera. Che animale e’? Questo e’ facile, una nonna, cioe’, una papera. Va bene, sei una papera? Chi ti dice niente! Quello che va meno bene, e non capisco, e’ a che titolo una papera da’ da mangiare alle galline, tiene le mucche nella stalla, mentre Clarabella, che e’ anche lei una mucca, sta con Orazio che e’ un cavallo. Poi si lamentano che non hanno figli! Questa anzi e’ l’unica cosa che riesco a capire! A parte il fatto che io vorrei sapere chi munge Clarabella -oltre a Orazio naturalmente- Orazio poi, che e’ un cavallo, pero’ cammina su due piedi, fa il bipede, l’antropomorfo. Va bene. Ma allora perche’ ha il giogo, il morso, il paraocchi? Il paraocchi va bene perche’ Clarabella e’ un cesso. Ma il morso? Ah, forse quando arriva di notte Clarabella coi tacchi a spillo, la guepiere, la frusta e dice: “Fa’ il cavallo! Fa’ il cavallo!” nelle loro notti sadomaso. Puo’ darsi.
    Nonna Papera, che rimane una papera, a volte invita gli ospiti e gli da’ da mangiare il tacchino. Il tacchino! E’ come se Minni desse i criceti ai suoi ospiti. Come se mia madre mi cucinasse il timballo di mio cugino! Che se lo meriterebbe anche, ma non e’ questo il discorso.
    Emy Ely Evy, nipotine di Paperina, tra l’altro non so se avete notato, ma non si vedono quasi mai nelle storie in cui ci sono Qui Quo Qua, tanto da avvalorare l’ipotesi che siano un alter ego distorto di Qui Quo Qua che si travestono nottetempo, complici gli zii… “Topolino”? Questa e’ “Cronaca Vera”!
    Il costume di Superpippo e’ un pigiama con le toppe, non c’ha neanche il mascherino! Arachidi, pigiama-toppe. Pero’ a Topolinia, quando diventa Superpippo, tutti a dire: “Uh, chi sara’ mai in gran segreto Superpippo?”. Ma siete tutti cretini? E’ uguale!
    Quando sono nato avevo circa quattordici anni.
    E i concetti di Pena, Giustizia, Espiazione? I Bassotti arrestati… – a parte il fatto che vorrei conoscere la mamma dei Bassotti, pora stella… pora stella un cazzo, come si fa a chiamare i figli 167-761… con un nome cosi’, sfido che uno fa una brutta fine -, comunque i Bassotti, dicevo, arrestati per reati anche gravi (parliamo di furto con scasso, rapina a mano armata…) li arrestano? Nel numero dopo di “Topolino” sono ancora liberi. Ma allora la pena massima e’ una settimana? “Com’e’ andato il processo?” “Eh, mi hanno dato una settimana di ergastolo!” ‘azzo, a Topolinia non arriva proprio mai la Quaresima… nel senso che c’e’ sempre Carnevale.

    11 Gennaio, 2016
    Rispondi
  8. Paola Re ha scritto:

    Il problema non è tanto Bisio. Da uno che fa il testimonial di Lottomatica non è che ci si possa aspettare granché. Ed è pure considerato rappresentante di una comicità intelligente.
    Il problema è che questo libro avrà pure avuto successo. Peggio si scrive, più si vende: sembra una regola dell’editoria.
    C’è anche una canzone a dir poco oscena ispirata a questo libro https://www.youtube.com/watch?v=sp1_cut_G3Q

    11 Gennaio, 2016
    Rispondi
  9. fabio bodrero ha scritto:

    Suggerisco di prestare molta attenzione al pericolo rappresentato dalle trasmissioni di cucina che quotidianamente riempiono tutti i palinsesti televisivi: stanno formando schiere di ” epicurei” , instillando subdolamente nelle giovani generazioni la convinzione che soddisfare la propria gola sia un valore da rincorrere…. Non sottovalutiamo il potere di sudditanza della tv….

    16 Gennaio, 2016
    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *