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Dichiarazione di Luana Martucci:
Il 21 settembre si è svolta l’udienza che vede 13 persone umane imputate di vari reati per la liberazione dei Cani del 28 aprile 2012 a Green Hill. In tale occasione il PM ha avanzato le sue richieste di pena.
Per riassumere la situazione il gruppo dei 13 soggetti imputati lo si può suddividere approssimativamente in 2 categorie.
La prima: riguarda le persone umane che sono fisicamente entrate scavalcando la rete e si sono introdotte nei capannoni portando fuori alcuni Cani e consegnandoli a chi era fuori. Queste persone sono accusate di furto aggravato. Questa categoria è quella per cui il PM ha avanzato richieste di pena più lievi che si aggirano dagli 8 mesi all’anno, con l’applicazione dei benefici di legge.
La seconda: riguarda le persone umane che non sono entrate nella struttura ma che hanno ricevuto i Cani e hanno lasciato quel luogo per portarli via al sicuro. Queste persone sono state fermate a chilometri di distanza dal lager. I reati che vengono loro contestati sono rapina impropria, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La resistenza sembra legata al fatto che hanno resistito alla richiesta di consegnare il Cane o verbalmente o tentando la fuga. Le lesioni assomigliano più a una costruzione ad hoc fatta dalle forze dell’ordine con verbalizzazioni copia e incolla e con referti dell’ospedale. Le pene richieste dal PM in questo caso variano da 1 anno e alcuni mesi fino a 2 anni e 3 mesi a seconda che sia confermata o meno la resistenza e le lesioni.
A tutte le persone sembra poi imputato un danneggiamento che la parte civile quantifica in 200 mila euro. Danneggiamento di cui non hanno comunque alcun elemento di prova.
Io sono stata posizionata nel primo gruppo, quello delle richieste di pena più lievi. Il PM richiede per me una pena massima rispetto al reato di furto che quantifica in 4 anni. Le motivazioni che porta sono legate alla dichiarazione che ho fatto in aula nell’udienza precedente. Ravvisa in particolare 2 punti che ne giustificherebbero la massima pena.
Primo punto: il fatto che io dichiaro che non riconosco il tribunale e le leggi.
Il secondo punto: si evince dalla dichiarazione che rifarei ciò che ho fatto a Montichiari.
Quindi in sunto lo stesso reato quantificato per gli altri con una richiesta di 8 mesi – 1 anno diventa nel mio caso di 4 anni per l’espressione del mio pensiero in aula.
Ravvisando come tale manovra, anche se non esplicitata, sembri configurarsi come un reato di opinione, il mio legale ne sottolinea la scorrettezza chiedendo che qualora il tribunale ravvisi nella mia dichiarazione elementi di ulteriore reato, si dovrebbe aprire un nuovo processo a questi legato e non utilizzare i fatti del 28 aprile per punire il mio pensiero.
A breve pubblicherò un approfondimento e ulteriori analisi della situazione.
Il processo è aggiornato al 9 novembre 2015 presso il tribunale di Brescia alle ore 13.00.
In tale data sarà emessa la sentenza.
Luana Martucci
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“Furto con scasso”. La reificazione di esseri senzienti. Semplicemente uno schifo!
Luana hai tutta la mia solidarietà!
“Aggravato” sorry!
Cara Luana,
non ti conosco, ma ti ringrazio tanto per quello che sei, per quello che hai fatto e che fai e per le tue parole! Sei coraggiosa e ti stimo tantissimo, con tutto il mio cuore!!
Siamo veramente al medioevo, c’è la volontà esplicita di censurare il pensiero e la parola, non si accontentano di infliggerci pene per i nostri comportamenti, vogliono anche che abbassiamo la testa e ci inchiniamo al loro potere.
Anche Erri Deluca, che è stato incriminato per istigazione a delinquere perchè ha espresso la sua opinione sul TAV, ha detto :
“…….Non sono un martire, non sono vittima, non uno cui è caduta una tegola in testa passeggiando, sono solo testimone di una volontà di censura della parola”.
Forza Luana ! Viva Luana !
Wilma a Erri De Luca credo viene chiesta la condanna per reati di opinione a 8 mesi…beh, io sono messa peggio visto che sono stati chiesti 3 anni e 2 mesi per ciò che ho espresso in aula. ecco come viviamo nella società del controllo
Con te Luana, vogliono farti pagare il prezzo per il tuo rifiuto all’addomesticamento.
Spero non venga frainteso. Rispetto totalmente la vostra battaglia, ma era necessario fare quel tipo di affermazione? Certamente, non ti ha giovato.
A volte è necessario fare o dire cose che possono nuocere ai nostri interessi, ma che sono semplicemente giuste.
Rilasciare tali affermazioni possono essere utili mediaticamente, se si e’ conosciuti. In questo caso non aiutano ne’ l’indagata ne’ la causa in se’.
Ciao Matteo.
Tu dici che le mie affermazioni non servono né alla causa né a me ma semplicemente non mi ha giovato farle e quindi sarebbe stato meglio evitare.
Ma partiamo dall’inizio. Se io avessi dovuto pensare a ciò che mi giovava non sarei mai entrata in quel lager con tanto di forze dell’ordine a liberare i cani. Ero consapevole che la mia azione per la legge costituiva una serie di reati e pericolo anche alla mia incolumità fisica.
Restiamo sul criterio di ciò che giova o è utile a noi stessi. sappiamo tutti dell’ecocidio del nostro pianeta che viaggia a velocità impressionante e le sofferenze che comporta a animali umani e non il nostro modello di sviluppo. Eppure continuiamo a lamentarci al bar e fare figli a cui lasciare questa terribile eredità. Tacere e continuare a delegare per non assumersi la responsabilità di dire e fare, giova? Se il criterio è ciò che conviene già siamo in un paradosso in cui l’immobilismo giova e non giova.
Gli altri imputati hanno avuto una posizione chiara e moderata. L’abbiamo fatto per aiutare quei cani. E sai quanto nella nostra società ci sia una predisposizione a tutelare un animale ormai diventato parte delle nostre famiglie e dei nostri affetti, ma non un maiale o un topo, ma neanche il bambino bombardato non fa più parte del nostro tran tran quotidiano. Saprai quanto i media in quel periodo abbiano cavalcato la notizia di quei poveri cagnolini. Sono stata invitata in televisione ma ho sempre rifiutato conoscendo il loro servilismo al potere. Questo in qualche modo spostava la riflessione da un paradigma antropocentrico ad altro? Io dico di più. Le leggi sono ingiuste come lo erano quelle sull’apartheid, i campi di concentramento,ecc. (chi le ha combattute non ha giovato a se stesso). Dico che queste leggi stanno portando in modo irreversibile al collasso del pianeta e che opprimono e uccidono esseri viventi. Allargo la discussione delle gabbie di Green hill a tutte le gabbie per animali e umani. Gabbie determinate dalle leggi e funzionali al sistema.
Serve a qualcosa? Se fossi stata conosciuta e fossi andata in televisione non sarebbe servito a nulla. Il mio discorso sarebbe stato banalizzato come la mia persona. Ciò che ho scritto è stato ben compreso dal sistema che ora cerca di reprimere. Spero sia stato compreso anche da tutte quelle individualità sensibili. La mia dichiarazione è girata molto e si rivolge non solo a chi ha una sensibilità verso gli animali ma a chiunque voglia cambiare questo modello di sviluppo e di convivenza su questo pianeta. È una dichiarazione di assunzione di responsabilità e di richiesta di attivazione rispetto a ciò che distrugge la vita.
Serve alla causa? Non lo sappiamo. Che causa poi? Secondo te cosa serve alla causa?
Giochiamo sull’imprevedibilità di ciò che può nascere di diverso rispetto una prevedibilità catastrofica di ciò che è già scritto. La mia dichiarazione si rivolge a te e a tanti altri e a me stessa prima di tutto. Grazie per questa riflessione insieme.
Ciao Luana,
per me sei stata grande in tribunale non limitandoti a dire che hai fatto quello che hai fatto per liberare i cagnolini.
Hai detto praticamente che non riconosci l’autorità di un tribunale specista, incrinando la convinzione del PM e del giudice. Del resto il tuo discorso è molto chiaro.
Questa è una crepa, che si spera sia destinata ad allargarsi, che qualcuno DOVEVA aprire, anche andando contro le convenienze personali.
Non sono poi tanto sicura che tu sia andata neppure contro le tue convenienze personali, perchè la stima di sè stessi è una grande cosa, e la si può ottenere solo lottando per le proprie convinzioni, esprimendo a pieno il nostro pensiero…….non certo, come dici tu, delegando, continuando a lamentarci al bar e fare figli a cui lasciare questa terribile eredità.
grazie
Cara Luana, invidio il tuo coraggio, la tua forza, la tua coerenza e determinazione.
Ma ti invidio soprattutto l’emozione e la gioia che devi aver provato nello stringere a te quegli esseri senzienti strappandoli all’orrore. La pena che ti viene prospettata è a mio avviso aberrante e mi auguro venga del tutto riconsiderata. Se così non fosse bisognerebbe temere anche di dichiarare di non credere in dio, in un paese bigotto e timorato come il nostro. Ma le cose stanno cambiando e la pubblica opinione sta reagendo tanto velocemente almeno quanto la Terra sta collassando.
Grazie
La risposta di Luana è ottima e indispensabile per fissare alcuni punti chiave che forse ancora non erano stati affrontati a dovere. Una sola cosa sarebbe da aggiungere per stimolare una ulteriore riflessione probabilmente molto importante: pare che le dichiarazioni che Luana ha rilasciato nel tempo siano state maggiormente comprese dal PM del processo che la vede imputata e dagli organi di polizia, piuttosto che dal movimento liberazionista. Questo elemento è di rilevante gravità perché è sintomo di una colpevole mancanza di riflessione politica da parte dello stesso.
la riflessione interna è solo una masturbazione cerebrale.
Affascinante ma con poca durata.
Senza una riflessione interna nulla è possibile per un movimento politico di qualsiasi tipo. Senza offesa, ma ciò che dici è molto grave e denota una considerevole dose di superficialità di analisi.
Speriamo che i miei studenti all’universita’ non la pensino cosi’.
Il problema non e’ la tua azione, la quale io potrei condividere. Il mio cruccio e’: perche’ dire davanti a un giudice: io non riconosco le leggi e questo tribunale?
Non e’ servito. Anzi. E ripeto la mia posizione, se fossi una persona nota potevi “giocarci” con quella affermazione (e avrebbe amplificato, mediaticamente, la battaglia) ma senza questa base, ne dubito fortemente.
Tutto quello che scrivi e’ legittimo e nobile ma, credo, poco utile.
E’ lo stesso motivo per cui, in Italia, non si riesce ad avere un Partito Animalista di tutto rispetto. Troppe divisioni e idealismi astratti.
Il motivo del tuo dissenso relativamente a ciò che Luana ha fatto risiede nel fatto che tu chiaramente ritieni che gli organi di informazione mainstream siano media utilizzabili per veicolare la lotta liberazionista. Un partito animalista non servirebbe a nulla se non a legittimare, avallare e a divenire complici di un sistema di gestione e controllo della società specista formato dalle istituzioni: nessuno dei movimenti sociali e politici che si è trasformato in un partito ha ottenuto i risultati che voleva.
“nessuno dei movimenti sociali e politici che si è trasformato in un partito ha ottenuto i risultati che voleva”
Hai dei dati?
Quindi se i media non servono, e i partiti neppure, secondo te cosa bisognerebbe fare? Intanto gli animali vengono uccisi. Se sempre più persone non prendono coscienza, “noi” falliremo. Ghettizzarsi non ha mai dato risultati soddisfacenti (ad esempio: gli Amish).
Dovresti essere tu caro Matteo a dimostrare il contrario, ossia che un movimento sociale e politico che veicoli istanze di uguaglianza, di giustizia e solidarietà, una volta divenuto partito politico ed entrato a far parte del sistema di governo di una società, sia riuscito a non tradire le idee originarie. Ti basterà aprire un libro di storia contemporanea per renderti conto che ciò non è mai accaduto. Il problema non è certo dovuto al movimentismo, ma al fatto che una volta ottenuto il potere è esso stesso a devastare i principi originari, lo stesso concetto di democrazia rappresentativa (che motiva la nascita dei partiti politici) è fonte di corruzione e di snaturamento. Senza scendere a considerare le miserie della nostra politica nazionale, ti si potrebbe citare l’esempio del movimento anti apartheid di Mandela in Sudafrica: una volta ottenuto il potere e il controllo del Paese cosa è diventato?
E’ molto facile attaccare gli altri con l’argomento della ghettizzazione, è inoltre facile farlo accontentandosi di aderire acriticamente alle attività pubbliche che l’attuale sistema concede, tutto ciò, però, non porterà di sicuro a un reale cambiamento.
Ci sono diversi esempi nella storia, quando si passo’ dal movimentismo al partitismo.
In Italia:
Potere Operaio e, per certi aspetti, Il Partito Comunista. Questultimo non solo in Italia.
I Verdi erano un movimento. Escludendo l’Italia, sono rilevanti in altre nazioni. Ad esempio, dove vivo io, in Australia, sono sempre il perno della bilancia.
Certo, tutti questi esempi, non erano, non sono e non saranno IL cambiamento, quello avviene, purtroppo, cosi’ lentamente da non accorgercene.
Cmq, e’ inutile fare una lista dettagliata e lunga. Secondo quello che scrivi, non ci si dovrebbe sporcare le mani politicamente/partiticamente ma se vuoi diffondere il tuo pensiero, devi farlo. Non credo sia evitabile.
Ciao Matteo,
Potere Operaio non è mai divenuto un partito politico e non ha mai partecipato a elezioni politiche, infatti era un gruppo politico extraparlamentare.
Il Partito Comunista (in Italia e all’estero) ha sortito i risultati che sono sotto gli occhi di tutti e che non corrispondono affatto a ciò che l’idea comunista propagandava. Basti pensare a cosa è stata – ed è tutt’ora – la Russia, o la Cina e via discorrendo…
I Verdi in Italia come partito non hanno ottenuto quasi nulla e non hanno influenzato la politica e la società italiana. Infatti sono quasi scomparsi.
Negli altri Paesi si apparentano con partiti che non hanno nulla di ecologista nel loro programma e i risultati si vedono.
La tua è una posizione personale e nessuno intende costringerti a cambiarla, non citare però per cortesia esempi che sono stati del tutto fallimentari.
In ogni caso questi non sono argomenti che di solito Veganzetta tratta e andare fuori tema non giova a nessuno.
I tribunali sono intasati, per una causa ci vogliono dieci anni, chi ruba stupra e abbandona i feriti investiti scappando, questi sono fuori dopo due giorni, chi invece esprime con le azioni o con le parole l’amore per gli animali e l’odio per chi li tortura, per questi i processi possono svolgersi subito, con condanne infami.
Giudici, condannate gli assassino non chi professa amore