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Come ormai ben sapete, su Veganzetta ci occupiamo di raccontare, qui in Italia, la storia di Hvaldimir, il Beluga noto come “spia” dei russi, ma che forse “spia” non è mai stato.
A distanza di quattro anni infatti non ci sono prove definitive in tal senso e anzi, potrebbe trattarsi di un Beluga sfruttato per una sorta di programma di pet therapy, anche se non si comprende perché non sia mai stato reclamato. Di fatto quindi la storia di questo Cetaceo, precedentemente alla sua apparizione in Norvergia, resta avvolta nel mistero.
L’aggiornamento sulla storia di Hvaldimir è che, da qualche mese, la sua “stanzialità” nelle acque norvegesi è venuta meno, ha iniziato ad allontanarsi dai luoghi che aveva frequentato fino a oggi e gli ultimi giorni di maggio si è spinto fino in Svezia. Per fortuna le autorità svedesi sono state molto rapide a diramare alla popolazione consigli sul comportamento da tenere, impedendo così che il Beluga fosse vittima di un qualche incidente. Ora Hvaldimir è tornato nelle acque norvegesi, anche se si trova ancora molto a sud. Il team di OneWhale che segue Hvaldimir fin dall’inizio di questa storia, sta facendo il possibile per farlo tornare a nord dove ormai è “di casa”. Dove si trova adesso i rischi sono senza dubbio maggiori, ma va detto che in Norvegia stanno dimostrando di aver imparato a rispettarlo.
Mentre scriviamo questo articolo i lavori per un santuario per Cetacei vicino a Hammarfest che potrebbe ospitarlo proseguono e potrebbero essere terminati entro la fine dell’anno.
Francesco Cortonesi
Fonti:
Fotografia in apertura: Hvaldimir, mese di luglio 2023. Fonte: Pagina facebook di OneWhale
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