Impressioni sulla mobilitazione nazionale di Milano


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2 minuti

Striscione alla mobilitazione di Milano per Cuori L;iberi

Un breve ma sentito commento per Veganzetta sulla mobilitazione nazionale di Milano del 7 ottobre.


Non è facile riassumere, a caldo, l’enorme energia che si è sprigionata ieri a Milano per la manifestazione nata in seguito ai drammatici fatti di Sairano che ormai ben conoscete. Queste poche righe sono scritte mentre ancora l’adrenalina è in circolo e quindi forse vale la pena, per il momento, parlare solo di quel profondo senso di appartenenza che ha inevitabilmente provato chi c’era. Un senso di appartenenza che non si provava da anni, probabilmente dai tempi della mobilitazione contro il lager di Green Hill. Nulla ieri è sembrato in qualche modo fuori posto, un corteo che è sfilato via come un lungo Serpente perfettamente consapevole del suo essere vivo.
Non un coro fuori luogo, nessuna traccia di aggressività scomposta, solo determinazione e consapevolezza, come solo i grandi movimenti sanno dimostrare. Personalmente mi sono tornate in mente le immagini delle lunghe marce del 1963 che negli Usa furono portate avanti da un altro grande movimento, quello per i diritti civili delle persone umane afroamericane. Anche allora la lotta era indispensabile per un futuro migliore, fatto di diritti che fino a quel momento venivano negati con la forza. Ora, quello che c’è da fare è non fermarsi, diventare come un treno che corre verso la rivoluzione per la liberazione animale. I nove Maiali uccisi di Cuori Liberi e tutti gli Animali dei rifugi antispecisti sono il vento che soffia alle nostre spalle e ci chiedono di andare avanti. Di non fermarsi. La lotta per la liberazione animale è una lotta culturale e politica che deve arrivare a tutti, anche a chi l’ha sempre sottovalutata. Ieri è stata scritta una pagina importante per il mondo liberazionista italiano, non è un caso che anche all’estero ne abbiano parlato. Le migliaia di Cuori Liberi di ieri che hanno pianto e applaudito i bellissimi interventi fatti al microfono, hanno adesso la possibilità di fare la differenza. Facciamola.

Francesco Cortonesi


Fotografia in apertura di Francesco Cortonesi


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4 Commenti
  1. Paola Re ha scritto:

    “Un senso di appartenenza che non si provava da anni”. E’ proprio questo che ho provato, soprattutto dopo alcune recenti mediocri e pessime esperienze vissute in certe manifestazioni. Mi è venuta in mente la canzone “L’appartenenza” di Gaber.
    Arrivederci alla prossima!

    11 Ottobre, 2023
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      La speranza maggiore dopo quanto accaduto è che questa manifestazione possa essere di stimolo per altre iniziative (di altre realtà) in grado di risollevare le sorti dell’antispecismo italiano. Non può essere lasciato tutto nelle mani di un solo gruppo. Vedremo.

      12 Ottobre, 2023
      Rispondi
  2. Nathalie ha scritto:

    Le lacrime bagnano il cappotto, domenica 22.10.23 ne ho parlato a St Gilgen, Austria. Love is the way, l’amore verso tutti, parole e pensieri gentili.

    24 Ottobre, 2023
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      Ciao Nathalie,

      Grazie per la divulgazione.

      24 Ottobre, 2023
      Rispondi

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