Jo-Anne McArthur Wildlife Photographer of the Year 2018


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La fotografa e attivista animalista canadese Jo-Anne McArthur è la vincitrice del Wildlife Photographer of the Year per l’anno 2018. Il premio è il più prestigioso del mondo in fatto di fotografia naturalistica, ed è indetto dal Natural History Museum di South Kensington (Londra). La foto di Jo-Anne è stata la più votata sul web tra i 24 scatti finalisti scelti a loro volta tra 50.000 immagini provenienti da ben 92 Paesi.
“Pikin and Appolinaire” è il titolo della fotografia vincitrice: il tenero abbraccio tra la Gorilla Pikin (salvata da bracconieri che volevano ucciderla) e l’Umano Appolinaire Ndohoudou, che la stringe a sé mentre in auto stanno viaggiando verso una riserva protetta.

Il premio rappresenta un doveroso riconoscimento a livello internazionale del lavoro che Jo-Anne McArthur svolge da molti anni in qualità di testimone del rapporto (quasi sempre conflittuale, ingiusto e tragico) tra Umani e altri Animali: a tal proposito si consiglia vivamente di visitare il suo sito web.

Mi piace anche ricordare che Jo-Anne ha anche collaborato con Campagne per gli animali (nel 2012) per la realizzazione della pubblicità antispecista dal titolo “Latte rosso sangue“. Mentre nel 2015 organizzammo (con Mario Cenedese dell’Associazione ecofilosofica e Simona Stefani per la traduzione simultanea) la presentazione a Treviso del suo libro “Noi Animali – We Animals” edito da Safarà, nel quale è pubblicata tra le altre anche la foto vincitrice del premio.

“Pikin and Appolinaire” sta già facendo il giro del mondo e diventerà motivo di riflessione per molte persone umane. 

Congratulazioni!

Adriano Fragano


Foto in apertura: Pikin e Apollinaire Ndohoudou, Ape Action Africa. Camerun, 2009 – Jo-Anne McArthur 


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3 Commenti
  1. Veganzetta ha scritto:

    Apollinaire Ndohoudou e Pikin, Ape Action Africa. Camerun, 2009

    Nel Camerun e in altri stati africani, il bracconaggio di primati per il commercio di carne di animali selvatici ha raggiunto proporzioni epidemiche (…). Dal momento che la caccia è indiscriminata e i piccoli non hanno molta carne, molti piccoli di scimmia rimangono orfani e vengono lasciati morire soli nella foresta, oppure portati nelle città e venduti come animali domestici dopo l’uccisione delle loro madri. Quelli che, come Pikin, una gorilla di sei anni, sono stati salvati dal commercio della carne e dalla vendita, devono essere allevati in sicurezza; un effetto collaterale infelice è che i primati si abituano agli umani e non possono più essere liberati nella foresta. Fare questo significherebbe riconsegnarli allo stesso pericolo dal quale erano stati salvati. Per il momento, il rifugio è il meglio che gli esseri umani possano offrire loro. E uno degli esseri umani migliori è Apollinaire. Come Pikin, anche lui e stato costretto ad abbandonare la sua casa. Ha lasciato il Ciad a causa di una sanguinosa guerra civile e ha trovato lavoro in Camerun come guardia di sicurezza presso l’Ape Action Africa. Anche se non e consigliabile, per usare un eufemismo, salire su un veicolo con un gorilla, dal momento che potrebbero essere colti dal panico nelle ristrettezze sconosciute e piene di rimbalzi di un’ automobile in movimento, Pikin era stata sedata e Apollinaire la teneva tra le braccia. In un modo per me preoccupante, Pikin si svegliò prima di quanto avessimo previsto e prese a guardarsi intorno assonnata. Fortunatamente sembrò contenta di trovarsi tra le braccia di Apollinaire e, inclinato il capo per riposare, si assopì nuovamente.

    Noi Animali – We Animals
    Autore: Jo-Anne McArthur
    Editore: Safarà Editore
    Uscita: maggio 2015
    Pagine: 252
    ISBN: 978-88-6958-001-7

    14 Febbraio, 2018
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  2. Paola Re ha scritto:

    Jo-Anne McArthur è un mito.

    14 Febbraio, 2018
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      E’ senza dubbio una grande testimone della sofferenza animale!

      16 Febbraio, 2018
      Rispondi

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