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Excalibur
Excalibur era un Cane che viveva con Teresa Romero, l’infermiera di Madrid che ha contratto il virus di ebola, e con Javier – in marito di Teresa – che è ora ricoverato in ospedale in osservazione.
Le autorità spagnole hanno decretato il “sacrificio” di Excalibur per scongiurare un’ipotetica diffusione del virus.
Javier, apprendendo la notizia, ha dichiarato ai media: «Minacciano di andare a casa con un ordine giudiziario. Ma allora che sacrifichino anche me. Dato che non sanno se ho l’ebola o meno, allora che facciano fuori anche me».
Per Javier, Excalibur è semplicemente un membro della sua famiglia, per le autorità spagnole semplicemente un Cane da sopprimere.
Excalibur è stato ucciso.
Fotografia in apertura: Excalibur, fonte facebook
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L’ignoranza provoca più vittime della cattiveria. Questa mentalità mi fa paura.
L’olocausto continua strisciante ad ammorbare ogni tempo e luogo. Chi pensa di confinarlo storicamente non ha capito che si tratta in realtà della struttura stessa della nostra società violenta. Nessuno è al sicuro, basta passare dalla parte sbagliata, anche per un attimo, e si finisce nella spazzatura. Condiglianze ai compagni umani di questa ennesima vittima dell’arroganza umana.
Ho appena visto il le news delle ore 12 su RAInews 24. E’ stata trasmessa la telefonata fatta Teresa e, mentre lei parlava, sono scorse tre fotografie: una con lei ed Excalibur, una con Javier ed Excalibur, una con Excalibur accoccolato su divano. Nessuna parola sulla soppressione di Excalibur. Al di là del fatto che sulla questione animale le nostre fonti di informazione sono disastrosamente lacunose, anzi, spesso fanno danni fornendo notizie sbagliate, mi chiedo perché non sia stata data questa notizia tragica, se non altro per dovere di cronaca. Dove non arriva l’empatia per Excalibur, immagino che debba arrivare il dovere della notizia, soprattutto per il fatto che Excalibur è stato mostrato vivo in ben tre foto. Aldilà di questa brutta figura della RAI (fosse solo questa…) la morte di Excalibur dovrebbe diventare un caso su cui fare una battaglia. E’ inaccettabile che qualcuno entri nelle nostre case con l’ordine di uccidere un membro della famiglia.
Il TG1 delle 13,30 di oggi (9 ottobre 2014) parlando della notizia dell’infermiera spagnola colpita dal virus ebola, ha parlato di Excalibur dicendo che è stato soppresso ieri in via precauzionale “tra mille polemiche”, per qualche secondo è stata inquadrata la folla che si era assiepata davanti alla casa dove viveva il Cane che ha tentato inutilmente di bloccare l’ambulanza che portava via il corpo del povero Excalibur.
L’ho appena sentito su RAInews 24 dall’inviato a Madrid. Meglio tardi che mai. “Prelevato dalla casa e soppresso nonostante le proteste degli animalisti”. Una volta ripresasi (speriamo) da questa vicenda, mi piacerebbe sapere se la sua famiglia approfondirà la questione. Se è capitato ora, c’è da pensare che possa capitare altre volte. D’altra parte, in caso di aviaria, si sterminano animali a oltranza, anche “in via precauzionale”. E’ singolare che il principio di precauzione sia applicato solo quando torna comodo ai poteri forti. Quando lo invochiamo noi dal basso, per esempio per certe nefandezze ambientali, non ci ascolta nessuno.