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“A un certo punto si ha voglia di restituire il biglietto d’ingresso che ci è stato dato, però questo significa lasciare gli inermi da soli…“
Decine di uova rotolano delicatamente su un nastro trasportatore, tutto intorno centinaia di Galline immobilizzate in gabbie minuscole. Maiali imprigionati a vita tra sbarre di metallo, vitelli separati poco dopo la nascita dalla madre, maltrattati, legati e immobilizzati che vedono la luce del sole unicamente quando salgono sul camion per il mattatoio.
Il documentario ‘Il biglietto d’ingresso’, realizzato da Lorena Melchiorre, Bianca Neri e Ciro De Maria allieve/i della Scuola di Cinema e Televisione della Fondazione Milano, ci mostra alcuni aspetti della produzione industriale di carne, dove l’Animale è trattato come oggetto e non come essere vivente e senziente. Il filmato ci mostra come funziona il processo di allevamento intensivo di Polli, Suini e Bovini, una catena di montaggio brutale che priva gli Animali dei loro naturali modi di vita e li uccide.
La nostra società che si definisce democratica ed egualitaria pone le sue basi su un presupposto di violenza: ogni anno nel mondo vengono macellati 50 miliardi di Animali” dicono gli autori. “L’assunto del documentario è che l’accettazione della violenza sugli altri Animali trasforma noi, Animali Umani, in complici e allo stesso tempo vittime di un sistema di dominio.
Interviste a Lorenzo Guadagnucci, Massimo Filippi, Annamaria Manzoni, Valerio Pocar, Filippo Trasatti.
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…se dovesse veramente esistere un Dio, non ci perdonerebbe mai.
Complimenti per la regia e per i contributi. Da trasmettere nelle scuole.
allevatori, brava gente :(