La storia delle Scimmie selfie


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Questa è una delle fotografie che si sono aggiudicate il secondo posto al recente World Press Photo 2018, nella sezione Nature. Scattata dal fotoreporter olandese Jasper Doest, ci mostra tre turiste polacche che vengono intrattenute da alcuni Macachi dello Utsunomiya Kayabukiya Tavern, un ristorante tipico che si trova a nord di Tokyo.
Questa fotografia è stata scattata sul retro del locale. All’Utsunomiya Kayabukiya Tavern infatti, basta pagare il proprietario per avere quella che viene considerata una “prestazione supplementare”, ovvero un selfie con i Macachi. In Giappone, ufficialmente, i Macachi sono protetti dal 1947, ma alcune leggi locali consentono di addomesticarli e addestrarli per l’industria dell’intrattenimento.
Nel Paese del Sol Levante le Scimmie sono viste con ambivalenza. Da una parte sono considerate sacre mediatrici tra divinità e Umani, ma dall’altra come rappresentative dei comportamenti umani più deplorevoli. E per questo vengono ritenute meritevoli di essere messe in ridicolo. Questa ambivalenza fa sì che, nonostante le leggi, non ci sia, attualmente, una presa di posizione netta a riguardo. D’altra parte, l’intrattenimento commerciale che coinvolge le Scimmie esiste in Giappone da oltre 1.000 anni ed è anche per questo che viene tollerato nonostante tutto. In realtà non c’è nessuna vera differenza tra lo sfruttamento della prostituzione e lo sfruttamento di questi Macachi. E in effetti, come i bordelli di tutto il mondo, anche l’Utsunomiya Kayabukiya Tavern si presenta, apparentemente, come un normale luogo di incontro dove bere e mangiare qualcosa. Poi, le “prestazioni supplementari” si consumano sul retro.

Francesco Cortonesi

Un commento
  1. Paola Re ha scritto:

    Questa mi è nuova. Non c’è limite al peggio.

    30 Giugno, 2018
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