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Un comunicato di Progetto Vivere Vegan:
I cani di Green Hill e tutti gli altri
Cogliamo l’occasione di questo momento di gioia e di diffusione della notizia relativa alla liberazione (speriamo definitiva) dei cani prigionieri nell’allevamento di Green Hill per portare all’attenzione, dei molti che le vorranno cogliere, queste nostre riflessioni.
La liberazione di questi cani, di cui siamo ovviamente felicissimi, non e’ un segnale che va verso la liberazione degli animali dalla schiavitu’. I cani di Green Hill sono stati liberarti certamente grazie al grande attivismo di singoli e associazioni, ma nella pratica, perche’ ritenuti vittime di maltrattamento all’interno di quell’allevamento, come se la vivisezione a cui sarebbero andati incontro non sia da considerare di per se’ maltrattamento. Se i cani fossero stati tenuti nel rispetto delle regole sarebbero rimasti nelle gabbie e mandati agli istituti dove vengono praticati legalmente la vivisezione e i test di vario genere (anche fino alla loro morte). La loro sfortuna e’ stata la loro fortuna.
Troviamo doveroso ribadire che siamo comunque preoccupati per tutti gli altri animali che restano rinchiusi e schiavizzati in luoghi di detenzione legali e nel rispetto delle regole. Sono le regole che noi vorremmo ribaltare soprattutto con una incessante opera culturale. Perche’ solo affermando la cultura del rispetto della vita e della liberta’ di tutti gli esseri senzienti, gli animali potranno essere liberi.
Il nostro pensiero va anche a tutti gli allevamenti di animali destinati all’alimentazione: maiali, galline, mucche, vitelli, capre… fino ad arrivare agli animali acquatici. Tutti gli animali hanno diritto alla liberta’ e a non essere rinchiusi. Quello che noi auspichiamo è la fine dello sfruttamento dei piu’ deboli: vivere vegan e’ la risposta pratica, l’antispecismo la nostra filosofia.
Non facciamo dell’operazione Green Hill un’opera di strumentalizzazione del movimento stesso. La liberazione di questi cani e’ piccola cosa di fronte al numero inimmaginabile di esseri senzienti rinchiusi e sfruttati.
Cogliamo questo momento di attenzione dei media per dire come stanno le cose. E per riflettere sul fatto che non ci sono animali di serie A e animali di serie B.
Quindi, ci rivolgiamo a tutti quelli che sono felici per la liberazione dei cani di Green Hill invitandoli a fare un passo decisivo verso la liberazione di tutti gli animali, diventando vegan e promuovendo la filosofia vegan e antispecista.
Progetto Vivere Vegan Onlus
tel. 055 620262
info@viverevegan.org
http://www.viverevegan.org