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Per alcuni giorni diversi gruppi di attivismo per la liberazione animale, hanno pubblicato su internet una splendida poesia illustrata.
Il testo racconta di un vitello in un allevamento intensivo e di quello che questo piccolo ed indifeso essere, insieme a sua madre, subisce a causa del dominio a cui è sottoposto della specie umana.La bellezza delle immagini e la forza e chiarezza del messaggio mi hanno incuriosita, ho deciso così di cercare chi aveva dato vita ad immagini così vivide e coinvolgenti. Risalendo alla fonte principale sono arrivata infine all’illustratrice ed attivista polacca Weronika Kolinska.
Le ho chiesto di parlarmi di lei e di avere la possibilità di pubblicare le sue opere sulle pagine di Veganzetta, questo è ciò che ha voluto raccontare.
Ho sempre amato disegnare, disegno da quando ero una bambina e sono da sempre affascinata dalla Natura e dagli Animali.
Durante l’infanzia ho passato giorni interi ad osservare la vita degli Insetti ed altri piccoli Animali in giardino, o a guardare in TV i documentari naturalistici David Attenborough.
Sono diventata vegetariana all’età di 23 anni, nell’arco di una serata. Il mio ragazzo era vegetariano quando ci siamo incontrati. Non ne avevamo mai parlato, ma io conoscevo tutte le sue motivazioni dalle discussioni che teneva con altre persone. Un giorno trovai un vecchio libro di cucina vegetariana in casa e pensai che sarebbe stato bello cercare alcune ricette per noi, per cucinare insieme.
Il libro aveva una presentazione dove venivano spiegati tutti i principali argomenti contro il mangiare carne: etico, ambientale e salutistico.
Tutto aveva perfettamente senso, dopo aver letto questa breve introduzione presi la decisione di non mangiare mai più carne.
Il mio compagno fu molto felice di questo mio cambiamento ed i diritti degli Animali divennero un argomento frequente nelle nostre conversazioni.
Successivamente lessi il libro “In difesa degli animali” curato da Peter Singer e di fronte alla crudeltà degli allevamenti intensivi di polli e Mucche, mi fu chiaro di quanto la nostra transizione verso il veganismo fosse inevitabile.
Imparammo che qualsiasi tipo di utilizzo degli Animali è sbagliato: come noi anche loro sperimentano emozioni complesse, sono individui con le loro preferenze, tutti vogliono evitare la sofferenza e tutti meritano di vivere. Il piacere umano non è una ragione sufficiente per la morte di un Animale. Gli Animali non umani possono essere diversi da noi in alcuni, ma ciò non significa affatto che ci siano inferiori.
L’Umano dovrebbe rispettare gli Animali ed il loro diritto alla vita.
Ora sono volontaria in un’organizzazione polacca per i diritti degli Animali Otwarte klatki (gabbie aperte). Il nostro obiettivo è quello di prevenire le sofferenze degli Animali mediante l’attuazione di un cambiamento sociale sistemico, per documentare le condizioni di allevamento industriale e di educare le persone promuovendo atteggiamenti positivi nei confronti degli Animali. L’arte è un ottimo modo per comunicare questo tipo di messaggio e per incoraggiare le persone umane a fermarsi e pensare.
Mi sono imbattuta in questa poesia di Mary Lynn un paio di volte su internet e mi ha scosso profondamente. Ho deciso così di illustrarla per renderne il messaggio ancora più chiaro e più difficile da ignorare. Mi piace il modo in cui descrive le emozioni degli Animali senza essere drastica o cruenta, e come citi le pratiche standard di produzione del latte, pratiche che la maggior parte delle persone non conoscono.
Essa dimostra quanto miserabile sia la vita che imponiamo alle cosiddette “Vacche da latte” e cosa comporti per loro, quale sia la reale portata del loro estremo ed obbligato sacrificio per delle cose senza senso, come un bicchiere di latte o un pezzo di carne.
Link: www.facebook.com/w.kolinska
Jade Monica Bello
Poema
Conoscevate mia madre? Mi hanno detto che il suo nome era Belle. Non so che aspetto avesse, ma ricordo il suo odore.
Avete mai sentito mia madre? Le sue urla vi hanno straziato il cuore? Le ricordo chiaramente, quando gli uomini ci hanno separati.
Avete bevuto da mia madre? Avete mai assaggiato il suo latte? Avete sentito il suo volto contro il vostro? La sua pelle era soffice come seta?
Mi hanno detto che avevo due fratelli e quattro sorelle. Poi mia madre è stata macellata, perché non aveva più valore.
Eravate lì con mia madre? Avete guardato i suoi occhi? Avete visto la sua paura? Avete ascoltato il suo pianto?
E ora la mia fine sta arrivando, sto aspettando assieme ai miei amici. Ci hanno stretti tutti insieme in questo posto dove la vita finisce.
Sarete alla nostra macellazione? Per la carne che volete mangiare. Penserete mai a noi? Quando comprerete quel pezzo di carne.
È il mio turno adesso, mi muovo. Vado verso la mia fine. Mi spingono con urla e calci, e con un bastone che non si piega mai.
Sto pensando a mia madre, e ricordando il suo odore. E so che ci incontreremo in cielo, e dimenticheremo questa vita chiamata inferno.
Se hai letto fin qui vuol dire che questo testo potrebbe esserti piaciuto.
Dunque per favore divulgalo citando la fonte.
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Avviso legale: questo testo non può essere utilizzato in alcun modo per istruire l’Intelligenza Artificiale.
Dedicato alle persone vegetariane. Brave, poetessa e illustratrice. Le “vacche da latte”, oltre a sopportare il peso di questa definizione merceologica, devono subire le continue violenze sessuali per diventare madri e la sofferenza di non potere esercitare la maternità. Oltre al danno, la beffa.
La trovi negli occhi di un animale la carezza vera di un amico.
Un bel pensiero Salvatore, grazie.
Miei cari, splendidi Amici, affido il Vostro nobile operare, a favore degli animali, nel cuore di Nostro Signore Gesù Cristo. Un forte abbraccio, Salvatore