Vaccini, green pass, veganismo e antispecismo


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3 minuti

Una persona umana che considera il veganismo e l’antispecismo come dei sistemi di principi morali di riferimento, durante la sua vita quotidiana si pone delle domande (lo fa di continuo a dire il vero) per comprendere se ciò che decide di fare o non fare, sia coerente con le sue idee. Questo approccio all’esistenza la porta a esprimere dubbi, a ricercare informazioni, a porsi in atteggiamento critico e a non accontentarsi di soluzioni facili, a comprendere i fatti della vita per farsi un’idea (per quanto possibile) di cosa essi possano rappresentare per la nostre e le altrui esistenze.
Questa stessa persona umana posta di fronte alla questione dei cosiddetti vaccini contro il virus COVID-19, non accetta supinamente quanto le viene propinato in modo ossessivo dai mass media, dalla medicina ufficiale e dalle istituzioni senza un doveroso approfondimento; piuttosto procede come è abituata a fare per giungere a una decisione ponderata. Alla fine di questo processo potrà esprimere il suo “consenso informato” oppure il suo “dissenso informato”, sempre che sia effettivamente libera e in condizione di comportarsi come desidera. La decisione da prendere dovrebbe quindi essere filtrata dal nostro sistema di principi morali di riferimento e non condizionata o peggio obbligata da fattori, pressioni o poteri esterni. La situazione in cui ci troviamo attualmente in Italia a proposito dei cosiddetti vaccini contro il COVID-19 è invece gravissima e preclude sempre più ogni spazio di libertà individuale: non è possibile reperire notizie certe sulla pandemia in corso, avere informazioni certe ed esaustive sui farmaci che ci vengono proposti/imposti, non è possibile dibattere la questione senza divenire un nemico pubblico da odiare e ghettizzare, non è possibile in definitiva poter agire secondo coscienza, perché a tutti gli effetti il meccanismo del green pass imposto, rappresenta un obbligo surrettizio alla vaccinazione e schiaccia ogni dissenso: dover decidere sotto ricatto (economico, sociale, ecc.) è una cosa, poterlo fare liberamente, un’altra.

Sull’argomento dei cosiddetti vaccini, si può affermare che:

1) di sicuro i farmaci in questione (come del resto tutti i farmaci in commercio) sono stati testati sugli Animali e le loro possibili varianti continueranno ad esserlo per molto tempo;
2) di sicuro non si conoscono quali conseguenze i cosiddetti vaccini potrebbero avere sulla salute degli Umani a breve, medio e lungo termine (la campagna vaccinale in corso è a tutti gli effetti un test di massa);
3) di sicuro i mass media sull’argomento fanno propaganda e non informazione cercando di influenzare l’opinione pubblica e criminalizzando chi esprime un dissenso;
4) di sicuro chi decide di non vaccinarsi (salvo casi particolari) non significa che si condanni a morte certa, come da più parti è stato sbandierato;
5) di sicuro la Vegan Society, con un articolo vergognoso in cui in pratica afferma che ci si deve vaccinare perché non c’è in questo frangente altra soluzione, ha abbandonato definitivamente il solco tracciato originariamente da Donald Watson, il suo fondatore.

Una collettività costituita da soggetti indottrinati e obbedienti, che non si pongono delle domande, che non hanno dubbi, che non dissentono e concepiscono visioni diverse da quella imposta, non è ciò a cui il veganismo e l’antispecismo aspirano. Così come non lo è di certo nemmeno una società umana medicalizzata, ricattata, controllata e schedata in nome di una emergenza sanitaria a cui far fronte.
Se è vero come diceva Émile Durkheim che “la società non è una semplice somma di individui”, allora è altrettanto vero che senza tali individui, la società semplicemente non esisterebbe, se poi questi ultimi abbiano un proprio pensiero o siano utili burattini manipolati è un argomento da discutere. Il riferimento primario del veganismo, così come dell’antispecismo è l’individuo, la sua unicità, le sue diversità e peculiarità, il suo diritto alla libertà: una società che lo annichilisce e bandisce il libero pensiero è ciò contro cui dovremmo lottare: contro il controllo sulla Natura, sugli Animali, sugli Umani.

Adriano Fragano


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46 Commenti
  1. Eleonora Vegan ha scritto:

    Grazie per questo eccellente articolo. L’essere umano come sempre cerca di vivere a qualsiasi prezzo. Il vaccino non è solo immorale nei confronti dei milioni di animali non umani uccisi, ma anzi immorale pure per gli animali umani. Anche le conseguenze nocive per la specie umana a corto termine vengono nascoste. Trovare persone che dicono di essere “antispeciste”, “vegane”, vaccinate con orgoglio ti fa capire quanto lontano sono dall’antispecismo e quanto vicine al loro specismo.

    14 Ottobre, 2021
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      Cara Eleonora Vegan,
      Grazie a te per il tuo commento che fa piacere, soprattutto se raffrontato al silenzio assordante che c’è in ambito vegano e antispecista su questo importante argomento.
      In effetti le posizioni di numerose persone umane sul vaccino sono incomprensibili.

      15 Ottobre, 2021
      Rispondi
  2. Matteo C ha scritto:

    Possiamo dire che il Green Pass, oltre che specista, è classista, perché privilegia il capitalismo a danno di tutti gli animali, umani e non. Nei prossimi mesi chi ha soldi si può permettere di fare a meno di lavorare. Invece a chi non può, auguro forza e coraggio per riuscire a non vaccinarsi nel rispetto di tutti gli animali!! Saluti Vegani

    14 Ottobre, 2021
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      Ciao Matteo C,
      Il green pass è anche classista per questa e per molte altre ragioni. Grazie per il tuo augurio, speriamo possa essere utile e saluti vegani anche a te.

      15 Ottobre, 2021
      Rispondi
      • Marco ha scritto:

        Come fa ad essere classista se ricchi e poveri hanno lo stesso diritto a vaccinarsi gratuitamente? Non potete usare parole a caso.

        18 Ottobre, 2021
        Rispondi
      • Marco ha scritto:

        Ma classista dove? Ricchi e poveri possono vaccinarsi gratuitamente, non c’è alcuna distinzione di classe.

        19 Ottobre, 2021
        Rispondi
        • Veganzetta ha scritto:

          Ciao Marco,
          Per prima cosa è indispensabile evidenziare una questione: il green pass è un dispositivo ricattatorio e punitivo che il governo ha posto in essere per “convincere” chi è riluttante a vaccinarsi. Se non ammettiamo questo fatto è inutile parlarne.
          Facendo pressione sulle persone umane e limitando la loro possibilità di partecipare ad eventi pubblici, restringendo la loro socialità e la libertà di movimento, si tenta (per stessa ammissione di alcuni ministri del governo in carica) di costringere alla vaccinazione. Il passo successivo è quello del green pass obbligatorio per il lavoro, dunque se si vuole continuare a lavorare (e quindi a percepire un corrispettivo in denaro per il nostro lavoro necessario per poter vivere), bisogna avere il green pass. In caso contrario si può stare a casa senza denaro. Chi può secondo te permettersi di stare a casa mesi senza guadagnare nulla evitando quindi di vaccinarsi? Certamente ben poche persone umane, da ciò la considerazione che il green pass è classista, ossia non è uguale per tutti, dato che avendo denaro a sufficienza è possibile farne a meno.
          Se vogliamo discutere inoltre sulla bontà e correttezza della scelta del green pass, sappiamo che tutte le persone umane che intendono lavorare devono averlo, però durante le elezioni amministrative che si sono svolte domenica 17 e lunedì 18 ottobre, scrutatrici, scrutatori e presidenti di seggio (che svolgono tali mansioni come un lavoro e vengono regolarmente retribuiti) non avevano bisogno del green pass (https://www.agi.it/cronaca/news/2021-10-15/viminale-no-obbligo-green-pass-componenti-seggi-ballottaggi-14208682/). La domanda dunque è la seguente: possibile che persone umane che lavorano in un seggi elettorale e che incontrano migliaia di altre persone umane in un ambiente chiuso, possano fare a meno del green pass, mentre tutte le altre devono averlo per poter lavorare? Forse che in ambito elettorale il coronavirus risulta meno infettivo? Tutto ciò è onesto? Giusto?

          Ma in generale la questione che si vuole evidenziare in questa sede, non sono queste meschinità umane legate a tali argomenti (che sono però pur sempre molto importanti), ma la preoccupante mancanza di spirito critico di coloro che si sono definiti sino ad oggi persone umane vegane e antispeciste e hanno aderito entusiasticamente alla campagna vaccinale.

          19 Ottobre, 2021
          Rispondi
      • Marco ha scritto:

        Allora, vi ho fatto donazioni e ho pure fatto l’abbonamento, ma sei solo un censore. Questa è la tua etica? Cancellare commenti che non condividi.?

        19 Ottobre, 2021
        Rispondi
        • Veganzetta ha scritto:

          I tuoi due commenti sono stati ricevuti questa mattina alle ore 8,46, sono stati approvati alle ore 10,50. Ciò non perché ci sia alcuna intenzione di censurare commenti negativi o non concordi con la linea proposta, ma solo perché Veganzetta non ha persone umane pagate per fare il lavoro di moderazione e i tempi sono quelli compatibili con gli impegni quotidiani di chi svolge questa attività.
          Veganzetta non propone abbonamenti a pagamento da molti anni dato che il giornale cartaceo non viene più pubblicato, dunque non si capisce a che abbonamento tu faccia riferimento. Per quanto riguarda le donazioni, sono libere e volontarie, se ne hai fatte sei stato gentile e utile, se non ne hai fatte va bene lo stesso, ad ogni modo evita di lanciare accuse infondate, perché questo sì non verrà tollerato.

          19 Ottobre, 2021
          Rispondi
        • Anna ha scritto:

          Grazie Marco, mi hai fatto venire un gran voglia di fare una donazione.

          1 Novembre, 2021
          Rispondi
  3. Chiara ha scritto:

    Grazie mille Adriano!

    16 Ottobre, 2021
    Rispondi
  4. Paola Re ha scritto:

    La posizione della Vegan Society mi ha lasciata senza parole.
    Tra le tante posizioni contrarie al Green Pass, mi è piaciuta molto quella di Giorgio Agamben contro il quale si sono mobilitati cento filosofi che forse hanno un po’ paura di sentir pronunciare certe parole. Ecco Agamben: https://youtu.be/EspQAjWNwuU

    16 Ottobre, 2021
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      Cara Paola,

      La posizione della Vegan Society è quella di una qualsiasi associazione che si occupa di tematiche sociali, ma che non intende in alcun modo mettere in discussione lo stato delle cose, solo per questo è scandalosa, perché in realtà il messaggio originale del veganismo moderno parte proprio da un presupposto di cambiamento radicale della società e di critica delle sue attuali impostazioni. Per questo la Vegan Society ha perso anche l’ultimo briciolo di rappresentatività per il mondo vegano, rinnegando i fondamenti teorici che hanno condotto alla sua nascita.

      17 Ottobre, 2021
      Rispondi
  5. Ivana Ravanelli ha scritto:

    Ottimo articolo che affronta con lucidità tutte le complicazioni coinvolte nell’accettazione del lasciapassare verde di stampo fascista. Unico appunto a mio avviso quello sul covid che è diventato anch’esso una vittima del sistema in quanto strumentalizzato ad oltranza. Il covid oggi non esiste più o almeno non è più lo stesso virus di due anni fa, è cambiato ed è assolutamente curabile ma probabilmente lo era anche a marzo 2020 in ogni caso di certo non siamo più in una pandemia nel senso più vero della parola. Posso portare come esempio me stessa che da più di due mesi ormai partecipo ad ogni manifestazione a Trento e alcune volte anche a Bolzano e ho camminato a fianco di migliaia di persone tutte senza mascherina eppure nessuno di noi si è ammalato di covid. Questa dovrebbe essere una prova più che sufficiente ad affermare che NON SIAMO PIU’ IN UNA PANDEMIA E SICURAMENTE NON SIAMO PIU’ IN STATO DI EMERGENZA.

    17 Ottobre, 2021
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      Ciao Ivana,
      Grazie per il tuo commento e per la tua testimonianza che è interessante e utile.
      In generale non si tratta di discutere sull’emergenza sanitaria, ma di considerare il comportamento di coloro che si definiscono persone umane vegane e antispeciste a riguardo dei provvedimenti presi dalle istituzioni per contrastare il coronavirus.

      17 Ottobre, 2021
      Rispondi
  6. Olga ha scritto:

    Gentile Adriano,
    Ho iniziato a seguire con interesse questo sito e mi trovo a dissentire su quanto lei afferma.
    L’argomento di salute pubblica è piuttosto delicato.
    Purtroppo non si possono dimenticare i morti e i ricoverati in questo lungo periodo a causa del covid e molte persone hanno perso i propri cari.
    Su alcune questioni non è possibile “farsi un’idea” da profani della medicina, nemmeno lontanamente.
    Non si criminalizza chi esprime il dissenso, anzi, mi pare che la violenza sia piuttosto insita nei non vax e no green pass (vedere le manifestazioni di Roma con tanto di Forza Nuova a capeggiare il tutto, più antispecista, di così…)
    Non mi interessa la questione del riscatto economico ma parlo solo di poter tornare a vivere serenamente, incontrare i nonni anziani oppure i genitori affetti da patologie serie (cancro) senza il timore di contagiarli (e parlo dolorosamente per esperienza personale).
    Mi trovo d’accordo con la vegan società, occorre a volte un compromesso, senza rischiare di entrare in pericolosi estremismi (e ragionare con i paraocchi).
    Personalmente trovo sgradevole ma necessaria l’imposizione del green pass.

    17 Ottobre, 2021
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      Gentile Olga,
      Prima di tutto grazie per aver cominciato a seguire Veganzetta, spero che vi possa trovare argomenti interessanti e condivisibili.

      L’argomento salute pubblica ovviamente è delicato, ma anche l’argomento coscienza lo è. Non siamo soggetti fatti di sola materia, una persona umana è la risultante di numerosi fattori, tra tutti la propria storia personale, la visione del mondo, le idee, la cultura, la morale e l’etica quotidiana.
      Con l’articolo pubblicato non si intendeva dimenticare le persone umane morte o ricoverate a causa del covid, non si intendeva però nemmeno dimenticare le persone non umane morte e rimaste sconosciute a causa della forsennata sperimentazione che ha accompagnato la produzione-lampo dei cosiddetti vaccini contro il coronavirus. Un esempio fra tutti, solo per chiarire la questione: https://www.ilpost.it/2020/09/03/scimmie-ricerca-coronavirus.

      Su ogni argomento che ci riguarda e che riguarda nel nostro caso la sfera morale di riferimento, è possibile “farsi un’idea”. Da profano posso arrivare a concepire come funziona la gravità terrestre, ciò senza arrivare a compiere studi accademici a riguardo. Certamente come persona umana vegana posso arrivare a capire che determinati ingredienti presenti nei cibi che acquisto possono essere di derivazione animale, ciò senza essere un chimico di professione o un esperto di merceologia. Nell’articolo si pone in evidenza quale dovrebbe essere il comportamento delle persone umane che vegane e antispeciste a riguardo del tema vaccini e green pass.

      Immagino che anche lei avrà a che fare quotidianamente con la burocrazia, magari avrà anche aperto un conto corrente, o anche solo ad esempio una tessera Postepay, ebbene prima di procedere con la sua apertura, le avranno fornito una considerevole documentazione da leggere, comprendere e firmare (parecchie volte) per garantirle una esaustiva informazione sul prodotto che stava per acquistare, sulla privacy, sui suoi diritti e sui suoi doveri di consumatrice. Tutto ciò non è avvenuto per quanto riguarda i cosiddetti vaccini contro il coronavirus. Per esempio lei per caso sa quali possano essere esattamente le reazioni avverse a breve, medio e lungo termine? Se non lo sa, si consoli perché manco chi li ha creati lo sa, dato che per conoscere le possibili reazioni avverse a medio e lungo termine, è necessario che tali periodi di tempo siano trascorsi, cosa che non è ancora accaduta. Questo piccolo esempio (egoistico ma efficace) serve a farle capire che chi ha aderito alla campagna vaccinale o era in una condizione tale da non poter rifiutare (di salute, familiare, condizioni particolari di fragilità, ecc..), oppure semplicemente non ha valutato i pro e i contro di questa decisione e ha avuto “fiducia” se non fede nella scienza. La seconda ipotesi non ritengo sia accettabile dal punto di vista vegano e antispecista.

      In verità basterebbe solo il link all’articolo che le ho suggerito per chiudere la questione: la lotta alla vivisezione degli Animali è uno dei cardini dell’animalismo, del veganismo e dell’antispecismo, ma ci sono molte altre problematiche che dovrebbero essere affrontate prima di fornire un “consenso informato”, è di questo che si è voluto parlare.

      Lei scrive “non si criminalizza chi esprime il dissenso”, mi limito a risponderle che farebbe bene a leggere qualche giornale italiano, a seguire qualche notiziario televisivo e ad ascoltare quello che dice la gente per strada e ripensare a questa frase.

      Per quanto riguarda le infiltrazioni fasciste, non so se lei sia a conoscenza della storia recente del mondo animalista e antispecista italiano, le basterà sapere che di infiltrazioni fasciste ce ne sono state numerosissime in passato e ce ne sono ancora, dunque tutte le persone umane animaliste, vegane e antispeciste sono fasciste?

      Lei scrive “non mi interessa la questione del riscatto economico”, immagino volesse scrivere “ricatto economico”, se così fosse significa che per lei il denaro per poter vivere non è un problema, per molte persone umane in Italia invece lo è e imporre un lasciapassare per poter svolgere un’attività necessaria per poter vivere è un ricatto e un atto che riporta le lancette indietro di quasi 100 anni: ad anni bui della nostra storia.

      Le scrive “parlo solo di poter tornare a vivere serenamente”, le rispondo facendole notare che la pandemia in cui ci troviamo è figlia di un lungo, enorme e continuato atto di violenza nei confronti della Natura, degli Animali e dei viventi tutti da parte della nostra specie, questo ormai pure i più scettici sono arrivati ad ammetterlo (che il virus sia nato in laboratorio o causato da un salto di specie, non cambia il discorso). Così come ormai chiunque ammettere che il cambiamento climatico in corso è dovuto alle nostre attività distruttive. Pertanto c’è ben poco da vivere serenamente: è chiarissimo che è urgente un nostro cambio radicale per evitare il baratro. Chi si ostina ad affermare che vuole che tutto torni “come prima”, nega l’evidenza dei fatti e si limita a esigere i propri privilegi fino all’ultimo, senza pensare minimamente a porre rimedio al disastro causato. Non è questo forse un pericoloso estremismo?

      17 Ottobre, 2021
      Rispondi
      • Olga ha scritto:

        Gentile Adriano,
        rispondo solo adesso al suo commento:
        – non intendevo “dimenticare le persone non umane morte” ma solamente sottolineare che essendo in atto una pandemia di proporzioni mai viste prima, è necessario cercare di arginarla coi mezzi che la scienza ci mette a disposizione, ovvero i vaccini. Poi sarà certamente NECESSARIO trovare una via diversa alla sperimentazione animale, dato che esistono molteplici alternative senza crudeltà. Le faccio l’esempio di un medicinale antiretrovirale per un malato di AIDS che permette di combattere la malattia. Se il malato di AIDS sa che è testato su animali cosa fa? Evita di prenderlo perché è testato su animali? Quando si arriva a un punto di emergenza come il periodo presente devono essere prese anche delle decisioni scomode e ciò non esclude che una volta arginata l’emergenza non si possa cercare una via alternativa!
        – nel merito dei vaccini che possono avere effetti avversi, un altro esempio è quello dei medicinali, terapie antitumorali, per malattie reumatiche ecc.: lei sa con certezza che i medicinali che dobbiamo assumere qualche volta nella vita siano sicuri al 100%? A volte nelle situazioni di necessità e urgenza esistono i compromessi;
        – “dunque tutte le persone umane animaliste, vegane e antispeciste sono fasciste”: no, basta non cercare di imporre la propria visione con la violenza come fanno i no vax e no green pass e se criminalizzare significa condannare i gesti di violenza, allora è giusto criminalizzare;
        – “imporre un lasciapassare per poter svolgere un’attività necessaria per poter vivere”: sottolineo che il lasciapassare è un vaccino offerto gratuitamente a tutti e che non sarebbe necessario se le persone la smettessero di ostinarsi a non farlo (stesse persone che successivamente una volta ammalati si rivolgono alle cure del sistema sanitario nazionale). Non dimentichiamoci i 135.000 morti in Italia;
        – per “vivere serenamente” intendo la socialità degli individui e non ho assolutamente affermato che non sia necessario un cambio radicale del comportamento dell’essere umano di violenza contro la natura;
        – sottolineo che anche vaccinandosi si compie un atto di amore verso persone fragili e affette da altre patologie.
        Cordialmente.

        21 Dicembre, 2021
        Rispondi
  7. giovanna boerci ha scritto:

    Condivisibile ogni parola. Grazie.

    17 Ottobre, 2021
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      Grazie a te Giovanna per il commento positivo.

      17 Ottobre, 2021
      Rispondi
  8. Giò ha scritto:

    Finalmente!! Qualcuno del mondo vegan che esprime con chiarezza l’inutilità e la pericolosità di questi intrugli criminali. Io aggiungo anche una cosa, come possono i vegani sostenere e fidarsi ciecamente di aziende multinazionali che fanno della vivisezione il loro modus operandi e che sono unicamente interessate al profitto e non certo alla nostra salute. Basti vedere i processi in cui sono implicate per danni da vaccini a bambini e donne incinte sia in India che in Africa.
    Il terrorismo psicologico e la manipolazione di massa attuata dal sistema e dal mainstream dovrebbe essere smascherati immediatamente da noi vegani e invece…

    17 Ottobre, 2021
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      Ciao Giò,
      Grazie per il tuo commento, purtroppo è evidente che la chiarezza nel nostro ambiente è merce rara, ed è più comodo non prendere posizione per evitare problemi.

      17 Ottobre, 2021
      Rispondi
  9. Mario Cenedese ha scritto:

    Grazie Adriano! Ottimo articolo sotto tutti i punti di vista!
    Mario

    18 Ottobre, 2021
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      Caro Mario grazie a te per il tuo appoggio.

      18 Ottobre, 2021
      Rispondi
  10. Luigi ha scritto:

    Questa pandemia nasce proprio, come diceva Adriano nei commenti, dall’immenso sfruttamento e dalla violenza nei confronti del pianeta e dei suoi abitanti da parte del suprematismo umano e del capitalismo. Non saprei dire dell’efficacia immediata della campagna vaccinale, per quanto ovviamente mi auguro che diminuisca il numero di contagi e morti, come nel mainstream del resto ci ricordano quotidianamente. Resta però vero che anche i vaccini per il Covid rientrano in quel modus operandi della tecno-industria che adesso sta anche speculando e facendo profitti miliardari su una tragedia che essa stessa ha creato. È un modo per tornare al punto di partenza e riprendere lo sfruttamento come prima, più di prima. La questione della vivisezione non viene mai toccata, è un taboo anche per i settori critici di opinione pubblica, quindi grazie per averlo ricordato. L’antispecismo è l’unica via da perseguire, è la lotta che ci attende se vogliamo salvare in extremis questo pianeta.

    19 Ottobre, 2021
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      Ciao Luigi,
      Grazie per questo tuo commento. Ci sono argomenti che sono assolutamente vietati perché scomodi, antieconomici o problematici. Lo sfruttamento animale in una società come quella in cui viviamo è assolutamente fondamentale, su di esso e sullo sfruttamento della Natura si costruiscono le fortune dei grandi gruppi, ma anche le piccole e grandi comodità dei singoli. La nostra è una posizione di assoluto privilegio, il primato umano sul resto del vivente è solo un’autoincoronazione. L’unica via è la definitiva rinuncia alla nostra assurda superbia.

      19 Ottobre, 2021
      Rispondi
  11. Giannella ha scritto:

    Grazie per questo bellissimo articolo che condivido in toto. Essere favorevoli al vaccino significa perseverare con un habitus specista.

    19 Ottobre, 2021
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      Ciao Giannella,
      Grazie a te per il tuo bel commento.
      “Essere favorevoli al vaccino significa perseverare con un habitus specista” è proprio vero.

      20 Ottobre, 2021
      Rispondi
  12. Donatella Fregatti ha scritto:

    io mi sono vaccinata, dopo aver preso varie informazioni, per una ragione fondamentale: che l’uomo è un animale sociale, e i valori a cui più deve tendere sono la solidarietà e il senso di comunità, l’individualismo a tutti i costi snatura le persone, esattamente come il capitalismo e il consumismo, cosa che tutti gli animalisti dovrebbero contrastare.

    23 Ottobre, 2021
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      Grazie Donatella per il tuo commento.
      Sicuramente l’Umano è un Animale sociale, detto questo non significa che per la società debba annullarsi l’individuo, altrimenti ci ritroveremmo in una società in cui le esigenze del singolo hanno un valore pari a zero, di società umane come queste ne esistono già per esempio in Estremo Oriente.
      La solidarietà è uno degli elementi che più interessa chi si occupa di liberazione animale e che emerge ogni volta che si parla di sfruttamento animale, al contempo l’individuo è e rimane fondamentale, anche per quest’ultimo ci deve essere il nostro impegno e la nostra solidarietà. Fare delle scelte informate e ponderate e avere un atteggiamento critico nei confronti di provvedimenti che schiacciano le libertà individuali, non è qualcosa che va in contrasto con la responsabilità e la tutela del bene comune, anzi al contrario se tutti gli individui di una società agissero informandosi, prendendo consapevolezza e comportandosi di conseguenza, la società se ne gioverebbe moltissimo. Inoltre sulla presunta solidarietà e sull’altruismo di chi si vaccina (ovviamente non ci si riferisce al tuo caso), ci sarebbe da parlare a lungo, ma questo è un altro discorso come pure lo è quello che lega i farmaci anti covid-19 e il capitalismo.

      23 Ottobre, 2021
      Rispondi
    • Olga ha scritto:

      Complimenti, in poche righe ha espresso un concetto esemplare.

      21 Dicembre, 2021
      Rispondi
  13. Paola Re ha scritto:

    Non so quali siano le fonti usate da Donatella per informarsi. Se, informandosi, ha ignorato l’agghiacciante business che sta dietro ai vaccini, allora ha perso un pezzo fondamentale della sua informazione. Mi pare di avere capito che, vaccinandosi, voglia combattere il capitalismo. Se invece è il contrario, vaccinandosi, alimenta il capitalismo. Non ho proprio capito che cosa c’entri il riferimento al capitalismo.
    Per quel che mi riguarda, il vaccino contro il covid è una evidente espressione del capitalismo e sta su un castello di sabbia che a suo tempo crollerà. Se ad esso non fosse stato associato il baraccone del Green Pass, forse avrebbe avuto più credibilità. Invece eccoci qui a tenere insieme una misura medica (per chi ci crede) e una misura politica: una scarpa e una ciabatta. Ovviamente non possiamo dare tutta la colpa ai politici perché si sono messi tutti in fila buoni buoni a farsi vaccinare e a scaricare il Green Pass.

    23 Ottobre, 2021
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      Cara Paola,
      Purtroppo sono molte le persone umane che paiono essersi dimenticate il business che sta dietro ai vaccini e ai farmaci in generale, più ancora pare abbiano dimenticato completamente l’enorme sofferenza animali che tali farmaci causano.

      27 Ottobre, 2021
      Rispondi
  14. Nathalie ha scritto:

    Buona sera,
    nel manuale d’uso della mascherina FFP2 si legge:
    la mascherina monouso protegge le vie respiratorie da gocce e particelle non oleose, particelle oleose e della polvere. La mascherina si utilizza in ambienti con molta polvere prodotta da macchinari a carbone, ferro, minerali grezzi, quarzo o macchinari che processano cotone, farine e altro materiale.
    Uso non previsto (riporto solo i punti attinenti):
    l’utilizzo della mascherina come dispositivo medico
    l’utilizzo da parte di soggetti allergici al materiale di composizione
    l’utilizzo da parte di bambini durante il gioco
    applicare la mascherina sulla pelle lesa o su una ferita
    Non protegge dai virus.

    Cordiali saluti

    5 Dicembre, 2021
    Rispondi
  15. Ivana Ravanelli ha scritto:

    cara Donatella mi piacerebbe tanto sapere quali sono le tue fonti informative visto che in 2 anni la scienza e gli scienziati hanno detto di tutto e di più contraddicendosi in mille modi, stessa cosa sul siero sperimentale (che tu chiami vaccino) e sul quale sono state avanzate le più strampalate e confuse ipotesi in merito alla durata di protezione dal covid. Prima un anno , poi 6 mesi per poi arrivare a tre e chissà cos’altro ci riserverà il futuro. Se vaccinarsi per te esprime solidarietà verso gli umani (cosa poco probabile perchè io credo che il sentimento che spinge la gente a vaccinarsi sia soltanto la paura di morire) di certo non esprime solidarietà verso tutti quegli animali che sono stati usati per produrre questo siero magico e i cui corpi si trovano tra i componenti del siero magico. Riguardo al capitalismo e al consumismo non riesco proprio a capire la logica che lega un vaccinato al rifiuto del capitalismo e del consumismo ma se vorrai spiegarmelo sono disposta ad ascoltare.
    saluti

    6 Dicembre, 2021
    Rispondi
  16. Claudia ha scritto:

    Complimenti e grazie per l’articolo. Una boccata di aria fresca nel marciume che da quasi due anni ci ammorba. Grazie!

    21 Dicembre, 2021
    Rispondi
  17. Veganzetta ha scritto:

    Claudia,
    Grazie per i complimenti che fanno sempre piacere, soprattutto se riguardano argomenti come questo che ormai paiono essere sempre più scomodi anche in ambienti a noi vicini.

    21 Dicembre, 2021
    Rispondi
  18. Veganzetta ha scritto:

    Gentile Olga,
    La pandemia in atto è indubbiamente un’emergenza e dunque a furor di popolo va contrastata con i vaccini. In un momento di crisi e di pericolo non si può pensare ai diritti altrui, dunque la nostra specie ha agito come ha sempre fatto: pensare a tutelare i propri interessi. Una volta finita la pandemia ci sarà l’inevitabile ripresa della “normalità” che non potrà essere offuscata o rallentata da interventi atti a ledere i nostri interessi in favore degli interessi fondamentali degli altri, dunque la questione della sperimentazione animale non potrà ancora essere affrontata. Successivamente se e quando si tornerà alla cosiddetta “normalità”, ossia allo stato delle cose che ha causato la pandemia in corso, nessuno se la sentirà di aprire un fronte di scontro che turbi la pace sociale raggiunta, con argomentazioni divisive come i diritti fondamentali degli Animali: causando perdite economiche, perdita di occupazione e problemi per multinazionali potenti come e più di uno Stato. Pertanto nemmeno passata la tempesta si potrà/vorrà mettere mano alla spinosa questione della vivisezione.
    Se reputa queste previsioni eccessivamente pessimistiche, possiamo darci un appuntamento virtuale su questo sito web tra qualche anno, per constatare come sono andate le cose: qualora mi fossi sbagliato sarei felicissimo di ammetterlo.

    Per quanto riguarda i restanti punti, sono palesemente posizioni riconducibili alla retorica ipocrita e colpevolista che ammorba questo Paese ormai da anni, non vale dunque la pena fornire una risposta.

    21 Dicembre, 2021
    Rispondi
  19. Olga ha scritto:

    Gentile Adriano,
    Non capisco cosa intenda con “a furor di popolo” riguardo ai vaccini poiché, prendo degli esempi a caso, malattie quali il vaiolo e la poliomielite sono stati combattuti con i vaccini, non “a furor di popolo”.
    Condivido le sue posizioni contro la vivisezione (sennò non mi interesserebbero i contenuti di questo sito) ma alla fine dei conti, come la risolverebbe la pandemia? Come se ne esce senza vaccini? Con pratiche di igiene personale? Isolamento? Fiori di Bach? Evitando il ricovero in ospedale quando il covid aggredisce i polmoni?
    Perché i discorsi teorici e idealisti sono condivisibilissimi, ma conta anche la risposta pratica in questa situazione emergenziale.
    Per quanto riguarda la “retorica ipocrita e colpevolista” che secondo Lei ho espresso nella mia risposta, questa è una sua etichetta ma non è stato comunque in grado di fornirmi una contro-argomentazione articolata.
    Cordialmente.

    29 Dicembre, 2021
    Rispondi
    • Ivana Ravanelli ha scritto:

      Ma perchè ne siamo usciti? A me sembra che nonostante l’85%/90% della gente sia vaccinato si sia tornati alla situazione di 2 anni fa con lo spettro del lockdown in prospettiva. Una cosa è certa tra tanti dubbi, questo vaccino sperimentale e pericoloso non è servito a fermare il covid (che tra l’altro si fermerà da solo come qualsiasi altra pandemia)

      29 Dicembre, 2021
      Rispondi
  20. Veganzetta ha scritto:

    Gentile Olga,
    “A furor di popolo” perché la maggior parte delle persone umane ha aderito entusiasticamente alla campagna vaccinale senza porsi domande. Questo elemento mi pare chiaro e incontrovertibile.
    Non ho verità in tasca (come pare abbiano molti soggetti che di questi tempi compaiono in TV e lanciano anatemi dai giornali), dunque non so indicarle una soluzione alla pandemia, di sicuro – e spero che ripetermi possa essere utile – non è da ricercare nell’atteggiamento fideista nei confronti di tutto ciò che è scienza o tecnologia, rinunciando completamente a qualsiasi dubbio o senso critico.
    L’accettazione supina di qualsiasi proposta o imposizione non fa parte del bagaglio culturale vegano e antispecista che invece conduce al vaglio di ogni azione quotidiana: questo è il succo dell’articolo e ciò che si intendeva evidenziare, ma anche in questo caso mi sto ripetendo. Per quanto riguarda il resto, ritengo di aver già fornito numerose argomentazioni in merito.
    Probabilmente le risposte di cui necessita dovrebbe cercarle altrove, in questo luogo virtuale si discute di etica.

    29 Dicembre, 2021
    Rispondi
  21. Giannella ha scritto:

    Dopo più di un anno e mezzo rileggo questo articolo, sempre con lo stesso interesse, interesse a cui purtroppo si somma l’ancora vivo sconcerto per quello che hanno subito gli animali non umani e gli animali umani. A ottobre dell’anno scorso sono andata a parlare proprio di questo tema in una università spagnola, a un convegno su e con Giorgio Agamben intitolato “Agamben: La urgencia del pensamiento”. È chiaro il parallelismo tra la mercificazione del corpo animale e la mercificazione del corpo umano da parte del neocapitalismo, come è chiaro anche che mercificazione, desoggettivazione e denaturalizzazione dei corpi degli uni e degli altri siano similmente normalizzate dalla biopolitica. I modelli di dominio sugli umani — la “governamentalità”, come la chiama Agamben — sono analoghi a quelli di dominio sugli animali, ed è triste constatare che alcuni di quelli che si ritengono vegani e antispecisti non se ne siano resi conto e addirittura abbiano sostenuto l’obbligo del siero sperimentale e del green pass persino deridendo chi aveva fatto scelte contrarie e fomentando odio invece di mostrare comprensione e vicinanza, o almeno accettazione del volere altrui. Lo avevo già scritto in un altro commento qui sopra, ma sento di volerti ancora ringraziare per questo articolo: è stato di conforto sapere che qualcun altro la pensa allo stesso modo e ha avuto il coraggio di esprimersi.

    2 Luglio, 2023
    Rispondi
    • Veganzetta ha scritto:

      Cara Giannella,
      Grazie per questo tuo commento.
      Fa piacere (e incoraggia non poco) vedere che a distanza di tempo c’è chi desidera continuare a riflettere su questo enorme problema convenientemente abbandonato e dimenticato.
      La mercificazione del corpo animale parte purtroppo da molto lontano e il neocapitalismo è solo l’attuale punta di diamante di un fenomeno ben più grande. Reificazione, mercificazione, spersonalizzazione, si possono trovare mille espedienti che servono solo a giustificare il grande problema di fondo che assilla la nostra società e la nostra mente: lo specismo, degno figlio del nostro male peggiore, l’antropocentrismo.
      La biopolitica è già l’argomento principale dei nostri giorni in ambito politico e tecno-scientifico e lo sarà ancora di più in futuro perché è l’area d’incontro tra potere e sfera della vita. In un’epoca in cui gli attacchi alla vita (altrui) sono più massicci e intrusivi che mai per l’affermazione del potere sui viventi, la biopolitica dovrebbe essere un argomento di primaria importanza nel nostro ambito, ma quasi nessuno pare o vuole accorgersene. Da tutto ciò scaturiranno scelte future che si prefigurano già pessime e foriere di ulteriori enormi ingiustizie e sofferenze.
      Quello a cui abbiamo assistito durante la pandemia è chiaramente in linea con l’attuale politica di gestione della vita a fini economici e di controllo, e il comportamento tenuto da molte persone umane autodefinitesi vegane o antispeciste è stato rivelatorio e costituisce uno spartiacque. Oggi chi pensa che quanto accaduto sia gravissimo e vergognoso (anche in relazione a quanto avvenuto nell’ambiente vegano e antispecista), si ritrova ancor più ai margini in una solitudine causata dalla grande voglia di dimenticare e di lasciarsi tutto alle spalle, come se nulla fosse successo.
      Ma il nostro compito è e rimane sempre il medesimo: osservare e analizzare la nostra società attraverso un’ottica antispecista, critica e autonoma e tenere un comportamento conseguente e coerente. Mi pare davvero il minimo.

      3 Luglio, 2023
      Rispondi

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