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Il 1° novembre 2017 si festeggia il World Vegan Day istituito nel 1994 da Louise Wallis, Presidente della The Vegan Society, per commemorare la nascita dell’associazione creata da Donald Watson nel 1944. Il veganismo moderno compie quindi 73 anni.
Durante questa giornata di solito singoli individui, gruppi e associazioni vegan organizzato eventi, feste, banchetti per informare sull’idea vegana. Tali attività sono concepite con l’intento di raggiungere le persone umane ancora non vegane e farle riflettere sulle motivazioni di questa importante filosofia di vita.
A ben pensarci, vista la piega che ultimamente sta prendendo il veganismo, forse sarebbe utile spendere questa giornata in una maniera alternativa, forse un po’ particolare, nel tentativo di spiegare a chi già è vegan (o meglio a chi si definisce vegan), cosa realmente significhi esserlo e quali sono i fondamenti che dovrebbero – in quanto persone umane vegane – guidarci nel nostro quotidiano.
Come lo scorso anno si propone una breve lista di ciò che NON è il veganismo con qualche aggiunta in più. Una lista magari da far leggere a chi si definisce vegan senza però in realtà esserlo.
Il veganismo: non è una moda, non è una tendenza, non è una dieta, non è una pratica salutistica, non è uno stile di vita, non è una tipologia di cucina, non è un fenomeno consumista, non è consenso e adesione al sistema, non è un diritto di una minoranza umana, non è una mera posizione individuale, non è una forma di violenza, non è imposizione né dominio ma l’esatto contrario, non è una pratica a intermittenza o temporanea, non è una scelta ma un dovere morale, non è discriminazione nei confronti di altri Umani, non è una pratica egoistica ma altruistica.
Auguriamo a tutte/i una buona giornata di attivismo e di propaganda vegana.
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