Tag: <span>vegan e arte</span>


Si legge in circa:
4 minuti

Helen Barker: I Am A Chicken

Helen Barker è un’artista inglese attiva per i diritti degli Animali sia come artivista attraverso le sue opere, sia come attivista nel gruppo EssexPig Save. Utilizza diversi media come l’illustrazione, la pittura, la scultura e la scrittura per far riflettere le persone umane sul loro rapporto con gli altri Animali e su come si venga indottrinati fin da subito allo specismo nei loro confronti. L’arte nelle sue diverse sfaccettature, diventa così un mezzo potente e prezioso per comunicare su più livelli e creare un contatto profondo con lo spettatore.


Quando sei diventata vegana? Ti è successo qualcosa in particolare che ha cambiato le tue idee e il tuo modo di considerare gli Animali?

Ho scelto di vivere in modo vegano nel 1996. Ero vegetariana da quando avevo 14 anni e, anche se ero attiva contro l’uso degli Animali in pratiche come la vivisezione, non avevo afferrato il concetto completo di specismo.

ArteVeganzetta


Si legge in circa:
4 minuti

Testo e opere di Dóra Zambó per Veganzetta


Adoro i Maiali.

Si è sviluppata in me un’attrazione inconscia verso questi Animali intelligentissimi, che agli occhi della gente appaiono opulenti, sporchi, pigri o come pezzi di carne su un piatto o bistecche sulla griglia.
Digitando il sostantivo “maiale” in un motore di ricerca, le associazioni visive e testuali riportano caratteristiche, e luoghi comuni pieni di pregiudizi riflettendo l’immagine che la nostra cultura si è fatta di scrofe e verri. Questo essere senziente subisce l’aberrazione umana sin dall’antichità, e la cosiddetta civilizzazione occidentale anziché dargli tregua, peggiora le sue sorti. Non lo risparmia nessuna disciplina: medicina, alimentazione, linguistica, arte e religione, insieme ne sfruttano corpo e anima.
Avendo trascorso da adolescente molte estati nella fattoria dei miei nonni, imparai a comprenderla da un unico punto di vista, cioè dal loro. Il rapporto tra contadino e Animale s’intese in un’unica direzione rigida e inconfondibile senza mai un pizzico di coinvolgimento sentimentale: l’Umano equivale al proprietario profittatore, e l’Animale alla bestia e al guadagno. Tale formula valeva nelle piccole fattorie come nella crescente industria zootecnica, e a tutt’oggi rimane incontestabile dalla maggioranza delle persone.  

ArteVeganzetta Storie