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Galline in un lager

In occasione del Giorno della Memoria, si propone un interessante testo di Paola Re. Buona lettura.


Sopravvissuti della Shoah ricordano gli animali

Con la risoluzione 60/7 del 01/11/2005, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 Gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. L’Italia ha formalmente istituito la giornata commemorativa, nello stesso giorno, alcuni anni prima con la Legge 211/2000. Chiunque, almeno negli anni della scuola, ha studiato o letto qualcosa sulla Shoah ma niente è più istruttivo delle testimonianze di chi abbia vissuto direttamente quell’esperienza.

Un’eterna Treblinka. Il massacro degli animali e l’Olocausto” di Charles Patterson, curato e tradotto da Massimo Filippi nell’edizione italiana 2015 EIR, è un libro che amo perché libero e coraggioso nell’aprire le porte a un mondo in parte inesplorato. Sulla base di un’ampia documentazione e bibliografia, presenta la radice comune dello sfruttamento umano e animale, attraverso lo studio delle innegabili somiglianze tra il modo crudele in cui i nazisti trattavano le loro vittime e quello in cui gli esseri umani trattano gli animali.

Animalismo Libri


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Silvia Zanchetto. Nata nel 1987 a Jesolo, in provincia di Venezia. Si orienta verso studi artistici frequentando la sezione Arti della stampa all’Istituto Statale d’Arte di Venezia. Dopo il diploma si iscrive alla facoltà di Design e Arti allo IUAV di Venezia dove consegue la laurea in Design della moda. Decide di presentare una tesi di laurea in cui viene messo in evidenza lo sfruttamento di alcune specie di Animali da parte dell’industria della moda e l’insensibilità di un mondo che, se non con rare eccezioni, si preoccupa solo di far fruttare i propri interessi economici senza pensare alle conseguenze che questo ciclo produce sull’intero ecosistema globale.

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Un articolo di alcuni anni fa che può tornare ancora utile.


Torture animali

di Adriano Fragano

«Si sono convinti che l’uomo, il peggior trasgressore di tutte le specie, sia il vertice della creazione: tutti gli altri esseri viventi sono stati creati unicamente per procurargli cibo e pellame, per essere torturati e sterminati. Nei loro confronti tutti sono nazisti; per gli animali Treblinka dura in eterno»
Isaac Bashevis Singer. Premio Nobel per la Letteratura

Per Isaac Bashevis Singer Treblinka diviene eterna a causa di quanto facciamo quotidianamente agli Animali: le torture, le vessazioni, i maltrattamenti, le violenze, le uccisioni che la nostra specie compie ogni giorno nei confronti delle altre specie animali costituiscono uno ciclopico ed eterno campo di sterminio, una Treblinka senza confini e senza tempo che ha avuto un principio con gli albori della specie umana, ma non ha una fine. Singer è riuscito nell’opera che ciascuno di noi dovrebbe fare: immedesimarsi negli altri, com-patire ed empatizzare con chi non ha diritti, non ha voce, non ha forza e possibilità di scampo.
Nelle sue parole non c’è traccia alcuna di pietà: un sentimento tipico del più forte, del dominatore e del vincitore nei confronti di chi ha perso, ma c’è compassione. Un sentimento molto più alto e soprattutto egualitario, che pone sullo stesso piano esseri senzienti apparentemente lontani ed alieni; la compassione diviene quindi strumento necessario per la rielaborazione critica del ruolo della specie umana sulla Terra. 

Animalismo Antispecismo Libri


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Articolo pubblicato su: A – Rivista anarchica n° 353, maggio 2010, pagina 48


La via vegana etica per la rivoluzione

“Dopo un seminario sul marxismo o l’anarchismo, gli studenti possono parlare a tavola di rivoluzione mentre mangiano i corpi di animali torturati e uccisi. Dopo un seminario sui diritti degli animali, si trovano spesso a fissare il piatto, mettendo in discussione i loro comportamenti più basilari.”1

Se ci si sofferma a pensare quali siano i pilastri su cui la nostra società  ha poggiato le sue fondamenta, immediatamente si pensa al soddisfacimento dei bisogni individuali. Non ci sarebbe alcuna società  se non vi fossero tali esigenze. In definitiva mediante una serie di convenzioni, contratti, costrizioni e consuetudini ciascun appartenente ad una società  dovrebbe ottenere ciò di cui ha bisogno per vivere.

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