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Copertina DVD Emptying the skies

Piero Liberati attivista anticaccia, fondatore di Vallevegan, storico rifugio per Animali salvati dallo sfruttamento umano, nonché amico di vecchia data di Veganzetta, ha preso parte per molti anni a campi antibracconaggio in alcune aree critiche del Mediterraneo: prima con la LAC (Lega Abolizione Caccia)  e successivamente con l’associazione tedesca CABS (Committee Against Bird Slaughter) ed altri gruppi minori auto organizzati. Proprio tali attività lo hanno portato a partecipare in prima persona e come co-protagonista ad un docufilm dal titolo “Emptying the skies” uscito nel 2015. Il film ha avuto una distribuzione quasi nulla in Italia (essendo tra l’altro originariamente solo in lingua inglese), ma rappresenta un ottimo documento sul terribile fenomeno degli Uccelli canori migratori fatti oggetto di continue e crudeli persecuzioni da parte dei bracconieri nel bacino del Mediterraneo, in particolar modo in Italia, Francia e nell’isola di Cipro.
Piero ha raccontato a voce a Veganzetta la genesi del docufilm, un sunto di quanto discusso è riportato di seguito. Buona lettura.


Nell’aprile 2011 il CABS viene contattato da Jonathan Franzen il famoso scrittore statunitense, che è anche un appassionato ornitologo. Franzen è interessato a documentare le attività di bracconaggio a danno degli Uccelli in Europa e mediante il CABS prende parte ad alcuni campi antibracconaggio, in particolare a Brescia, in Sicilia e a Cipro.

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Alcune riflessioni in occasione del Giorno della Memoria

« (…) Eichmann non capì mai quello che stava facendo. E non era uno stupido, era semplicemente senza idee, una cosa molto diversa dalla stupidità. E proprio quella mancanza di idee lo predisponeva a diventare uno dei maggiori criminali del suo tempo, perché la mancanza di idee, la lontananza dalla realtà, possono essere molto più pericolose di tutti quegli istinti malvagi che si crede siano innati nell’uomo. È stata questa la lezione del processo di Gerusalemme

Hannah Arendt, La banalità del male

Così scriveva Hannah Arendt e da queste illuminanti considerazioni si potrebbe tentare di comprendere il perché dei nostri spietati comportamenti non solo nei confronti dei nostri simili, ma soprattutto degli Animali. Consideriamo la tragedia del nazismo (che ha coinvolto non solo le persone umane ebree, ma questo pare lo si dimentichi molto spesso) e della soluzione finale come mostruosità del passato, ma la quotidianità dei nostri gesti è profondamente intrisa di crudeltà, di violenza e di ingiustizia perpetrate nei confronti degli altri Animali che divengono schiavi, cibo, indumenti, oggetti, profitto, vittime senza che chi beneficia di tutto questo strazio si renda conto della reale gravità di ciò che commette.

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