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Si riceve una lettera e si pubblica.
Ho chiesto al mio caro amico Pierangelo di mettere per iscritto quella che a tutti gli effetti può essere definita “un’esperienza da incubo”. Naturalmente per una persona sensibile come lui, non certo per la corposa fauna umana protagonista che sembra uscire da un racconto del terrore. Quel che porta alla disperazione sono le modalità di trasmissione culturale tra generazioni che sembrano spingere ineluttabilmente a eterne rivisitazioni di un dolore ingiustificato. Lunga sarà la strada che il movimento antispecista dovrà percorrere…
Aldo Sottofattori
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