Si legge in circa: 2 minuti
Prefazione
di Adriano Fragano
Vladimir Majakovskij convinto com’era che l’espressione artistica dovesse non solo rappresentare se stessa, ma divenire veicolo di idee rivoluzionarie utile alla persuasione delle masse, sosteneva che «l’arte non è uno specchio per riflettere il mondo, ma un martello per forgiarlo»; un vero inno all’azione politica artistica, fatto proprio dal teatro agit-prop di Erwin Piscator e dall’artivismo di progetti o movimenti come l’Internazionale Situazionista, il Lettrismo, i Culture Jammers, Luther Blisset, le Guerrilla Girls, le Pussy Riot, Blu, Banksy.
Quelli citati sono solo alcuni esempi che mi piace ricordare del gran numero di artisti, che per diversi motivi si sono ritrovati a utilizzare l’arte con l’intento di produrre un cambiamento socio-culturale.
Lascia un commento