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Prefazione
di Adriano Fragano

Vladimir Majakovskij convinto com’era che l’espressione artistica dovesse non solo rappresentare se stessa, ma divenire veicolo di idee rivoluzionarie utile alla persuasione delle masse, sosteneva che «l’arte non è uno specchio per riflettere il mondo, ma un martello per forgiarlo»; un vero inno all’azione politica artistica, fatto proprio dal teatro agit-prop di Erwin Piscator e dall’artivismo di progetti o movimenti come l’Internazionale Situazionista, il Lettrismo, i Culture Jammers, Luther Blisset, le Guerrilla Girls, le Pussy Riot, Blu, Banksy.
Quelli citati sono solo alcuni esempi che mi piace ricordare del gran numero di artisti, che per diversi motivi si sono ritrovati a utilizzare l’arte con l’intento di produrre un cambiamento socio-culturale.

Animalismo Antispecismo Libri


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Animalando è un libro di Laura Pescatori (amica, antispecista e curatrice di programmi radiofonici come Navdanya su Radio Onda d’Urto). Nello specifico Animalando è un libro di poesie che parla della tragedia dello sfruttamento animale: una tragedia quotidiana, silenziosa e invisibile che coinvolge un numero sterminato di essere senzienti. Una tragedia che nella quasi totalità dei casi ignoriamo e teniamo a debita distanza. Tale distanza è ciò che le poesie di Laura intendono evidenziare, avanzando “una denuncia al degrado animale e sociale in cui purtroppo viviamo da troppo tempo e, sempre purtroppo, al quale siamo ormai abituati e rassegnati come se non esistesse altro modo di vivere”. Denuncia che si fa parola e sentimento, attraverso versi che divengono il megafono della vita interiore dell’autrice.

Libri


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Agonie della civiltà è un testo immaginifico, non soltanto perché accompagnato dai dipinti dell’artista Tiziana Pers ma soprattutto per l’enorme quantità di scenari quasi tangibili che le parole di Marco Cioffi suscitano nel lettore che vi si imbatte. È quindi da un punto di vista stilistico che l’autore agisce per disegnare i contorni di quelle agonie che si incarnano in membra premeditatamente e arbitrariamente collocate al confine; le catene di aggettivi che spesso precedono il sostantivo, che in altri contesti e in altre opere potrebbero risultare stucchevoli, quasi autocelebrative, in questo testo esaltano la nitidezza di una sofferenza individuale e collettiva tramutata in verso poetico, quel “costante idilliaco inesorabile oblio” che caratterizza la contemporaneità.

Libri


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squartatori

Al di là del vetro

Fisso i tuoi occhi
osservo il tuo sguardo
incontro un brivido freddo,
resto immobile come te
non sei tu a restare lì
fermo a testa in giù,
credo che sia il mondo
ad essere capovolto,
non sei tu
ad essere morto,
siamo noi
che non sappiamo
cos’è la vita.

Antispecismo Libri