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Attivisti svizzeri di Animal Save Movement assistono a una macellazione

«Siamo stati invitati nel reparto macellazione».

Questo è lo sconcertante titolo di un post1 pubblicato nella pagina facebook del gruppo Animal Save Movement il 12 gennaio 2020.
Il testo del post viene riportato integralmente di seguito tradotto in italiano da Pasquale Stigliano per Veganzetta, questo perché è opportuno che venga letto, se non altro per poter comprendere appieno la gravità della condizione in cui versa il cosiddetto movimento per la liberazione animale ai giorni nostri.

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A noi Umani sono sempre piaciute le figure eroiche e ribelli perché in definitiva soddisfano una nostra propensione al romanticismo, osando ciò che generalmente noi non siamo disposti ad osare. Non fa eccezione il mondo animalista e antispecista (pur sempre formato da Umani), che ha preso a considerare sempre più quegli Animali che trovano la forza di ribellarsi e di fuggire alla sorte decisa dai loro aguzzini umani. Certo chi tra gli Animali si difende, attacca o scappa per salvarsi la vita, attira sempre simpatie e solidarietà, tanto da giungere ad assumere addirittura un’identità: smette di essere un numero, un oggetto o un corpo destinato a fornire reddito, per divenire un soggetto: un individuo.

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Nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 dicembre 2019 dodici capanni di caccia presenti sul Montorfano tra i paesi di Erbusco, Coccaglio e Cologne (in Franciacorta, nel bresciano), sono stati distrutti durante un blitz dell’A.L.F. (Animal Liberation Front) che ha anche liberato un numero imprecisato di Uccelli prigionieri utilizzati come richiami per la caccia. Il motivo del raid è stato vergato a chiare lettere sulle mura dei capanni: «Nessuna tregua. Cacciatori merde».
A questo indirizzo è possibile visionare una galleria fotografica.

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Luana Martucci affida a Veganzetta una serie di considerazioni sullo svolgimento (e sulle posizioni giuridiche) del processo contro la liberazione di Cani Beagle durante l’azione del 28 aprile 2012 dal lager di Green Hill. Nel testo viene evidenziato che quanto hanno affermato in questo periodo da giornali e siti web a riguardo del processo (non è reato “rubare” Animali), non corrisponde a ciò che è stato dichiarato nella sentenza di Cassazione. Anzi è vero il contrario.
L’udienza di appello è fissata per il 17 gennaio 2020 alle ore 12 presso il Palazzo di Giustizia di Brescia. Buona lettura.

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