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È di questi giorni la notizia che nell’ambito del processo di appello contro il lager di Green Hill a Montichiari, sono stati assolti dalle accuse il veterinario dell’ASL e le persone umane dipendenti della struttura.
Il Cavallo, antenato della macchina da lavoro, da trasporto, da guerra pare che come macchina susciti nostalgia al punto tale da essere richiamato in causa con entusiasmo e consenso. Si legge su La Stampa di un’iniziativa che dice addio al trattore per richiamare il Cavallo a lavorare al suo posto. Nell’azienda vitivinicola biodinamica di Tassarolo “organizzano corsi e feste dedicate al cavallo da lavoro. Utilizzano 5 cavalli sia nei lavori in vigna che nei campi e nel bosco.
Durante una festa la scorsa estate hanno ospitato anche altri cavalli e la dimostrazione di numerosi attrezzi da lavoro, nonché carri e carrozze che hanno sfilato nel borgo di Tassarolo. Sono tra le aziende vinicole pioniere in Italia per l’utilizzo di animali da tiro e hanno denominato il loro progetto Cavallavor, che è diventato anche un marchio di qualità…”
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