Tag: <span>La banalità del male</span>


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Alcune riflessioni in occasione del Giorno della Memoria

« (…) Eichmann non capì mai quello che stava facendo. E non era uno stupido, era semplicemente senza idee, una cosa molto diversa dalla stupidità. E proprio quella mancanza di idee lo predisponeva a diventare uno dei maggiori criminali del suo tempo, perché la mancanza di idee, la lontananza dalla realtà, possono essere molto più pericolose di tutti quegli istinti malvagi che si crede siano innati nell’uomo. È stata questa la lezione del processo di Gerusalemme

Hannah Arendt, La banalità del male

Così scriveva Hannah Arendt e da queste illuminanti considerazioni si potrebbe tentare di comprendere il perché dei nostri spietati comportamenti non solo nei confronti dei nostri simili, ma soprattutto degli Animali. Consideriamo la tragedia del nazismo (che ha coinvolto non solo le persone umane ebree, ma questo pare lo si dimentichi molto spesso) e della soluzione finale come mostruosità del passato, ma la quotidianità dei nostri gesti è profondamente intrisa di crudeltà, di violenza e di ingiustizia perpetrate nei confronti degli altri Animali che divengono schiavi, cibo, indumenti, oggetti, profitto, vittime senza che chi beneficia di tutto questo strazio si renda conto della reale gravità di ciò che commette.

Animalismo Antispecismo