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fnb agosto 1988

È noto che ogni Paese stila una propria lista contenente i nomi dei gruppi e delle organizzazioni considerate terroriste (interne e internazionali) e quindi attenzionate. Con tutto ciò che sta accadendo (in Afghanistan per esempio), tali liste sono più che mai d’attualità. A tal proposito vi interesserà sapere che negli USA nella lista stilata dall’FBI oltre ai nominativi tristemente famosi di organizzazioni come l’Isis e Al Qaida, c’è anche quello del movimento Food Not Bombs!

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Fotografia del 15 agosto 1988 scattata a San Francisco (California, U.S.A.). Keith McHenry, cofondatore di Food Not Bombs, ha dichiarato che nove membri del gruppo furono arrestati quel giorno dalla polizia, per aver distribuito cibo gratis al Golden Gate Park, violando così i codici sanitari e il regolamento del parco.  Foto di Greg Garr
Esattamente il 24 maggio di 40 anni fa prendeva vita da un piccolo gruppo di attivisti antinucleari e vegani il movimento Food Not Bombs (FNB).
Da un piccolo banchetto di persone umane pacifiche che distribuivano gratis cibo di origine vegetale recuperato nel Massachusetts (U.S.A.), si è arrivati a ben 1000 gruppi attivi in 65 Paesi in tutto il mondo. In questi anni il movimento ha distribuito enormi quantità di cibo vegetale recuperato (che altrimenti sarebbe andato perso) a senzatetto, persone umane in difficoltà e semplici cittadini secondo il motto “il cibo è un diritto, non un privilegio”, ciò avendo cura di non contribuire in alcun modo allo sfruttamento animale per fini alimentari, coerentemente con la filosofia vegana. Un risultato enorme e di grande rilevanza.

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fnb

Ci sono molti modi di intendere il veganismo, nessuno però può esimersi dal considerare principi di base quali solidarietà, empatia e giustizia. Negli anni sono state numerosissimi i progetti nati in ogni Paese che hanno riguardato la pratica vegan e la sua etica, uno di essi davvero degno di nota è FOOD NOT BOMBS (F.N.B.).
Ma di cosa si tratta? Per capire il progetto F.N.B. si riportano si seguito estratti dei testi di presentazione della versione italiana del libro “Food Not Bombs” a cura di C.T. Lawrence Butler e Keith McHenry (i fondatori di F.N.B, N.d.R.), tradotto in italiano da Kafka Collective e pubblicato da Fratelli Frilli Editore del 2002, della seconda versione americana del libro, e la presentazione del gruppo Food Not Bombs Romagna. 


Il pugno è chiuso e levato verso l’alto, ma nella mano stringe una carota. E la scritta che affianca il logo dice il resto: Food Not Bombs, cibo e non bombe. Sono il simbolo e lo slogan di un movimento nato negli Stati Uniti 22 anni fa, che oggi conta 200 gruppi attivi in tutto il mondo [34 anni fa, e i gruppi sono ormai più di 1000 al mondo, N.d.R.], dall’Europa al Giappone, e sta muovendo i primi passi anche in Italia. A partire da un’idea semplice: combattere il paradosso della povertà nei paesi ricchi recuperando “sul campo” gli sprechi dell´industria alimentare. E cucinando pasti rigorosamente vegetariani, per strada e nei parchi pubblici, per chi ha il problema quotidiano della fame: senzatetto e non solo. (…) 

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