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In una Parigi blindatissima e gremita di agenti di polizia e soldati (molto attivi nel reprimere ogni tipo di manifestazione pubblica seppur pacifica) si sta svolgendo la Conferenza mondiale sul clima denominata COP211 (30 novembre – 11 dicembre 2015), in molti affermano che si tratti di una conferenza decisiva e che dai risultati che si otterranno, dipenderanno le sorti del pianeta Terra. Circa 150 capi di governo e di Stato (che non solo cureranno gli interessi dei loro Paesi, ma anche di numerose multinazionali, le quali hanno pesanti responsabilità della situazione che stiamo vivendo) si riuniscono per l’ennesima volta nel tentativo dichiarato di mantenere il surriscaldamento globale entro la soglia dei due gradi rispetto all’era preindustriale.
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