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Nonostante la riapertura dell’attività venatoria sia stata fortemente contrastata da una nuova ondata di indignazione e da una manifestazione nazionale tenutasi a Firenze sabato 14 Settembre 2013, da qualche giorno i cacciatori sono tornati a sparare nei boschi e nei campi. Già di prima mattina è possibile udire, più o meno lontani, gli spari delle armi da fuoco che generalmente scandiscono la morte di un Animale. Ogni anno, al termine della stagione di caccia, è possibile stilare un elenco di vittime Umane, principalmente comuni cittadini impallinati accidentalmente e cacciatori deceduti per incidenti o arresti cardiaci. Lo stesso non si può dire delle vittime Animali, per cui è solo possibile immaginare il numero di morti. Occorre poi precisare che gli Animali che perdono la vita a causa dell’attività venatoria sono comunque più di quelli su cui i cacciatori riescono a mettere le mani. Il proiettile non è sempre letale. Se un Animale rimane ferito, a seconda dell’entità del danno, c’è la possibilità, più o meno alta, che esso muoia (per infezione, per fame), anche dopo diversi giorni e non pochi dolori.

Animalismo