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Malaparte, Febo e un bambino. Isola di Lipari, 1933.
Una struggente storia di amicizia, di amore e di rispetto tra Curzio Malaparte e il Cane Febo (amico, fratello, giudice e custode della dignità di Malaparte); una delle più terribili denunce contro la vivisezione che siano mai state pubblicate da uno scrittore. Tratto da Curzio Malaparte, La pelle, Adelphi, 2015.
Febo cane metafisico
Avevo riconosciuto quel silenzio. Nell’inverno del 1940, per fuggire la guerra e gli uomini, per guarirmi di quello schifoso male che la guerra fa nascere nel cuore degli uomini, m’ero rifugiato a Pisa, in una casa morta, in fondo a una delle strade più belle e più morte di quella bellissima e morta città. Avevo con me Febo, il mio cane Febo che avevo raccolto morente di fame sulla spiaggia di Marina Corta, nell’isola di Lipari, che avevo curato, allevato, cresciuto, nella mia morta casa di Lipari, e m’era stato unico compagno durante i miei deserti anni d’esilio in quella triste isola , così cara al mio cuore.
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