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La solitudine di Arturo

Il Bisonte americano che per ultimo ha lasciato lo zoo di Cavriglia è morto

La chiusura dello zoo di Cavriglia (Arezzo) ha sicuramente creato un importante precedente. Un precedente che in futuro speriamo possa esser replicato. Uno zoo ha chiuso i battenti in seguito alle pressioni animaliste che hanno costretto il Comune, proprietario della struttura, ad alzare bandiera bianca. Nel febbraio del 2018, Arturo, il Bisonte americano, è stato l’ultimo a lasciare lo zoo, diretto in un rifugio delle Marche dove ha trascorso questi ultimi anni.

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Arturo in tutto il suo splendore

Era l’ultimo detenuto rimasto. Da più di un anno viveva da solo all’interno di quello che un tempo era stato lo zoo di Cavriglia. In realtà, da solo, il Bisonte Arturo lo era da un mucchio di tempo. Dopo la morte dei suoi genitori, avvenuta tra il 2000 e il 2003, non aveva più condiviso il recinto con nessuno, se non con qualche Volpe che ogni tanto riusciva a intrufolarsi in cerca di chissà cosa. Il suo recinto era al margine estremo del parco. Arturo, in un carcere, lo si sarebbe definito: “detenuto in isolamento”.

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bruno-si-gratta

Tornando alla notizia della morte di Bruno l’Orso rinchiuso nell’ex zoo di Cavriglia, si pubblica un testo di Francesco Cortonesi che è una delle persone umane che ha seguito la vicenda di Bruno più da vicino in questi ultimi anni.


Se ne è andato nei giorni scorsi l’Orso recluso per 36 anni nell’ex zoo di Cavriglia

Bruno è morto, viva Bruno!
Un simbolo di lotta per la liberazione animale ci lascia e la fa contribuendo in modo determinate alla chiusura dello zoo dove per 36 anni ha vissuto recluso. 36 anni sono tanti per un Orso, soprattutto se trascorsi in una fossa di cemento, con appena un piccolo frammento di bosco “regalatogli” nel 2003, probabilmente per renderlo più “appetibile” agli occhi dei visitatori. Eppure Bruno non ha mai mollato, ha continuato a resistere nonostante la morte della compagna Lisa avvenuta nei primi anni duemila, nonostante la prigionia. Bruno ha lottato fino a quando non ce l’ha fatta più, fino a quando è stato fotografato due anni fa, con la testa contro il muro, ormai vecchio e stanco, sul punto di arrendersi.

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