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Il Beluga Hvaldimir ancora ferito

Purtroppo Hvladimir, il Beluga “spia” dei russi di cui vi stiamo raccontando l’incredibile storia su Veganzetta, è stato ferito di nuovo.

Lo scrivono volontarie e volontari di OneWhale che lo stanno monitorando da quasi due anni, pubblicandone la foto. Questa volta si tratta di un trauma da corpo contundente. Uno dei consulenti veterinari di OneWhale ha confermato che probabilmente è stato causato da un intreccio di corde o dal contatto con un’imbarcazione.

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Il Beluga Hvaldimir - 2022

Su Veganzetta abbiamo spesso pubblicato aggiornamenti sulla sorte di Hvaldimir, il Beluga “spia” dei russi, che, da qualche anno, vive nei fiordi della Norvegia. La scorsa estate Progetto Vivere Vegan ha deciso di sottotitolare il documentario prodotto da Orca Channel e diretto da Krisztina Balotay che racconta l’incredibile storia di questo Beluga e che pone molte domande su come comportarsi nei suoi confronti. Hvaldimir rappresenta il caso di un Animale molto imprintato dall’Umano, ma che, lentamente e autonomamente, sta tornando alla vita selvatica. Le domande che il documentario si pone sono tutt’altro che scontate e, in generale, sono domande che valgono per tutti i paradossi che si creano per ogni Animale che deve riconquistare la propria indipendenza.

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Hvaldimir sta bene

Torno dopo un po’ di tempo, ad aggiornarvi sulla storia di Hvaldimir.
Per chi non lo ricordasse o non avesse mai sentito parlato di questa vicenda, Hvaldimir è il Beluga che due anni fa, nell’aprile del 2019, fu trovato in un tratto di mare, tra le isole Rolvsøya e Ingøya nel nord della Norvegia, con indosso una strana imbragatura da “spia” (una bretella di cuoio con tanto di custodia per telecamera subacquea e una scritta che dichiarava “attrezzatura di San Pietroburgo”) che sembrava chiedere di essere liberato. Una volta tolta l’imbragatura, il Beluga, soprannominato appunto, Hvaldimir in virtù della sua presumibile “appartenenza” a una base militare russa, decise di rimanere nelle acque norvegesi, dove vive ancora oggi.

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Sicuramente molti di voi riconosceranno questo fotogramma. È tratto dal video che nei giorni scorsi ha fatto il giro della Rete. Giovedì 26 aprile, nel mare tra le isole Rolvsøya e Ingøya nel nord della Norvegia, tre pescatori hanno individuato e filmato un giovane Beluga che indossava una strana imbracatura: dopo aver avvisato le autorità e aver ricevuto l’aiuto di un biologo marino, l’Animale è stato liberato e si è infine allontanato. L’operazione, al contrario di quanto alcuni giornali hanno lasciato intendere, semplificando, non è stata immediata. I pescatori infatti hanno prima inviato il i video del Beluga al biologo marino e docente dell’Università di Tromsø, Audun Rikardsen. A sua volta Rikardesn le ha dovute mandate al Fiskeridirektoratet, l’agenzia governativa norvegese che si occupa delle attività che riguardano la pesca e della liberazione dei Mammiferi marini che restano impigliati nelle reti: l’agenzia solo il giorno dopo è riuscita ha mandare il biologo Jørgen Wiig ad aiutare i pescatori. Nel frattempo il Beluga era rimasto ancora vicino al peschereccio.

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