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Volentieri si diffonde il seguente appello.
Per il terzo anno consecutivo, il 17 ottobre 2020 torniamo a solcare silenziosamente la Valchiavenna portando le voci dei polli rinchiusi negli allevamenti.
Volentieri si diffonde il seguente appello.
Per il terzo anno consecutivo, il 17 ottobre 2020 torniamo a solcare silenziosamente la Valchiavenna portando le voci dei polli rinchiusi negli allevamenti.
Il Collettivo Tana Liberi Tutti ha pubblicato un’intervista all’artivista antispecista Alfredo Meschi che presenta la sua nuova performance.
Ciao Alfredo, parlaci di “Disease X – Is the artist present?” Di cosa si tratta, come è nato e quali sono le motivazioni?
Ciao a tutte/i e grazie per questa opportunità!
“Disease X – Is the artist present?” è la mia ultima performance e, già dal titolo, offre almeno due letture e motivazioni. Nasce infatti all’inizio del lockdown, quando scoprii che l’OMS nel 2018 aveva anticipato l’arrivo di una pandemia chiamandola appunto “Malattia X”. Mi è subito sembrata una incredibile coincidenza che poteva integrarsi e completare il mio “manifesto”.
Prefazione
di Adriano Fragano
Vladimir Majakovskij convinto com’era che l’espressione artistica dovesse non solo rappresentare se stessa, ma divenire veicolo di idee rivoluzionarie utile alla persuasione delle masse, sosteneva che «l’arte non è uno specchio per riflettere il mondo, ma un martello per forgiarlo»; un vero inno all’azione politica artistica, fatto proprio dal teatro agit-prop di Erwin Piscator e dall’artivismo di progetti o movimenti come l’Internazionale Situazionista, il Lettrismo, i Culture Jammers, Luther Blisset, le Guerrilla Girls, le Pussy Riot, Blu, Banksy.
Quelli citati sono solo alcuni esempi che mi piace ricordare del gran numero di artisti, che per diversi motivi si sono ritrovati a utilizzare l’arte con l’intento di produrre un cambiamento socio-culturale.
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