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Chantal Poulin-Durocher è un’artista di origini canadesi che ora risiede a Panama e che dipinge da oltre trent’anni.
Si impegna come artista attivista per i diritti degli Animali, ma anche per aiutare i bambini umani poveri e le loro famiglie della comunità di cui fa parte.
Le sue opere si distinguono per le grandi dimensioni e l’incredibile realismo, ma soprattutto per la dolcezza dei soggetti ritratti, accompagnati a titoli che “stridono” con la grazia del dipinto e che vogliono portare lo spettatore a riflettere, a cambiare punto di vista.
Questo è quello che ci ha raccontato sulla sua vita e la sua arte.

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Nir Vana è un giovane artista vegano ed attivista, che vive e lavora in Armenia.

Le sue opere grafiche vengono utilizzate da molti gruppi ed associazioni che si adoperano in favore della liberazione animale, mescolando grafica, foto ritocco e illustrazione. Attivo da quattro anni, attraverso i suoi lavori tocca tutti gli aspetti del dominio dell’Umano sugli altri Animali, dal cibo alle pellicce, passando per la sperimentazione animale, l’intrattenimento, la caccia e la deforestazione.

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Ceci nest pas du bacon - Dana Ellyn

Dana Ellyn, artista statunitense originaria di Washington DC, nel 2002 decise di lasciare il suo lavoro come impiegata e di dedicarsi alla pittura.
Le suo opere spaziano tra molte tematiche, sono forti, comunicative, dai colori accesi e vibranti, le figure rappresentate sono grottesche e caricaturali.
Dopo essere diventata vegan, dal 2013 ha volto i suoi sforzi artistici anche in favore di chi non ha voce, gli Animali non Umani, per denunciare visivamente le ipocrisie che permeano la nostra società, e l’ingiustizia alla quale l’Umano contribuisce anche con le più banali scelte quotidiane.

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Testo e opere di Dóra Zambó per Veganzetta


Adoro i Maiali.

Si è sviluppata in me un’attrazione inconscia verso questi Animali intelligentissimi, che agli occhi della gente appaiono opulenti, sporchi, pigri o come pezzi di carne su un piatto o bistecche sulla griglia.
Digitando il sostantivo “maiale” in un motore di ricerca, le associazioni visive e testuali riportano caratteristiche, e luoghi comuni pieni di pregiudizi riflettendo l’immagine che la nostra cultura si è fatta di scrofe e verri. Questo essere senziente subisce l’aberrazione umana sin dall’antichità, e la cosiddetta civilizzazione occidentale anziché dargli tregua, peggiora le sue sorti. Non lo risparmia nessuna disciplina: medicina, alimentazione, linguistica, arte e religione, insieme ne sfruttano corpo e anima.
Avendo trascorso da adolescente molte estati nella fattoria dei miei nonni, imparai a comprenderla da un unico punto di vista, cioè dal loro. Il rapporto tra contadino e Animale s’intese in un’unica direzione rigida e inconfondibile senza mai un pizzico di coinvolgimento sentimentale: l’Umano equivale al proprietario profittatore, e l’Animale alla bestia e al guadagno. Tale formula valeva nelle piccole fattorie come nella crescente industria zootecnica, e a tutt’oggi rimane incontestabile dalla maggioranza delle persone.  

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