Tag: <span>arte vegana</span>


Si legge in circa:
7 minuti

jofrederiks

Jo Frederiks, artista australiana, pittrice ed attivista per i diritti degli Animali, è una delle esponenti più interessanti nel panorama ancora poco conosciuto dell’arte vegan.

Dopo una carriera come modella e cover girl, decise di dedicarsi all’arte, studiando e laureandosi con lode all’Accademia d’arte di Brisbane.

La sua vita prese una strada diversa, volgendo i propri sforzi artistici agli Animali, alla rappresentazione della loro bellezza e libertà in un contesto naturale, ma anche nella profonda ingiustizia inflitta loro dall’Umano.

Se da una parte Jo racconta ogni Animale fedelmente, attraverso la matita o la pittura ad olio, descrivendone in minuziosi dettagli gli aspetti, dando forza al carattere e all’unicità in quanto individuo di ogni singolo esemplare rappresentato, dall’altra denuncia duramente la situazione in cui versano miliardi di Animali d’allevamento e da intrattenimento e come i poteri politici, economici e religiosi sostengano e perpetuino l’ Olocausto Animale, grazie all’appoggio silenzioso dei consumatori. 

ArteVeganzetta


Si legge in circa:
4 minuti

VEGANARTBOOK 10

Intervista di Jade Monica Bello per Veganzetta a Priya Kishna creatrice di Vegan Artbook


Perché hai deciso di cambiare la tua vita e considerare gli Animali in modo diverso? Qual’è la tua opinione riguardo allo specismo?

Da ragazza ho frequentato una scuola cristiana. Molte delle persone che vi ho conosciuto erano razziste e odiavano gli asiatici, le persone di colore e tutti quelli che non avevano un aspetto “olandese”.

Nonostante il fatto che fossi nata in Olanda, i miei genitori non lo erano e quindi diventai uno dei principali obiettivi dei club anti-stranieri. Mi odiavano perché non avevo un aspetto simile al loro, per essere nata con un colore diverso di capelli e di pelle. Alcuni insegnanti e miei amici mi difesero sempre, ma le persone razziste, tra cui alcuni insegnanti, intimidivano me e le altre persone non olandesi, utilizzato sempre la stessa giustificazione: avevamo un aspetto diverso dal loro. Crescendo ho capito che il sessismo non era diverso, le stesse scuse vengono usate da tutti i tipi di oppressori verso ogni oppresso. 

ArteVeganzetta