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Giulio Sapori invia a Veganzetta un testo che ci parla di terremoti, della fragilità della condizione umana in rapporto ai cataclismi naturali, della sofferenza animale e di un nuovo concetto di ecoappartenenza. Buona lettura.


Da qualche mese una serie di terremoti sta facendo tremare l’Italia centrale: il 24 agosto è crollata gran parte di Amatrice; il 30 ottobre, invece, grossi danni li hanno subiti Norcia e Castelluccio. Terremoti minori continuano a esserci, tuttora. Si è parlato molto di questi terremoti in televisione, alla radio, nei giornali. In questo testo proporremo una riflessione più generale che, a partire da eventi del genere, parli dell’Umano, della Terra e degli altri Animali.

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“Spiragli di Vita – vera – di Animali non umani”

Illustrazioni di Jade Monica Bello_ I Don’t Eat Grass
Testi di Arianna Abis_ Progetto Radichetta

Bastioni S.S. Quaranta, viale Bartolomeo D’Alviano, Treviso
28 luglio 2016

Presentazione

Dopo la mostra “Legami” in collaborazione con Emy Guerra per Mercoledì eXtra Ordinari, gli acquerelli di Jade Monica Bello incontrano i testi di Arianna Abis e raccontano come dovrebbe essere la vita degli altri Animali, liberi dal dominio umano.

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Sempre più l’opinione pubblica si sta orientando verso il boicottaggio dell’olio di palma la cui produzione è la responsabile di devastazioni ambientali, inquinamento, massacri di Animali e distruzione di habitat fondamentali per l’ecosistema. Molte marche di prodotti – soprattutto alimentari – specificano in etichetta che tale olio non viene utilizzato, vi sono industrie che stanno adottando un olio di palma “sostenibile”.
Ma esiste per davvero un olio di palma “sostenibile”? O meglio ancora: è davvero l’olio di palma il problema ed esiste una produzione “sostenibile”?

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Di seguito l’interessante testo di un volantino che denuncia ciò che sta per accadere al Parco Michelotti di Torino, dov’è in progetto di far risorgere dopo quasi trent’anni un luogo di sofferenza, angoscia e detenzione per gli Animali: un luogo che la nostra società specista chiama zoo.


LA CRUDELTÀ CAMBIA NOME MA NON SOSTANZA

E’ stata indetta dal Comune di Torino un’asta pubblica per l’assegnazione della zona dell’ex-zoo, nel Parco Michelotti (sponda destra del fiume Po in zona Gran Madre). Si prevede la concessione trentennale di tale spazio (chiuso a chiave da mesi) ad un privato, che si presenterà con l’offerta più economicamente vantaggiosa.

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