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Il raffronto “uomo e animale” mi sembra inaccettabile anche in termini di filosofia della natura: l’idea di opporre la specie singola “uomo”, come
Il raffronto “uomo e animale” mi sembra inaccettabile anche in termini di filosofia della natura: l’idea di opporre la specie singola “uomo”, come
Giulio Sapori invia a Veganzetta un testo che ci parla di terremoti, della fragilità della condizione umana in rapporto ai cataclismi naturali, della sofferenza animale e di un nuovo concetto di ecoappartenenza. Buona lettura.
Da qualche mese una serie di terremoti sta facendo tremare l’Italia centrale: il 24 agosto è crollata gran parte di Amatrice; il 30 ottobre, invece, grossi danni li hanno subiti Norcia e Castelluccio. Terremoti minori continuano a esserci, tuttora. Si è parlato molto di questi terremoti in televisione, alla radio, nei giornali. In questo testo proporremo una riflessione più generale che, a partire da eventi del genere, parli dell’Umano, della Terra e degli altri Animali.
Sempre più l’opinione pubblica si sta orientando verso il boicottaggio dell’olio di palma la cui produzione è la responsabile di devastazioni ambientali, inquinamento, massacri di Animali e distruzione di habitat fondamentali per l’ecosistema. Molte marche di prodotti – soprattutto alimentari – specificano in etichetta che tale olio non viene utilizzato, vi sono industrie che stanno adottando un olio di palma “sostenibile”.
Ma esiste per davvero un olio di palma “sostenibile”? O meglio ancora: è davvero l’olio di palma il problema ed esiste una produzione “sostenibile”?
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