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La semina con i cavalli, Antonio Ligabue, 1953
Il Cavallo, antenato della macchina da lavoro, da trasporto, da guerra pare che come macchina susciti nostalgia al punto tale da essere richiamato in causa con entusiasmo e consenso. Si legge su La Stampa di un’iniziativa che dice addio al trattore per richiamare il Cavallo a lavorare al suo posto. Nell’azienda vitivinicola biodinamica di Tassarolo “organizzano corsi e feste dedicate al cavallo da lavoro. Utilizzano 5 cavalli sia nei lavori in vigna che nei campi e nel bosco.
Durante una festa la scorsa estate hanno ospitato anche altri cavalli e la dimostrazione di numerosi attrezzi da lavoro, nonché carri e carrozze che hanno sfilato nel borgo di Tassarolo. Sono tra le aziende vinicole pioniere in Italia per l’utilizzo di animali da tiro e hanno denominato il loro progetto Cavallavor, che è diventato anche un marchio di qualità…”

Lettere a Veganzetta


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Esiste un numero imprecisato di persone che praticano un’agricoltura di piccola scala, dimensionata sul lavoro contadino e sull’economia familiare, orientata all’autoconsumo e alla vendita diretta; un’agricoltura di basso o nessun impatto ambientale, fondata su una scelta di vita legata a valori di benessere o ecologia o giustizia o solidarietà più che a fini di arricchimento e profitto; un’agricoltura quasi invisibile per i grandi numeri dell’economia, ma irrinunciabile per mantenere fertile e curata la terra (soprattutto in montagna e nelle zone economicamente marginali), per mantenere ricca la diversità di paesaggi, piante e animali, per mantenere vivi i saperi, le tecniche e i prodotti locali, per mantenere popolate le campagne e la montagna.

Questo testo è l’introduzione su un social network del movimento Genuino Clandestino

Animalismo Notizie


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Fonte: www.swissinfo.ch di Peter Siegenthaler


Nella vendita al dettaglio in Svizzera, le uova bio hanno una quota di mercato di quasi il 20%. Le galline che depongono uova bio hanno una vita diversa dalle ovaiole degli allevamenti tradizionali. La vita di due galline a confronto.

Chiamiamola Henriette, anche se è solo una delle migliaia di galline anonime che producono uova per il marchio di qualità Coop Naturafarm (CNF). Henriette, gallina certificata CNF, si può ritenere fortunata rispetto a quasi tutte le altre galline del mondo. Solo le ovaiole bio, una minoranza privilegiata, può vantare una qualità di vita ancora migliore.

Animalismo Notizie Notizie dal mondo


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Si riceve e si pubblica la seguente lettera:


Storia di un vitello

vitellino.jpgSono nato ieri sera; immediatamente sono stato allontanato dalla mia mamma, portato sul cemento e mi è stato messo uno stretto laccio al collo.
Non riesco a stare in piedi, sono spaventato, voglio la mia mamma, il suo calore, sentire le sue labbra, e invece sento solo le mani di una donna che mi prende per il collo e mi dice “su, stai in piedi, maledetto” ed io ho paura, tremo, non riesco ad alzarmi.
Si avvicina un’altra donna; mi si accovaccia vicino e inizia ad accarezzarmi. Sento le sue mani leggere sul mio corpo ed inizia a sussurrarmi dolci parole: “coraggio piccolino, lo so che ti manca la mamma ed hai paura. Sei qui da solo ed hai paura, ma devi farti coraggio”.

Lettere a Veganzetta