Tag: <span>Adriano Fragano</span>


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Più volte ci è capitato di affrontare il discorso relativo all’identità  dell’animalismo in Italia, e più volte siamo stati costretti a constatare che l’animalismo nel nostro paese nonostante i molti anni di lavoro, di attività  e iniziative, non è riuscito ad elevarsi in alcun modo a movimento. I motivi sono numerosi ed in alcuni casi complessi, la ragione di fondo, però, è in estrema sintesi soltanto una: la mancanza assoluta di principi fondanti condivisi. Sebbene infatti l’animalismo come fenomeno sociale sia presente in Italia sin dalla fine degli anni ’70, nonostante le numerose sigle, gruppi, associazioni, collettivi nati, estinti o tutt’ora presenti nel tentativo di perseguire in vario modo la difesa degli interessi degli Animali (ci limitiamo a dare questa descrizione molto sommaria e generica degli scopi a causa dell’eterogeneità  della “galassia” animalista in oggetto), l’estrema diversità  di posizioni, ovvero la diversità  degli scopi finali, delle metodologie, delle strategie, non ha permesso sino ad oggi la trasformazione di un fenomeno sociale in un soggetto sociale coeso e forte. Per contro, la storia dell’animalismo italiano è costellata di screzi, lotte intestine, diatribe e veti incrociati che ne hanno in gran parte neutralizzato la diffusione sul territorio e l’efficacia dell’azione.

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Il paradigma suggerito dall’antispecismo è la costruzione di una nuova società  umana non più verticale come l’attuale, ma orizzontale, dove empatia, giustizia, solidarietà, rispetto, assumono il loro significato più pieno ed inoltre allargato anche a coloro che attualmente non fanno parte della sfera dei “diritti umani”. Pensare ad un futuro dove ogni singolo atto può avere ricadute importanti se non nefaste per altri esseri senzienti o in generale viventi, potrebbe rimanere un puro esercizio di stile, se non si adottassero una serie di criteri pratici e comportamentali utili per allargare la sfera morale anche agli Animali.

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Nota introduttiva sul linguaggio utilizzato

Linguaggio non specista
I testi originali proposti da Veganzetta (prodotti da questo sito web e non provenienti da altre fonti esterne) vogliono essere un esempio pratico del progetto avviato da Manifesto antispecista, nato nel 2007 e ancora oggi in continuo sviluppo, di reinterpretazione del linguaggio corrente in chiave antispecista e non discriminatoria per un maggiore rispetto per i non umani.

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Tra i balocchi più amati ancora oggi dai più piccoli indubbiamente gli Animali di peluche spiccano per popolarità ; ogni cucciolo di Umano ha desiderato possedere un cagnolino, un gattino, un orsetto o un maialino di morbido peluche da accarezzare, con cui parlare, giocare e con cui condividere gioie e paure, l’immagine del bimbo che si addormenta sereno nel lettino abbracciato al suo fido ed inseparabile peluche è ormai un’icona della società contemporanea.

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