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Di seguito una piccola galleria fotografica relativa alla presentazione della nuova pubblicità antispecista di Campagne per gli animali “40.000 al secondo” avvenuta al World Vegan Day 2017 di Firenze.
Di seguito una piccola galleria fotografica relativa alla presentazione della nuova pubblicità antispecista di Campagne per gli animali “40.000 al secondo” avvenuta al World Vegan Day 2017 di Firenze.
Uccidiamo 40.000 Animali ogni secondo. Sono quelli usati per produrre carne.
Se per ognuno ci tatuassimo una X, il nostro corpo ne sarebbe pieno.
Puoi cambiare la tua vita in un secondo per salvare quella degli altri.
Diventa vegan.
Questa è la comunicazione testuale della nuova pubblicità antispecista dal titolo “40.000 al secondo” che Campagne per gli animali lancia ufficialmente oggi e che verrà presentata il 1 novembre 2017 in occasione del World Vegan Day a Firenze. “40.000 al secondo” è una pubblicità innovativa ideata da Adriano Fragano, Dora Grieco e Roberto Politi e fotografata da Sara Morena Zanella che coniuga messaggio antispecista, contro-informazione sullo sfruttamento animale e artivismo.
Entro pochi decenni – pochi decenni – buona parte della città di Miami, in Florida, non esisterà più: sarà sommersa dalle acque dell’Oceano Atlantico che si saranno alzate di diversi metri a causa del riscaldamento globale. Molte altre città costiere, come quelle del Bangladesh, finiranno sott’acqua in un processo che secondo gli scienziati è ormai inevitabile, anche se smettessimo di colpo di bruciare combustibili fossili nei prossimi dieci anni. In mancanza di una radicale riduzione nella produzione dei gas serra, poi, nei prossimi decenni avremo ricorrenti uragani, tempeste e inondazioni dalla portata straordinaria, lunghi periodi di siccità che distruggeranno i raccolti e avranno pesanti conseguenze economiche, nuove epidemie di malattie ormai dimenticate, estati sempre più torride, oceani sempre più inquinati e ostili alla vita, aria irrespirabile per interi mesi e una moltiplicazione di piccoli e grandi conflitti locali. Forse li avremo anche in caso di una radicale riduzione nella produzione dei gas serra, a questo punto: complici le grandi attenzioni dei ricercatori, che comunicano con cautela dati e probabilità per non dare appigli ai negazionisti, non abbiamo idea del disastro che ci aspetta e che in parte si è già inesorabilmente avviato.
Questo è quanto si legge in apertura di un articolo pubblicato dal New York Magazine e tradotto da Il Post con il titolo “l’apocalisse che ci siamo creati da soli”. L’articolo continua elencando con dovizia di particolari tutta una serie di disastri che nel giro di poche decine di anni colpiranno il pianeta Terra a causa dell’impatto dell’attività antropica.
Fino a ieri McDonald’s e veganismo parevano due elementi del tutto incompatibili: due concezioni dell’esistenza di segno opposto. Oggi la realtà – come sempre – supera la fantasia e nasce il McVegan: il primo panino targato McDonald’s completamente vegan. Il panino da quanto riferiscono fonti giornalistiche, è per ora in fase di test e disponibile al pubblico solo in Finlandia, c’è da scommettere però che presto sarà distribuito in ogni punto vendita della multinazionale statunitense del fast food. Non è certo una novità quella dei panini vegani, ma il McVegan, proprio in virtù di ciò che McDonald’s rappresenta, appare come il risultato finale di una sciagurata metamorfosi che ha trasformato il veganismo da corrente controculturale (di opposizione e alternativa a una società umana che in nome del profitto e/o dell’antropocentrismo sfrutta e uccide gli Animali) a subcultura legata a doppio filo con il consumismo di nicchia, ed ora sfociata nel fast food e junk food (cibo spazzatura) aprendo un nuovo mercato dalle enormi potenzialità.
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