storia di un vitello


Si legge in circa:
3 minuti

Si riceve e si pubblica la seguente lettera:


Storia di un vitello

vitellino.jpgSono nato ieri sera; immediatamente sono stato allontanato dalla mia mamma, portato sul cemento e mi è stato messo uno stretto laccio al collo.
Non riesco a stare in piedi, sono spaventato, voglio la mia mamma, il suo calore, sentire le sue labbra, e invece sento solo le mani di una donna che mi prende per il collo e mi dice “su, stai in piedi, maledetto” ed io ho paura, tremo, non riesco ad alzarmi.
Si avvicina un’altra donna; mi si accovaccia vicino e inizia ad accarezzarmi. Sento le sue mani leggere sul mio corpo ed inizia a sussurrarmi dolci parole: “coraggio piccolino, lo so che ti manca la mamma ed hai paura. Sei qui da solo ed hai paura, ma devi farti coraggio”.
Mi abbraccia e cerca di farmi stare in piedi, ma io proprio non riesco.
Sono ancora sporco della placenta della mamma, sono appena nato e già  inizio a conoscere la malvagità  degli uomini.
Perché mi avete separato dalla mia mamma? Perché? Io ho bisogno di lei, ho bisogno del suo latte, delle sue ciucce, dei suoi insegnamenti, del suo muso che mi accarezza e invece…. nulla.
Sono qui da solo, buttato sul nudo pavimento e non so cosa fare.
Anche la mia mamma mi cerca, vorrebbe leccarmi, aiutarmi, darmi il suo latte e invece è dall’altra parte della stalla, allungata sul pavimento, ancora dolorante per il parto e per la separazione dal suo piccolino.
Chissà  quanti figli ha messo al mondo e subito le sono stati allontanati per fare la mia fine.
Intanto la signora continua ad accarezzarmi piano piano, dolcemente e la paura un po’ passa, ma poi quando resterò solo chi mi aiuterà?
Quando diventerà  buio ed avrò paura chi verrà  a farmi coraggio?
Vedo altri vitellini come me in un recinto, ma non posso avvicinarmi a loro: non so camminare e sono già  legato con una corda al collo.
Come posso raggiungere i miei fratellini per farci un po’ di coraggio, per scaldarci un po’? Non posso. Dovrò stare qui da solo chissà  fino a quando.
Un po’ distante da me c’è un altro vitellino nato due giorni fa; lui sta già  in piedi e anche lui ha una corda al collo stretta come la mia e non può muoversi.
Dovremo stare qui da soli, con le nostre paure, fino a quando un camion non verrà  a prenderci per portarci in un posto che gli uomini chiamano “allevamenti”; lì staremo qualche mese fino a quando qualcuno non verrà  a prenderci e ad ucciderci perché la nostra carne fa  molto bene ai cuccioli d’uomo.
Questa sarà  la mia breve vita: mi hanno fatto venire al mondo per essere ucciso dopo pochi mesi; pochi, ma sufficienti per conoscere quanto sia sconfinata la malvagità dell’uomo.
Guardami negli occhi e pensa: anch’io sono un cucciolo bisognoso della sua mamma, di imparare da lei a camminare, a mangiare, di conoscere il mondo, e invece sono qui, sul nudo pavimento, incapace di fare qualunque cosa se non di soffrire.

E tutto perché qualcuno deve mangiare le mie carni.

Chissà  quanto tempo ci vorrà  ancora prima che gli umani imparino a rispettare tutti gli esseri viventi senzienti e a non mangiarli, ma ad amarli.
Per me non ci sarà  più tempo, ma forse per i miei fratelli… chissà…
Guardateci negli occhi prima di mangiarci e vi leggerete dentro tanto amore e tanta dolcezza, cose che voi umani non possedete più presi come siete dal guadagno facile ed immediato sulla pelle di poveri esseri viventi come noi nati per compiacere il vostro palato.
Guardateci negli occhi e vi leggerete dentro la poesia più grande del mondo… se ne siete ancora capaci.

Un vitellino appena nato

Chi mangia carne digerisce le agonie di altri esseri viventi


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Avviso legale: questo testo non può essere utilizzato in alcun modo per istruire l’Intelligenza Artificiale.

18 Commenti
  1. bertocchi elena ha scritto:

    articolo bello. molto toccante.

    3 Novembre, 2007
    Rispondi
  2. Nina ha scritto:

    Triste e crudele !

    4 Novembre, 2007
    Rispondi
  3. meli ha scritto:

    bello questo articolo.veramente molto.

    4 Novembre, 2007
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  4. Nina ha scritto:

    Ma ne vale la pena!

    4 Novembre, 2007
    Rispondi
  5. luciano bottos ha scritto:

    bisogna insistere con le generazioni più giovani.
    fornire materiale nelle scuole dell’infanzia ed elementari.
    incontrare gli insegnanti ecc.

    5 Novembre, 2007
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  6. Nina ha scritto:

    Appunto, dicevo questo! ma mi domando se ci vuole un permesso!!

    5 Novembre, 2007
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  7. BABA ha scritto:

    Finalmente qualcuno che pensa…e che ha il coraggio di scrivere!…
    complimenti!!

    5 Novembre, 2007
    Rispondi
  8. meli ha scritto:

    io alle scuole superiori ho provato a portare il materiale informativo, a far vedere i filmati che avevo, sugli allevamenti intensivi, sulle pellicce, ecc. Già  c’erano poche persone che li volevano vedere e quelle poche che li guardavano ci rimanevano male, però finito il discorso o la proiezione si andavano a fare un panino con la carne.
    C’e un tale menefreghismo nel mondo che mette paura.
    A volte è così scoraggiante far conoscere la verità  alle persone che invece vorrebbero solo non vederla, continuando a sfruttare tutto quello che possono.
    Secondo me bisogna insistere con le persone adulte, perchè le nuove generazioni crescono sempre con l’impronta di quelle precedenti.

    5 Novembre, 2007
    Rispondi
  9. nina ha scritto:

    Se ci vuole il permesso!!.. era una domanda !!

    Scusa la dimenticanza!!

    5 Novembre, 2007
    Rispondi
  10. nikobiondo ha scritto:

    Bell’articolo. Lo farò leggere a più persone possibili.

    7 Novembre, 2007
    Rispondi
  11. stefanover ha scritto:

    vero, il menefreghismo e l’indifferenza sono la rovina del pianeta, e poi la veramente poca, ma proprio poca memoria… nessuno ormai si ricorda più della BCE, e che non si potrebbe importare carne dall’inghilterra… per non parlare di mcdonald…
    e del disboscamente dell’amazzonia… ti guardano come se fossi tu un’ebete… non loro…
    “MI GUARDATE MALE PERCHE’ SONO DIVERSO, IO VI GUARDO E RIDO, PERCHE’ SIETE TUTTI UGUALI”
    Emily Strange.
    Stefanover da Cinisello

    7 Novembre, 2007
    Rispondi
  12. angela ha scritto:

    è un articolo che mi ha copito soprattutto la frase guardateci negli occhi. odio quelle persone ke dicono che gli animali non hanno sentimenti, perchè non è cosi. anche cercando di far conoscere queste cose con degli opuscoli non tutti riescono a cambiare, perche certe cose bisogna sentirle da dentro.

    29 Maggio, 2008
    Rispondi
  13. Simone ha scritto:

    Davvero toccante..
    fa riflettere.
    Per difforndelo il più possibile ne ho creato un video:

    7 Febbraio, 2009
    Rispondi
  14. Simone ha scritto:

    Storia di una larva, sono moskito non sono neppure nato, perché nei prati da pascolo hanno buttato tanti pesticidi che mi hanno fatto morire nel delicato mio bozzo, perché voi umani non avete rispetto di noi poveri insetti, noi piccoli noi ultimi.

    14 Luglio, 2009
    Rispondi
  15. Eli Angeleri ha scritto:

    E vero che chi mangia carne “digerisce le agonie di altri esseri viventi”.
    Vegetarianismo è un motivo di carattere spirituale e morale, tutti possiamo contribuire a mettere fine a queste abusi orribili, e legalizzati smettendo di cibarsi di carne e di tutti derivati animali.
    Gli uomini tendono a ingegnarsi trovando giustificativi per mangiare carne e derivati animali,senza provare un minimo di rimorso di
    aver ucciso un essere vivente tra atroci sofferenze, solo per il piacere superfluo di cibarsi di cadaveri, trovando scuse che la carne da forza, e che e buona per la salute..ecc.
    Si sono milloni di vegetariani e vegani in tutto il mondo e dimostrato che si può vivere senza uccidere animali.Lo stress prolungato la paura degli animali vivi producono sulle loro carne macellate notevoli quantitࢠdi adrenaliana.Si sono evidenze scientifiche che mostrano che la scelta de essere vegetariano o vegan possa essere molto ventagiosa per la prevenzione e la cura delle salute e in grado di agire positivamente sulla salute e lo stile di vita di ciascuno. Ci sono dei bambini nati e cresciuti vegani in ottima forma.
    Gli indigeni delle isoli Marianne che pur essendo vegani sono forti ed in grado di trasportare sulle spalle 250 kg. esenti di malattie con durata della vita nettamente superiore a quella dei paesi consumatore di carne.

    Gli animali sono spiritualmente iguale a noi,perchè infliggere sofferenza a gli altri, quando noi stessi cerchiamo di evitarla?
    Chi è la bestia?..,gli esseri umani o gli animali?.. Sono convinta che molti esseri (con aspetto umano),sono bestie sanguinarie, che per un accidente dell’ natura, hanno aspetto umano.
    L’ uccisione di un solo animale dovrebbe essere considerato un grave delitto, e punito severamente.Solo la cultura vegetariana può consentire lo sviluppo di qui valori civili, morali, spirituali di garantire un mondo migliore,un futuro più civile,senza mattatoio , finche ci saranno il mattatoio anche le persone si amazzaranno fra di loro. Cibarsi di carne si assorbeno energie negative perche si assorbe la carne di un essere brutalmente ucciso che a sua volta produce un aumento dell’ agressività .
    Una frase di Leonardo Da Vinci (genio vegetariano) ..”In nostro corpo sono sempre pù le tombe degli animali”

    12 Ottobre, 2009
    Rispondi
  16. naty rouge ha scritto:

    non so a voi, ma a me sono scese 2 lacrime

    28 Ottobre, 2009
    Rispondi
  17. Marcus ha scritto:

    chi toglie la vita ad esempio ad un vitello dovrebbe essere pronto a pagare con la sua vita,perchè secondo me la vita ha lo stesso valore su di tutti (grande ma incalcolabile)

    6 Marzo, 2010
    Rispondi

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