Specipig: progettati per soffrire


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L’allucinante progetto catalano Specipig prevede la creazione in laboratorio di un Maiale geneticamente modificato per rispondere dal punto di vista anatomico e fisiologico alle esigenze della ricerca scientifica in ambito preclinico. Specipig sarà un nuovo «modello animale» appositamente studiato per diventare una cavia ideale: nato per soffrire e con un marchio registrato come un qualsiasi prodotto.
Di seguito la traduzione dall’inglese di alcune sezioni del sito web ufficiale del progetto e un commento finale (presenti sul sito web indicato in data febbraio 2018).


Azienda

Specipig è una delle principali organizzazioni “CRO” (Contract Research Organization) in ambito preclinico, specializzata nel modello suino, che fornisce servizi completi per dispositivi medici di analisi e validazione farmaceutica accreditata con i principi della “buona pratica di laboratorio” (GLP, Good Laboratory Practices).

Disponiamo di uno staff qualificato e di strutture ottimamente equipaggiate nell’area metropolitana di Barcellona – che vede una forte raggruppamento in ambito delle scienze della vita e della salute – che fornisce servizi di qualità ad aziende mediche e biofarmaceutiche, centri di ricerca e ospedali, sia dall’ambiente locale che estero.

Inoltre stiamo sviluppando la nostra razza geneticamente modificata di maiali in miniatura (Specipig®), con lo scopo di migliorare la maneggevolezza e ridurre costi di mantenimento di modelli suini convenzionali.

La nostra compagnia ebbe inizio nell’anno 2013 come una start-up nell’ambito della tecnologia scientifica e fra i suoi azionisti sono presenti Bioemprèn, l’Institute for Research and Technology in Food and Agriculture (IRTA) e Semen Cardona, con lo scopo di facilitare l’utilizzo del modello suino in condizioni ottimali per la ricerca biomedica.

Specipig è membro della Spanish Bioindustry Association (Asebio), la Spanish Society for Laboratory Animal Science (SECAL) e CataloniaBio.

Qualità e benessere animale

Qui a Specipig, tutte le nostre attività sono eseguite in linea con un sistema di qualità certificato, denominato Good Laboratory Practices (GLP) dal dipartimento della salute del governo di Catalogna. Noi tuteliamo il benessere dei nostri animali per mezzo di un comitato etico che ha lo scopo di assicurare che tutte le procedure che coinvolgono modelli animali siano condotti in assoluta conformità rispetto alle norme vigenti.

Noi prestiamo attenzione allo stato delle strutture e all’ambiente adatto per i nostri animali.

Il maiale come modello animale

I maiali sono buoni modelli animali per la ricerca di nuove cure per malattie e per la validazione preclinica di dispositivi medici e chirurgici. Negli ultimi decenni sono stati utilizzati sempre di più, attirando l’interesse degli scienziati in tutto il mondo.

Perché il modello suino e non un altro?

Similitudine di tipo fisico e fisiologico con l’essere umano
Facili da maneggiare (comportamento)
Buoni modelli disponibili per specifiche patologie
Buona conoscenza dell’animale
Più accettabilità sociale rispetto ad altri modelli animali

Son utilizzati soprattutto nelle seguenti aree della biomedicina:

Farmacologia (pharmacokinetics, pharmacodynamics, proof of concept (POC), studi tossicologici e modelli animali per specifiche malattie.
Chirurgia: per studiare nuove tecniche chirurgiche, tecniche di chirurgia non invasiva, trapianti o chirurgia robotica.
Test dei dispositivi medici
Cibo: sviluppo di nuovi alimenti funzionali

Usare i modelli suini convenzionali per il test di dispositivi medici e validazione farmaceutica ha in sé un grande inconveniente: questi animali possono pensare fino a 250 chili e questo rende difficile maneggiarli e innalza i costi di mantenimento.

Qui a Specipig, in collaborazione con IRTA e Semen Cardona (precedentemente citate), stiamo sviluppando la nostra propria razza genetica di maiali in miniatura SPF (Specific Pathogen Free), sotto il marchio Specipig®. Anche da adulti, questi maiali peseranno non più di 35 chili.
Il nostro valore aggiunto rispetto ad altre compagnie che producono e vendono maiali in miniatura risiede nel fatto che i nostri modelli animali sono geneticamente riprodotti ad un costo molto minore, con servizi locali e strutture ottimamente attrezzate aperte a compagnie e istituti che si occupano di ricerca.

Caratteristiche:

Facili da maneggiare: gli adulti pesano approssimativamente 35 chili (in confronto con i 200 chili dei maiali convenzionali)
Inferiore prezzo di acquisto
Minori costi di alimentazione
Minori costi di medicinali
Similitudine fisiologica e fisica con essere umano

In aggiunta al maiale miniaturizzato Specipig®, abbiamo anche le convenzionali razze bianche (Landrace and Large-White) che sono esenti da agenti patogeni specifici, per l’utilizzo presso centri di ricerca biomedica, ospedali, aziende di dispositivi medici e farmaceutici.

Servizi

Gli uffici Specipig® e le strutture di ricerca, situati in un ambiente naturale con una buona rete di trasporto pubblico che li collega con l’area metropolitana di Barcellona e l’aeroporto internazionale, sono progettati specificatamente per fornire servizi preclinici CRO specializzati nel modello suino per centri di ricerca, ospedali, aziende di dispositivi medici e biofarmaceutici.

Oggi Specipig dispone di 5000 mq di strutture, di cui 600 mq sono dedicati edifici per la riproduzione, ricerca e sala operatoria.

strutture per animali SPF (Specific Pathogen Free) adattate per promuovere il benessere animale.
sala operatoria equipaggiata per diverse specializzazioni chirurgiche

Integrare in una struttura il servizio di riproduzione e di ricerca consente un servizio più flessibile e riduce i costi logistici. L’elevata conoscenza e la cura dei tecnici professionisti, veterinari e responsabili di fattoria, riduce lo stress negli animali e contribuisce ad offrire una migliore competenza sui modelli sperimentali.

Tutte le nostre strutture sono pienamente conformi alle buone pratiche di laboratorio (GLP).

Ricerca

In aggiunta alla riproduzione e vendita di modelli suini e servizi pre-clinici CRO, qui a Specipig ci adoperiamo per l’innovazione e la collaborazione nella ricerca biomedica con aziende e organizzazioni che sono leader nel settore. Lo scopo di lavorare in rete risiede nella condivisione della conoscenza per promuovere nuovi farmaci e dispositivi medici che migliorino la salute e il benessere della società.
Stiamo attualmente collaborando con la Barcelona Macula Foundation (BMF) su progetti di ricerca e sviluppo di specifici modelli animali per le malattie della macula e della retina che possono condurre alla cecità e che attualmente non dispongono di trattamenti efficaci, sia per prevenire la perdita della vista, sia per recuperare la vista persa.

Un dettaglio “folcloristico” dalle news del sito Specipig:

Il 14 luglio 2016 le strutture della Specipig® hanno ospitato la Catalonia Bio BBQ, un “barbecue-networking event” che si tiene ogni anno poco prima delle vacanze estive, organizzato dall’associazione di aziende nell’ambito delle scienze della vita di Catalogna.
L’evento riunirà imprenditori, scienziati e professionisti del benessere e delle scienze della vita in Catalogna.

Viene da chiedersi se non avranno pasteggiato a base del loro marchio registrato…


Il commento:

® economici, miniaturizzati, facili da maneggiare

Qualcosa di simile, biologicamente simile, ma che porta con sé etichette tali da renderlo assolutamente rinnegabile. E così il potenziale fruitore di questo magnifico progresso biotecnologico è Animale e NON-Animale assieme, Maiale e NON-Maiale. Ciascuna speculare idea ugualmente impressa con estrema limpidezza, due concetti talmente radicati da non sapere quanto occorre scavare per trovarne le radici. Dei due, il NON- è quello che amiamo, l’altro resta nel buio dei laboratori, di cui il fruitore/consumatore non deve preoccuparsi.
Il consumatore modello deve solo attendere, quello che il modello suino avrà da dargli.
Così simili eppure così diversi…
Qualcosa di naturalmente meccanico, quello che si vuole, o meccanicamente naturale. Dovremmo essere ben oltre ormai, e invece siamo ancora qui, in uno schizofrenico presente, a cercare con la nostra modernissima scienza il modello asettico, ripetibile, identico, calcolabile e sezionabile. Incapaci di raggiungere la complessità che si moltiplica esponenzialmente assieme al progredire dei nostri strumenti di osservazione, rincorriamo l’idea di ridurre la vita così che possa rientrare a forza in qualche nostro schema. A forza l’afferriamo per qualche misero brandello, e creiamo il “mostro”. E più la Natura, e la vita, si mostra inafferrabile e più granitica e cieca deve essere la nostra convinzione di dominarla, pena la riduzione in macerie del nostro fragile castello di carte.

benessere animale, buone pratiche di laboratorio, comitato etico, certificazioni, conformità

Ma quella vita animale sfugge e sfuggirà, dagli schemi e dagli slogan. E per assurdo – a dispetto di qualunque fattucchiere – contiene e conterrà nella profondità del suo essere, sicuramente una più spiccata unicità.
Quella vita animale che noi non siamo più.

Traduzione e commento finale a cura di Simona Dimitri


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3 Commenti
  1. Tamara Sandrin ha scritto:

    Ultimamente sta tornando alla ribalta, anzi si riaffaccia all’attenzione dei media e del pubblico, l’aberrante pratica della manipolazione genetica degli animali per gli scopi di vivisezione e xenotrapianti. Ma in realtà è storia vecchia, tenuta più o meno segreta per anni. Vent’anni fa, ormai, protestavamo contro l’allevamento di maiali transgenici chiamato “Beccastecca”. Poi più nulla, anche se l’allevamento esiste ancora ed è ancora in attività…
    In rete non si trova molto:
    http://www.novivisezione.org/info/xeno_ts_marzo_2003.htm
    https://lists.peacelink.it/lavoro/msg00089.html
    http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_07524_13

    6 Marzo, 2018
    Rispondi
    • Simona ha scritto:

      Grazie Tamara per i link che hai lasciato, per ora ho letto solamente il secondo e devo dire che anche se ero consapevole del fatto che non fosse una novità, lo sguardo sul dettaglio che lì si offre è assolutamente agghiacciante. Non è una novità, appunto, però forse la cosa che più impressiona adesso è la forma in cui la cosa viene posta: un prodotto di cui si elogiano i vantaggi rispetto alla concorrenza, nel più plastificato linguaggio da marketing, linguaggio che non fa differenza, formule che vengono applicate modularmente, ripetitivamente, pulite. Così pulite da astrarre l’oggetto di cui si occupano, che per riflesso apparirà anch’esso assolutamente pulito e asettico (quasi non vivo), come una cosa da voler acquistare, necessaria se si vuole fare della ‘buona scienza’, perché si tratta del top della gamma…

      Grazie di nuovo a te, leggerò al più presto anche il resto del materiale che hai girato.

      6 Marzo, 2018
      Rispondi
  2. Paola Re ha scritto:

    Questi cosiddetti scienziati pensano che gli animali siano cose. Il vulnus sta qui. Gli animali sono macchine per pezzi di ricambio (oltre che per cibo e vestiario). Come si comprano i pezzi di ricambio per l’automobile, si comprano per il nostro corpo dai corpi degli animali. Mi chiedo quanto tempo ci vorrà per superare questa concezione della vita.
    Non sapevo di Boccastecca. C’è sempre da imparare sulla crudeltà.

    10 Marzo, 2018
    Rispondi

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