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Queste due fotografie sono state scattate nella provincia indonesiana di Bangka-Belitung. Mostrano il corpo senza vita di un enorme Coccodrillo di circa 50 anni, lungo oltre 5 metri, mentre viene trasportato in un campo lontano dai villaggi. Qui verrà prima decapitato e poi seppellito. Il Coccodrillo è stato ucciso apparentemente per difesa (aveva precedentemente attaccato alcune persone umane), ma si è poi scoperto che, in un villaggio di una delle due isole che costituiscono la provincia, gli abitanti si erano convinti che fosse un “demone”.
Dopo averlo catturato e tenuto prigioniero per due giorni, l’Animale è stato torturato e ucciso. La decapitazione, avvenuta dopo la morte, è stata effettuata perché la testa era ritenuta ancora in grado di continuare a tormentare gli abitanti del villaggio. Andava quindi sepolta in un luogo più sicuro per evitare che colpisse ancora, anche dall’Aldilà. Inutili sono stati i tentativi del Natural Resources Conservation Agency di farsi consegnare il Coccodrillo. Ormai la condanna era già stata decisa: pena di morte. Non è il primo episodio del genere che accade nell’isola. Già nel 2016 un fatto simile era finito sulle prime pagine dei giornali di Jakarta e anche in quel caso l’Animale era stato ucciso. Questa triste, assurda, storia ci porta a riflettere sui preconcetti e le credenze che, in alcuni Paesi, ancora circondano gli Animali. Tra le tante: se in Indonesia i Coccodrilli possono essere considerati “demoni”, in Cina parte dei corpi di Tigri, Rinoceronti, Elefanti (e altri Animali ancora) sono afrodisiaci, in Cile i Serpenti sono invece portatori di terremoti e in Europa le Civette annunciatrici di morte. La persecuzione nei confronti degli Animali non conosce frontiere, questo perché lo specismo è ancor oggi profondamente radicato nella cultura umana e si manifesta in una miriade di modi, compresa la superstizione.
In Indonesia se un Coccodrillo minaccia la comunità locale, vige la legge di contattare subito le autorità locali per procedere all’immediato trasferimento in un luogo più idoneo. Qui negli ultimi anni sono state introdotte numerose aree protette per questi Animali, ciò perché le popolazioni umane locali non esitano a effettuare dei veri e propri massacri. Spesso lo fanno per vendetta, proprio com’è accaduto nel luglio del 2018, quando, nel distretto di Sorong, in seguito alla morte di un uomo, sono stati uccisi ben 292 Coccodrilli.
Francesco Cortonesi
Fonti:
The Jakarta Post
www.thejakartapost.com/news/2020/08/07/50-year-old-crocodile-dies-in-bangka-two-days-after-capture.html
The Sun
www.thesun.co.uk/news/12362868/crocodile-indonesia-demon-beheaded/
Independent
www.independent.co.uk/news/world/asia/crocodiles-revenge-killed-sorong-west-papua-indonesia-a8449491.html
Foto di apertura: fortogramma del servizio video di Tribunnews.com
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Guardiamo con indignazione al trattamento riservato alle donne considerate streghe e portatrici di malocchio in certe epoche passate ma questa storia dimostra che il mondo non è cambiato; addirittura è peggiorato perché, nonostante si siano acquisite maggiori conoscenze sugli animali, li si tratta ancora come fossero mostri protagonisti di racconti dell’orrore. Non c’è speranza.
C’è sempre un motivo ritenuto valido e sufficiente per perseguitare chi è diverso o lontano da noi.