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In risposta ad alcune recenti polemiche scaturite dalla lettera di Paola Re a Veganzetta “Sono NO TAV ma non parteciperò alla vostra cena” dela 4 marzo 2014, si pubblicano di seguito alcune fotografie relative a una delle numerose iniziative enogastronomiche NO TAV a base di Animali morti che divengono cibo – e non solo a giudicare dalle foto – per raccolte di fondi.
La manifestazione in questione è una grigliata e lotteria tenutasi presso il presidio di San Didero in data 6 aprile 2014. Tra le fotografie pubblicate sul web da coloro che hanno organizzato la grigliata, se ne sono scelte quattro che risultano particolarmente significative e utili a spiegare le posizioni critiche di Paola Re e di moltissime altre persone antispeciste e NO TAV, che non intendono nella maniera più assoluta partecipare e rendersi complici di manifestazioni vergognose, speciste e violente come quelle documentate dalle immagini: ancora una volta il fine non giustifica i mezzi. Nulla può infatti giustificare un comportamento del genere.
Ci piace infine introdurre la selezione fotografica riportando un passo della lettera di cui sopra:
“Il cibo non è solo cibo. Il gusto personale non giustifica il diritto di disporre di esseri senzienti, dell’ambiente come una risorsa a uso e consumo degli animali umani. Il diritto alla libertà non è una prerogativa dell’animale umano, così come la terra che gli animali umani vogliono libera non appartiene solo a loro.
Non può esserci libertà dove esiste prevaricazione e scegliere come nutrirsi è la scelta più semplice che può diventare la più rivoluzionaria.“
Fonte delle fotografie pubblicate in questo articolo: organizzazione grigliata presidio di San Didero
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Grazie per avere pubblicato queste fotografie che valgono più di tante parole.
I coltelli infilzati nel corpo del maiale accompagnati da tanta allegria sono un dolore che si rinnova dopo un anno.
Il solletico al mento del maiale accompagnato dalla risatina di scherno mi ricorda il poliziotto col manganello che se la ride mentre solletica la schiena dell’attivista NO TAV.
Solo che il NO TAV solleticato dal poliziotto non era morto.
E se permettete fa più male lo spregio a mio fratello morto e messo su un piatto che il solletico all’attivista.
Questa vuole essere solo una considerazione e NON una polemica.
La tua non è una considerazione ma polemica e pure falsa e ignorante quando utilizzi il termine solletico al posto di pestaggi, utilizzo di armi chimiche vietate, tortura. Allora visto che ti piace il solletico apprezzerai anche il “solletico” che fanno agli animali dei circhi vero fascioanimalista di sta fava?
Leo il tuo commento non ha alcun senso.
Se vuoi confrontarti fallo in modo intelligente, evitando quindi insulti offensivi e del tutto gratuiti.
Sarò ancora “giovane” ma con certe persone è inutile “confrontarsi”. La sua frase non ha alcuna giustificazione e anche se voleva essere “educata” è stata molto più volgare e offensiva di ciò che ho scritto io.
Leo che tu sia “giovane” o “vecchia” non ha alcuna importanza. Hai fatto un commento stupido e inutilmente volgare che non serve a nulla e a nessuno. Puoi esprimere liberamente il tuo dissenso anche in modo deciso se lo ritieni utile, ma gli insulti sono sempre inutili, lasciamoli a chi non ha niente di meglio da fare.
Quando la rivoluzione si ferma davanti ad un panino non si andrà molto lontani. Tuttavia, anche di fronte a foto come queste, dove la violenza sui corpi degli altri viene non solo disconosciuta ma persino schernita, sono certo che tra gli attivisti NO TAV ci sono anche persone in grado di andare oltre, di porsi domande e riflettere sull’ingiustizia degli allevamenti e dei macelli, fino a riconoscere in tutto ciò un sistema dove la legge del più forte è elevata a paradigma.
Ciao Ludovico,
La rivoluzione non si ferma di certo davanti a un panino. Ma un panino – e ciò che contiene – è di sicuro un’espressione tangibile del nostro concetto di società e del rapporto con gli altri. Non servi dire molto, ti basti un solo esempio. Se un panino con dentro un pezzo di essere senziente che in vita era un Maiale non è nulla di importante per chi aderisce a lotta culturale, sociale e politica come quella NO TAV, allora non dovrebbe nemmeno essere importante se un attivista anticapitalista o anti globalizzazione va a mangiarsi un panino da McDonald’s durante una manifestazione. Come potrai ben comprendere il cibo e il nostro concetto di cibo, è rivoluzione.
Indubbiamente vi sono molte persone NO TAV in grado di andare oltre, di comprendere e di condividere quanto affermato in questo articolo. Nessuno su Veganzetta ha mai detto il contrario, del resto anche le immagini pubblicare non sono un fotomontaggio, ed è su questo che è necessario riflettere.
Ciao Veganzetta, sono assolutamente d’accordo con te. Quanto ho scritto sopra è in effetti un po’ ambiguo e vedo che sono stato frainteso. Nel dire che “quando la rivoluzione si ferma davanti ad un panino non si andrà molto lontani”, mi riferivo proprio agli attivisti NO TAV delle foto e alle lotte e proteste che portano avanti, lotte e proteste che si fermano davanti ad un panino, con tutto ciò che quel panino rappresenta nel nostro rapporto di potere e dominio con gli altri animali.
Ciao Ludovico,
Scusa tu se non ho interpretato correttamente il tuo punto di vista che grazie a questa tua ultima precisazione è completamente condivisibile.
Il vero problema rimane comunque l’amara constatazione che molte persone sinceramente interessate a lottare per una motivazione giusta, rimangano assolutamente refrattarie o distanti da ingiustizie molto maggiori spacciate per consuetudini universalmente accettate.
Ho usato recentemente la lettera di Paola Re (che ringrazio ancora) per spiegare per l’ennesima volta il mio rifiuto a partecipare ad eventi non vegan (vegetariano e onnivoro sono pari, qualcuno muore sempre). Come sempre si sono scatenati coloro per cui “salvare” un cane, gatto o delfino a discapito di un vitello o maiale , risulta accettabile e consigliabile. Pecunia non olet.
Queste foto sono raccapriccianti, non trovo altri termini. Nessuna causa giustifica la morte, nessuna.
Cara Loredana, sono io che ringrazio te.
Anch’io non mi perdo d’animo e continuo a spiegare le ragioni dei miei rifiuti a partecipare e lo faccio proprio quando il fine merita perché mi pare giusto che si sappia che non è un rifiuto a condividere il fine ma il mezzo che si usa per raggiungerlo. Come hai accennato tu, ci sono addirittura cene benefiche per canili e gattili in cui si mangiano altri animali: in quel caso si oltrepassa davvero la soglia della ragione e credo che quegli inviti siano da evitare proprio all’insegna dell’antispecismo che non discrimina alcuna specie.
Grazie Loredana per il tuo commento del tutto condivisibile.
Che queste foto non giustifichino però l’indifferenza dell’antispecista nei confronti della “politica” e delle altre “lotte”. La presenza di cadaveri di animali a taluni eventi “politici” viene presa come scusa da moltissime associazioni/individui/gruppi che si ritengono antispeciste per non partecipare a tutti gli eventi (anche quelli con cucina solo vegana) con seguente farneticazione sull’apoliticismo, sul “contano solo gli animali” e altre amenità tipiche del cosiddetto e ridicolo “antispecismo debole” (particolarmente debole di contenuti).
Grazie Leo per il tuo riferimento alla politica. A questo proposito, ti segnalo un altro articolo apparso su Veganzetta https://www.veganzetta.org/?s=Daniela+Padoan in cui sono riportate le parole interessanti e commoventi di Daniela Padoan, candidata alle ultime elezioni europee. Nei commenti all’articolo è spiegata sia la posizione di Veganzetta sia la mia riguardo la politica.
Ti chiedo anche se sei a conoscenza di eventi politici “con cucina solo vegana” e se me li puoi citare: io non me ho mai visti. Non sono iscritta ad alcuna partito e non sono attivista politica ma mi arrivano tanti inviti a feste e cene di finanziamento per partiti e movimenti politici: talvolta c’è la “scelta veg”, come negli appuntamenti NO TAV ma la mia opinione sulla “scelta veg” è nota.
Riguardo il “contano solo gli animali”, non ho dubbio che c’è chi la pensi così ma questo è un pensiero che non mi appartiene.
Sei partito dalle fotografie per fare una riflessione ma io ti chiedo, se non sono troppo invadente, che cosa pensi di quelle fotografie? Mi piacerebbe che, nel guardare quelle fotografie, riuscissimo a fare una riflessione sul suolo di quell’animale e quelle persone alla “festa”. Io vedo vittima e carnefici. Tu che cosa vedi?
Ciao moltissime iniziative politiche a cui partecipo si avvalgono di cucina vegan, alcuni eventi che si svolgono nei centri sociali e nei circoli anarchici hanno cucina solo vegan. Molte iniziative della rete attitudine no expo ad esempio hanno avuto cucina solo vegan, come ad esempio il campeggio della 5 giorni di maggio al parco di Trenno a Milano. Per quanto riguarda i partiti non mi interessa perché ho un’altra concezione della politica.
Ciao Leo. Di tutto ciò che hai elencato, la sola cosa che non mi suona nuova è la “cucina solo vegan” al circolo anarchici: per esempio, mi è capitato di vedere un Capodanno Vegan presso un circolo di anarchici ma è stata un’eccezione perché in altri incontri da loro organizzati c’era la scelta veg. Riguardo i partiti politici, a prescindere da come la pensiamo io e te della politica, essa si fa ANCHE attraverso i partiti e possiamo dire con certezza che nessun partito organizza incontri, cene di finanziamento, feste… con “cucina solo vegan”, proprio perché per loro il veganismo è una dieta, un modo di mangiare, quindi offrono la possibilità di scegliere (democraticamente!), come se fosse la scelta di vestirsi con gonna o pantaloni. Ho l’impressione che buona parte del movimento NO TAV pensi ciò del veganismo ed è per questo che resto sconcertata: io mi aspetto di più da loro. Soprattutto non mi aspetto le scene immortalate da queste foto.
Io da un partito politico non mi aspetto proprio nulla, non voto più da anni. E non sono d’accordo sul fatto che la politica si faccia anche con i partiti, con i partiti si cercano voti alle elezioni per occupare le poltrone del potere, i partiti e le elezioni sono uno strumento del dominio per sottomettere i viventi. Tra l’altro i vari “programmi” e i ridicoli contenuti dei vari partiti a tutti i livelli parlano da soli…
Leo, non si tratta di discutere se tu voti o non voti. Ho scritto che la politica si fa anche coi partiti perché i partiti sono in Parlamento che è l’organo che legifera. Che poi i partiti si coprano di nefandezze è chiaro a tutta la cittadinanza ma la tua vita quotidiana è condizionata dalle leggi, ti piaccia o no. Pensa a tutto ciò che fai ogni giorno: non sarà mica tutto fuorilegge ciò che fai? Se così fosse non circoleresti libero per il mondo. Non devi essere d’accordo che la politica si faccia anche coi partiti: è una cosa immanente e non ha bisogno del tuo accordo. Accade e basta.
Si e quindi? Che i partiti esistono e decidono delle nostre vite è un dato di fatto, il punto è che non è mio interesse “riformare” i partiti magari sperando che abbraccino il veganesimo. I partiti vanno distrutti così’ come il capitalismo, il nazionalismo, lo stato, non mi interessa riformarli.
https://www.veganzetta.org/spot-anti-elettorale
Prendi un uomo e rendilo schiavo: quest’uomo sarà in prima linea affinchè la schiavitù non verrà cancellata. Prendi lo stesso uomo e rendilo potente: quest’uomo sarà in prima linea affinchè tutti gli altri saranno sottomessi
Leo, non stiamo parlando del tuo interesse a riformare i partiti, tantomeno del mio. E non stiamo parlando neppure della speranza che abbraccino il veganismo. Spero che tu stia fingendo di non capire perché se non capisci realmente è un problema tuo. Non so quanti anni tu abbia ma solo sei molto giovane sei giustificato a non capire questi concetti. Partiti o non partiti, ogni persona fa politica a modo suo: facendo la spesa si fa politica. Chi non la fa?
Non sono molto giovane e capisco bene il problema. Il mio obbiettivo è un mondo libero e per avere un mondo libero i partiti devono essere distrutti. Semplice e chiaro, sono poche parole. Partecipare ai partiti per una qualche azione critica “dall’interno” o amenità simili non fa altro che leggittimare e sostenere l’attuale sistema.
Indifferenza dell’antispecismo nei confronti della politica e delle altre lotte?? Credo ci sia un po’ di confusione.
C’è molta confusione infatti…
Il movimento NO TAV è formato da migliaia di persone ed è popolare quindi rispecchia le abitudini e la cultura del popolo. Aspettarsi che tutti siano vegan è oggettivamente troppo. Non ho mai partecipato ma ai vecchi campeggi no tav so che era presente la cucina vegan. Già un bel passo avanti rispetto a molti altri ambiti, sia politici che non.
L’animalista tiene così tanto al “purismo” vegan, allora mi chiedo come mai continui a frequentare persone non vegan nel tempo libero, in ambito lavorativo, a guardare la tv che pubblicizza la carne, a comprare nei supermercati che vendono carne, a mangiare nei ristoranti che cucinano carne e via dicendo. Quando un loro boicottaggio avrebbe anche molto più senso.
Al campeggio NO EXPO del parco di Trenno cucina ESCLUSIVAMENTE vegan per 500/1000 persone in 3 giorni e mezzo, eppure non ho visto ne al campeggio ne al corteo questa gran presenza di animalisti “tradizionali”, pronti invece a blaterare di legalità e pacifismo i giorni successivi nei soliti commenti da tastiera.
Ciao Leo,
E’ chiaro che tu hai le idee parecchio confuse sull’argomento.
Confondi purismo con coerenza, veganismo etico con antispecismo, critica politica con posizioni apolitiche qualunquiste e via discorrendo. Per prima cosa sarebbe opportuno (come ha già suggerito Paola in un precedente commento) che tu ti leggessi qualche articolo pubblicato su Veganzetta in modo da capire con che persone ti stai confrontando, in seconda battuta potresti intavolare un discorso – anche fortemente critica – sull’argomento trattato, ma con cognizione di causa.
Solo per farti comprendere le stupidaggini che scrivi:
“Il movimento NO TAV è formato da migliaia di persone ed è popolare quindi rispecchia le abitudini e la cultura del popolo.”
Quindi anche i fascisti possono essere presenti? Perché è indubitabile che la società italiana ne sia impregnata e che il fascismo abbia anche una chiara matrice culturale. Molte delle abitudini della nostra cultura sono pessime, sono quindi accettate e rappresentate nel movimento NO TAV? O magari sarebbe opportuno dire che si dovrebbero coltivare culture e consuetudini atte a sviluppare e mantenere viva una coscienza critica, solidale, libertaria ed ecologica in antitesi con quella dominante?
“Aspettarsi che tutti siano vegan è oggettivamente troppo”.
Troppo? E’ aspettarsi troppo che persone che intendono salvaguardare un ambiente naturale da uno scempio annunciato, riflettano so cosa o chi hanno nel piatto e intraprendano una critica virtuosa rispetto alle proprie abitudini consumistiche? Allora perché non andare in valle a bordo di un SUV?
“Non ho mai partecipato ma ai vecchi campeggi no tav so che era presente la cucina vegan”.
Non hai mai partecipato ai vecchi campeggi NO TAV e attacchi chi tra gli “animalisti” a tuo avviso non è stato presente alla tre giorni del parco di Trenno?
Che significa? Facciamo a gara a chi ha collezionato più manifestazioni?
“L’animalista tiene così tanto al “purismo” vegan, allora mi chiedo come mai continui a frequentare persone non vegan nel tempo libero, in ambito lavorativo, a guardare la tv che pubblicizza la carne, a comprare nei supermercati che vendono carne, a mangiare nei ristoranti che cucinano carne e via dicendo. Quando un loro boicottaggio avrebbe anche molto più senso.”
Conosci una ad una tutte le persone che si definiscono animaliste? Inoltre hai presente quali siano le sostanziali differenze tra animalismo ed antispecismo?
Il tuo è qualunquismo da bar: altra tradizione culturale tipicamente italiana.
“Al campeggio NO EXPO del parco di Trenno cucina ESCLUSIVAMENTE vegan per 500/1000 persone in 3 giorni e mezzo, eppure non ho visto ne al campeggio ne al corteo questa gran presenza di animalisti “tradizionali”, pronti invece a blaterare di legalità e pacifismo i giorni successivi nei soliti commenti da tastiera.”
Al campegno NO EXPO del parco di Trenno la maggior parte delle persone in cucina addette ai cibo vegan erano antispeciste. Informati.
Inoltre ci sono anche due sconvolgenti verità da svelare:
1) di solito chi cucina vegan alle manifestazioni è a sua volta vegan e quasi sempre animalista o antispecista.
2) le persone vegane e antispeciste non hanno segni fisici distintivi o un fenotipo particolare (non sono nemmeno verdi) che ti permettano di riconoscerle a vista, pertanto non si capisce come tu possa affermare che non hanno preso parte alla manifestazione.
Che nel movimento NO TAV inteso in senso ampio, cioè popolare non solo quello più “politicizzato”, coesistano diverse “ideologie” potrebbe benissimo essere. Magari non fino al fascismo. E sicuramente ci puoi trovare molte abitudini pessime, così come le puoi trovare, ed eccome se le trovi, tra gli animalisti. Però non vi vedo così infervorati contro l’ipocrisia animalista.
Virtù consumistiche? Che dire della moda vegan che sta spopolando, di ristoranti, prodotti, greenwashing e veganwashing a go go abbracciati a pieno titolo da “animalisti antispecisti” impegnati a difendere SOLO i loro “fratelli” animali?
Non faccio alcuna gara, ma quelli che avete iniziate una critica sommaria senza conoscere tutti gli eventi siete stati voi. Io ho risposto facendovi notare che non è vero. Le mie sono affermazioni da bar? Punti di vista, potrei pensare lo stesso dell’antispecismo “debole”, “apolitico”, ameno, insignificante, povero e anche abbastanza fetido che va per la maggiore di questi tempi.
Al campeggio NO EXPO c’era una cucina ESCLUSIVAMENTE vegan perchè era d’accordo la rete attitudine NO EXPO, altrimenti ci sarebbero state anche le salamelle. Al campeggio NO EXPO gli antispecisti presenti in cucina erano in minoranza, te lo posso assicurare perchè ero uno di quelli. Anzi erano ancora più in minoranza perchè non mi ritengo antispecista, visto l’uso del termine ormai comunemente accettato, decisamente lontano da ciò che sono le mie motivazione e le mie idee.
Ti è già stato detto di leggere alcuni contenuti pubblicati su Veganzetta prima di esprimere giudizi e pareri, è e vidente che non lo hai fatto.
Se desideri sapere cosa si pensa su questo sito web del veganismo consumista visita questa pagina: https://www.veganzetta.org/?s=consumismo
Se desideri comprendere cosa si intende per antispecismo investi qualche ora a leggere (gratuitamente) questo libretto da cui sono tratti i principi etici di Veganzetta: https://www.veganzetta.org/precisazioni-sul-linguaggio
Sull’animalismo e la questione dell’apoliticità non tutte/i in ambito animalista la pensano come credi tu: https://www.veganzetta.org/100-passi-indietro-su-fiaccolate-apolitiche-e-animalismo/
Veganzetta non c’entra nulla con il concetto di “antispecismo debole”. Se hai critiche da avanzare su tale teoria, rivolgiti direttamente all’autore e non a noi.
Su chi cucina vegan in manifestazioni di protesta e politiche e su cosa crede lascia perdere perché è evidente che non sai proprio di cosa parli.
Documentati su tutto, poi ne riparliamo se lo riterrai ancora utile.
Ciao Leo. Mi pare che certe tue affermazioni siano inquietanti.
Sono d’accordo con te che “Il movimento NO TAV è formato da migliaia di persone ed è popolare quindi rispecchia le abitudini e la cultura del popolo.” Allora mettiamoci anche i fascisti: il fascismo può essere parte della cultura di un popolo. In una marcia NO TAV TERZO VALICO ad Arquata Scrivia c’era un gruppo di nazifascisti. Che fare? Cacciarli via a calci pugni e schiaffi? Il problema si pone sicuramente perché per un movimento è dura cacciare via fisicamente da un corteo certe persone. Casomai un movimento deve rendere chiari i suoi fondamenti: se un movimento è antifascista, significa che i fascisti al suo interno non sono graditi. Se una persona fascista è NO TAV (ce ne sono!) e vuole partecipare a un corteo organizzato dal movimento antifascista NO TAV, saprà che cosa la attende.
Ho anche partecipato a una marcia antimilitarista contro gli F35 con la presenza di persone leghiste che non volevano questi aerei per una questione di sperpero di denaro, mica perché sono mostri dispensatori di morte. Che fare? Mandiamo via i leghisti dalla marcia? Ricordo che la lega qualche legame col fascismo ce l’ha pure lei. Se poi vogliamo vedere la sua politica animalista… c’è da farsi rivoltare anima e stomaco.
Ti scrivi “Aspettarsi che tutti siano vegan è oggettivamente troppo.” Se hai letto la mia lettera, le parole che ho scritto sono queste “…non mi aspetto che tutti i compagni attivisti NO TAV siano veg, ma il messaggio dovrebbe essere dato. Difendere l’ambiente è anche questo.” Se tu ritieni che questo messaggio non si debba dare, allora io e te, che siamo entrambi NO TAV, siamo così lontani da rinunciare a proseguire la discussione. Ciò che non ho ancora letto nei tuoi commenti è un’interpretazione di queste fotografie. Che cosa suscitano in te? Se ci fosse una foto di un poliziotto che scatena violenza su una persona che manifesta il suo dissenso al TAV, forse avresti già risposto.
Che cos’è il “purismo vegan”? E’ forse un tua particolare presa in giro del veganismo? Parli di boicottaggio e con me sfondi una porta aperta perché lo pratico in svariate occasioni, soprattutto alle cene di finanziamento carniste come questa pro NO TAV.
Posso fare la stessa osservazione di boicottaggio a te: non ho mai comprato scarpe Adidas, Nike e Reebook perché considero queste aziende le campionesse sul podio dello sfruttamento degli esseri umani e non umani e per me rappresentano il capitalismo almeno quanto lo rappresentino McDonald’s e CocaCola. Hai mai fatto caso a quante scarpe di queste marche sono calzate da chi manifesta alle marce NO TAV? Io sì e ti rispondo che ce n’è un’invasione. A questo punto, se sei coerente, chiediti dove siano i “puristi” NO TAV che predicano contro il capitalismo e poi indossano certe scarpe.
Credo che questa storia del “purismo” sia una tua sciocchezza “pura”, tanto per spararne una contro chi è vegan.
Chi sono gli “animalisti tradizionali”? Sono una tua “tradizionale” sciocchezza per spararne una contro chi difende i diritti di chi non sa neppure di averne.
Ho perso tutto il messaggio di risposta per la password qui sopra, decisamente scomoda. Era lungo non ho tempo per riscriverlo. Riassumo in poche parole. La vista di un poliziotto che tortura una persona in me suscita lo stesso ribrezzo che suscita la vista di un leone frustato per l’esecuzione di un esercizio, così come l’esistenza delle carceri per esseri non animali ha lo stesso effetto dell’esistenza delle gabbie piene di esseri animali. Peccato che non veda tutto questo sdegno degli “antispecisti” nei confronti di polizia e carceri, anzi!
Tutti gli altri argomenti c’entrano poco e non ha senso tirarli in ballo, il messaggio che secondo me fa passare l’articolo e alcuni commenti è di delegittimazione della lotta contro il TAV solo perchè nel movimento che la porta avanti sono presenti antispeciste ma anche non. Quello è il messaggio ad esempio che ha colto il fascistello del commento di sopra, ed è il messaggio che viene per lo più colto da chi lo utilizza come scusa della sua indifferenza.
Continui a lanciare accuse senza evidentemente conoscere come la pensa chi scrive su questo sito web.
Nello specifico il messaggio che veicola la lettera non è quello che affermi tu. Paola Re ti ha già risposto a riguardo in un suo commento. E’ evidente che non vuoi capire.
Leo, tu ce l’hai proprio con il circo con animali… come darti torto “La vista di un poliziotto che tortura una persona in me suscita lo stesso ribrezzo che suscita la vista di un leone frustato per l’esecuzione di un esercizio…” Peccato però che non colleghi il maiale-porchetta NOTAV a che cosa ha dovuto passare nell’allevamento e nel macello: castrazione, taglio della coda, estrazione dei denti, sovraffollamento, sterco, mangime animale, mancanza di luce e chissà che cosa altro. E poi la violenza del macello: bastonate, sgozzamento e via elencando con l’orrore, tutto visibile in migliaia di video in rete. Condanni tutto ciò? Sai che per avere quel “piatto” nelle fotografie bisogna percorrere questa strada? Però esistono i maiali “felici” che hanno la fortuna di pascolare liberi, magari anche nella Valsusa, così sono “cibo a kilometri zero”. Saranno ancora più fortunati se sarà loro riservata la “macellazione etica”. Esiste davvero questa macellazione etica: è quella che segue le regole dettate da ICEA e sai quanti allevatori si vantano di praticarla… Tu risparmio il mio parere a riguardo per non andare troppo fuori tema.
Che cosa si capisce dal tuo commento? Circo con animali no. Allevamento e macello sì. Non ho ancora capito se tu condanni la porchetta della fotografie o se per te quell’animale è un mezzo che giustifica un fine: raccogliere soldi per il movimento NO TAV. Io sono stata molto chiara: per me non lo è e ho spiegato i motivi. Tu no e continui a divagare.
Il circo con gli animali erano un esempio fatto per il soggetto a cui rispondevo che distingueva le vittime di torture dalle vittime di uccisione. Quindi ho portato come esempio il circo come confronto alle torture che subiscono i compagni che finiscono nelle mani degli sbirri per evitare che il soggetto di cui sopra continuasse con le sue distinzioni gerarchiche di oppressione. Mi sembrava evidente, ma forse non lo è per chi cerca pretesti per esibire arroganza e inutile retorica.
Se cerchi qualcuno con cui fare sfoggio di empatia nei confronti degli animali nei macelli hai sbagliato persona, sono vegano da più di 6 anni, ho partecipato a molte iniziative contro i macelli, contro il consumo di carne, etc. ovviamente senza sbandierarlo ai quattro venti come si usa fare nel “movimento antispecista”. Riguardo gli allevamenti felici l’anno scorso con il gruppo cucina di cui facevo parte abbiamo redatto un dossier che trattava proprio questo argomento, quindi ha nuovamente sbagliato persona anche in questo caso. Piuttosto vallo a dire al soggetto di cui sopra, tale Nemesi, che merita rispetto incondizionato per le boiate che scrive.
Leo ti è stato dato tutto lo spazio per esprimere le tue posizioni. Ti sono state spiegate le posizioni degli altri. Non pare vi siano vie di sbocco utili. Quindi come già scritto può bastare così. Grazie.
Allora, se scrivi “ho portato come esempio il circo come confronto alle torture che subiscono i compagni che finiscono nelle mani degli sbirri” condanni la violenza degli sbirri. Pure io la condanno. Te la senti di condannare la violenza di quei compagni che, subìta la violenza dagli sbirri, ne esercitano altrettanta sul maiale, sgozzandolo, arrostendolo e riducendolo a porchetta? Se non lo fanno direttamente, pagano chi lo fa per loro. La risposta è sì o no. La mia è sì, senza tergiversare su “passi avanti”, “scelta veg” e simili edulcorazioni, soprattutto perché vedo che quei compagni si divertono pure con la vittima da morta. Mi sembri una persona piuttosto risoluta a condannare la violenza sugli esseri umani e non umani ma poi stai dalla parte di chi la esercita sul disgraziato maiale delle fotografie. E’ difficile reggere un discorso con te perché mi sembri davvero molto confuso.
Va bene siamo su due posizioni diverse, trovo inutile andare avanti con la discussione. Concludo dicendo che una critica in chiave “antispecista” ad alcune parti del movimento no tav su un sito che parla di antispecismo e frequentato anche e credo per lo più vista la loro diffusione da apolitici che non aspettano altro di trovare scuse che giustifichino il loro apoliticismo, è inutile e nefasta. Volete muovere critiche in chiave antispecista ai movimenti? Fatelo negli spazi e durante gli eventi di quei movimenti, come fanno altre anche se decisamente poche realtà. Su un sito tematico come questo sarebbe molto più utile invece preoccuparsi del cosiddetto movimento antispecista, e muovere critiche ad esso, c’è solo l’imbarazzo della scelta e si potrebbero scrivere tomi e tomi di pagine.
Hai proprio ragione: è inutile andare avanti nella discussione.
Le critiche vengono mosse quotidianamente e incessantemente e sono gli antispecisti ad andare alle manifestazioni degli “altri movimenti” e non viceversa.
Il tuo problema è che non conosci la teoria antispecista e la confondi con l’animalismo: più ti si forniscono dati, informazioni, link e testi da leggere per documentarti, e più insisti sulle tue posizioni dimostrando di non voler assolutamente comprendere le reali posizioni dell’antispecismo.
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Le critiche al movimento antispecista in questo luogo virtuale ci sono state eccome e proprio tali critiche hanno reso Veganzetta indigesta per molte persone e gruppi.
Questo progetto esiste da ben 8 anni e il lavoro fatto è stato considerevole. Non si accettano quindi critiche se non documentate e circostanziate. Di pagine ne sono state scritte molte in verità, sei tu che non le vuoi leggere.
Può bastare così.
Leo, continui a scrivere senza sapere come stiano le cose: “Volete muovere critiche in chiave antispecista ai movimenti? Fatelo negli spazi e durante gli eventi di quei movimenti…” L’ho fatto e le risposte che ho ottenuto sono in alcuni casi il silenzio e in altri casi l’intolleranza dettata a volte dall’ignoranza e a volte dall’egoismo. La pancia non si tocca in nome della libertà di scelta. E’ strano che tu non capisca che scrivere una lettera e pubblicare foto su un simile argomento è segno che a me la cosa stia a cuore. Se non fosse così, mi sarei rassegnata e avrei voltato pagina. Ti pare che io me la prenda per una porchetta alla cena del circolo delle boccette quanto me la prenda per una porchetta alla cena NO TAV? La condanna del cibo animale per me è indiscutibile e su questo non faccio alcun passo indietro. Alla festa NO TAV, oltre alla condanna c’è la delusione.
Concordo con ciò che ha scritto Veganzetta: “sono gli antispecisti ad andare alle manifestazioni degli “altri movimenti” e non viceversa”. Non ho mai visto bandiere NO TAV a manifestazioni a cui ho partecipato contro vivisezione, mattatoi, caccia, pellicce, circo con animali… In compenso, alle manifestazioni in Valsusa, gli antispecisti del torinese ci sono sempre. Io stessa, quando partecipo alle manifestazioni NO TAV, mostro adesivi, spille e tutto ciò che possiedo che invitino alla liberazione animale.
Concordo anche sul fatto che Veganzetta si definisca “indigesta per molte persone e gruppi”: certamente lo è per molte persone del movimento NO TAV e si è visto che lo è anche per te.
Io di “antispecisti” ne ho visti ben pochi se non a iniziative riguardanti direttamente gli animali e alcuni di quei pochi presente il primo maggio ad esempio erano li per rompere i coglioni e infamare.
A me non è indigesta Veganzetta a me è indigesto questo presunto “movimento antispecista”.