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Su Veganzetta abbiamo già parlato del delfinario di Marineland di Antibes (Francia), e ora, in modo anche per certi versi inaspettato, il delfinario ha annunciato la chiusura definitiva. Il motivo, dicono dalla direzione di Marineland, sono “le gravi difficoltà economiche dovute a un calo di visitatori che sono passati in dieci anni da 1,2 milioni a 425.000 all’anno”.
Questa è senza dubbio una buona notizia ma il problema adesso è quello della ricollocazione degli Animali prigionieri. Marineland Antibes infatti detiene circa 4.000 Animali di 150 specie diverse (Orche, Delfini, Leoni marini, Tartarughe, Pinguini e numerosi Pesci) che dovranno essere trasferiti. In questo momento tutto il focus è puntato sulle due Orche: Keijo che ha appena compiuto 11 anni e sua madre Wikie, divenuta celebre per l’esperimento che mirava a insegnarle la lingua inglese, che ne ha compiuti 23. Il trasferimento degli Animali dovrà avvenire entro il 2026, quando diventerà attuativa la legge del 2021 contro gli abusi sugli Animali che vieterà definitivamente eventi e spettacoli con Cetacei in Francia. Due sono le destinazioni per il momento individuate per Keijo e Wikie, il delfinario di Kobe in Giappone, e il Loro Parque delle Canarie, ma giustamente le associazioni animaliste si stanno opponendo in ogni modo visto le pessime condizioni di detenzione che “vantano” sia Kobe che il Loro Parque (che ricordiamo ha visto morire quattro Orche in quattro anni). La speranza è che le due Orche di Antibes trovino rifugio in un santuario della Nuova Scozia, nel Canada atlantico, ma dovrà essere un giudice a deciderlo nei prossimi giorni.
Noi di Veganzetta seguiremo questa vicenda e vi aggiorneremo.
Francesco Cortonesi
Fonti:
Fotografia in apertura: Una delle Orche del delfinario di Marineland ad Antibes. Fonte: Francesco Cortonesi
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Rilasciarle in mare?!? L’uomo che essere stupido e malvagio, buono solo a danneggiare poveri esseri senzienti che nulla gli hanno fatto!!!
In certi casi (come questo) non è per nulla detto che rilasciando nel loro ambiente naturale Animali sempre vissuti in prigionia, riescano a sopravvivere. La questione a questo punto è più complessa e per le due Orche si dovrà trovare una soluzione alternativa che permetta loro di essere al sicuro e di svolgere una vita il più possibile dignitosa e tranquilla.