Desserts


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dessert
Se fossimo le prede? I deboli, quelli senza difese, senza diritti o identità?
Se il nostro mondo d’un tratto non fosse più nostro, ma di altri?
Buona visione di questo interessante corto con protagonista Ewan McGregor


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8 Commenti
  1. sergi ha scritto:

    Ho molto apprezzato questo video è davvero ben fatto… vorrei approfittare di questo spazio per porre una questione a chiunque abbia voglia di leggere e eventualmente darmi un parere… Incredibilmente ma sembra che fruttariani e onnivori su una cosa siano d’accordo: non esiste una reale differenza tra una carota o piede d insalata e un manzo o un tacchino… Quello che cambia sono solamente le conclusioni.. io sono vegetariana da sempre e vegana il più spesso possibile (ma non completamente). A mio avviso chi sceglie di nutrirsi di sola frutta (anche gli ortaggi a semi come pomodori zucchine melanzane ecc. Sono frutti) fa una scelta rispettabilissima da un punto di vista nutrizionale e etico e non ha ragione di trovare simili ragionamenti per giustificarsi. non posso invece dire altrettanto di chi usa questa visione radicale come alibi per continuare a massacrare e uccidere vite innocenti. Questo argomento mi disturba così profondamente che a volte mi trovo a non sapere nemmeno cosa dire da tanto che per me è evidente che le cose non stiano così ne da una parte ne dall altra…. resto in attesa di chiarimenti

    10 Maggio, 2015
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  2. Lorenzo Bresciani ha scritto:

    La “reale differenza” esiste e si chiama senzienza.

    11 Maggio, 2015
    Rispondi
  3. sergi ha scritto:

    Grazie Lorenzo.. mi conforta sapere che la pensiamo allo stesso modo. Penso che la prossima volta che mi sentirò dire che quello che ho nel piatto ha lo stesso livello di sofferenza della ”mia bistecca perché sono tutti esseri viventi” o che ”anche le carote vengono uccise”.. invece di prendermela o rimanerci male … beh penso che mi farò una grossa risata… Un riso amaro però. Molto amaro.

    12 Maggio, 2015
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    • Veganzetta ha scritto:

      Ciao Sergi,

      Il problema che tu evidenzi è molto serio e complesso.
      Di sicuro si può dire che una persona fruttariana impatta molto meno sugli altri rispetto ad una persona vegana, quindi a rigor di logica l’antispecismo dovrebbe andare – come utilizzo di buone pratiche – verso questa modalità di nutrizione.
      Nell’ambiente fruttariano attuale quasi nessuna persona si occupa degli Animali, pare un paradosso ma è così, al contrario chi diventa fruttariano lo fa per motivi salutistici, o in ogni caso personali. Per tale motivo si giunge all’assurdo in cui gli estremi si toccano: carnivori e fruttariani – non tutti per fortuna – arrivano a porre sullo stesso piano vegetali e Animali.
      E’ fuor di dubbio che i vegetali in quanto esseri viventi debbano essere rispettati, molti esperti affermano inoltre che siano in grado di provare emozioni e sensazioni, questo è tutto da provare e da scoprire, sicuramente chi è in grado – senza tema di smentita – di provare sensazioni ed emozioni sono gli Animali, pertanto è semplicemente fazioso o stupido porli sullo stesso piano. Detto ciò in rispetto va entrambi, e per entrambi si devono utilizzare delle soluzioni per impattare il meno possibile.
      Il problema dei vegetali è uno dei limiti irrisolti dell’antispecismo contemporaneo, si dovrà capire molto e pensare molto per trovare una soluzione.
      Se volessimo essere semplicemente pratici, potremmo controbattere alle affermazioni ipocrite di queste persone semplicemente affermando che:

      1) Piante e Animali vanno rispettati
      2) Gli Animali di sicuro soffrono, le piante forse
      3) In tal caso di sicuro ci si dovrebbe astenere al far soffrire gli Animali, quindi non li si deve mangiare
      4) In ogni caso mangiando Animali si sfrutterebbero anche le piante, visto che gli Animali destinati a diventare il nostro cibo, a loro volta vengono alimentati con delle piante. Quindi mangiando un Animali, mangiamo anche delle piante.

      Comunque, il consiglio è di ignorare queste posizioni, soprattutto se portate avanti da persone che tentano disperatamente di aggrapparsi a motivi del tutto insostenibili per non dover cambiare qualcosa nella loro vita.

      12 Maggio, 2015
      Rispondi
  4. sergi ha scritto:

    Ciao Veganzetta
    la tua risposta è stata davvero esaustiva su ogni punto e spero che serva da stimolo ad altre riflessioni così efficaci.. io mi sono affacciata da poco sul mondo antispecista e non mi definisco (ancora?) tale.. in linea di massima non ritengo che l abbattimento sistematico di tutte le differenze sia un buon modo per portare l uguaglianza… ma se questo è funzionale in un primo momento a scuotere le coscienze…. ben venga… ma quello che è importante secondo me è l approccio mentale a queste tematiche ad esempio come il tuo molto ragionevole…. tornando un attimo al vegetale… è vero secondo me anche un albero in qualche modo soffre (anzi direi sicuramente)… ho sentito dire che per chi è in grado di sentirlo quando viene abbattuto emette un vero e proprio grido…. l impatto zero è impossibile.. almeno per ora….. ma sarebbe bello discutere di queste cose in un mondo vegano…. senza ipocrisie

    12 Maggio, 2015
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    • Veganzetta ha scritto:

      Non si dovrebbe affatto mirare all’abbattimento di tutte le differenze, al contrario: si dovrebbe mirare all’accettazione e al rispetto delle differenze. Ora essere “diversi” è un elemento negativo, dovrebbe invece essere un elemento positivo per creare un nuovo tipo di rispetto.
      C’è chi oggi mira all’indistinto, all’eliminazione delle differenze in nome di una uguaglianza estrema, questo è tanto negativo quanto considerare le differenze un problema.
      Un albero di sicuro soffre dal punto di vista biologico, un altro conto è che senta e sia consapevole della sua sofferenza, questo non è affatto sicuro, è possibile, ma per ora sarebbe opportuno perlomeno smettere di sfruttare e ammazzare chi sicuramente soffre oltre ogni ragionevole dubbio.

      12 Maggio, 2015
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  5. sergi ha scritto:

    Mi trovi pienamente d’accordo… e non avrei saputo esprimere il concetto in modo migliore… spero nella mia ricerca appena iniziata di un’identità antispecista di trovare sempre confronti altrettanto validi. Vorrei concludere per ora riferendomi all ultima pubblicità di una nota marca di stracchino che sta passando in questi giorni alla tv… ma davvero pensano che io creda che il loro formaggio venga prodotto così? In quel contesto idilliaco e paradisiaco? il nostro Paese ha il triste primato in Europa di allevamento a pascolo zero. anche in questo istante… e non vado oltre

    12 Maggio, 2015
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    • Veganzetta ha scritto:

      Buon lavoro e soprattutto buon lavoro di autocritica che è il primo fondamentale passo. Come detto in precedenza cerchiamo perlomeno di impattare il meno possibile su chi di sicuro soffre, quindi l’augurio è che tu divenga il prima possibile una persona vegana etica. Le pubblicità commerciali sono per antonomasia delle menzogne, quella a cui tu fai riferimento non fa eccezione. La nostra società è talmente ingiusta e crudele che noi stessi, che viviamo nei piani alti di questo edificio di sfruttamento, abbiamo bisogno di menzogne per dormire tranquilli la notte.

      12 Maggio, 2015
      Rispondi

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