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In una Parigi blindatissima e gremita di agenti di polizia e soldati (molto attivi nel reprimere ogni tipo di manifestazione pubblica seppur pacifica) si sta svolgendo la Conferenza mondiale sul clima denominata COP211 (30 novembre – 11 dicembre 2015), in molti affermano che si tratti di una conferenza decisiva e che dai risultati che si otterranno, dipenderanno le sorti del pianeta Terra. Circa 150 capi di governo e di Stato (che non solo cureranno gli interessi dei loro Paesi, ma anche di numerose multinazionali, le quali hanno pesanti responsabilità della situazione che stiamo vivendo) si riuniscono per l’ennesima volta nel tentativo dichiarato di mantenere il surriscaldamento globale entro la soglia dei due gradi rispetto all’era preindustriale.
In occasione dell’apertura dei lavori in tutto il mondo si sono svolte numerosissime manifestazioni organizzate dalle associazioni ecologiste o ambientaliste, con l’intento di tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sul gravissimo problema ambientale – causato dalla nostra specie – che affligge la Terra.
In cortei, manifestazioni, proclami, interviste e articoli sul web e sui social media, si snocciolano dati, informazioni e considerazioni su ciò che dovremmo fare per evitare una catastrofe annunciata, in ambito ecologista o ambientalista non si parla quasi per nulla di un dato allucinante e inoppugnabile – diffuso già sin dal 2009 – e bellamente ignorato: il 51% del totale delle emissioni di gas responsabili del surriscaldamento del clima della Terra sono da imputare all’allevamento degli Animali destinati a divenire cibo per gli Umani2.
Il comparto zootecnico è quindi il maggiore inquinatore del mondo, oltre ovviamente a rappresentare una mostruosa macchina che genera schiavitù e morte per miliardi di Animali.
Questo le associazioni ecologiste o ambientaliste lo sanno?
Veganzetta, come è noto, non si è mai voluta occupare di tali argomenti che, in ambito animalista e antispecista, vengono definiti giustamente “argomenti indiretti” e che, in definitiva, riguardano sempre e comunque una visione antropocentrica del problema, ma si deve pur considerare il fatto che essere persone umane antispeciste significa anche avere a cuore le sorti del pianeta Terra, che è la casa di tutti i viventi, non solo nostra . E’ evidente infatti che nessuna liberazione animale potrà mai avvenire se giungeremo a distruggere il pianeta su cui viviamo.
Pertanto di fronte alla conclamata schizofrenia di chi – definendosi attivista per il clima – intende lottare per la salvaguardia del pianeta, ma al contempo continua a nutrirsi della carne e a sfruttare gli Animali, è indispensabile prendere posizione e denunciare non solo tale atteggiamento assurdo, ma anche la colpevole omertà di chi continua a ostinarsi a parlare di lampadine a basso consumo e di risparmio energetico, non considerando la maggiore fonte di inquinamento che scaturisce dalla pratica più crudele, vergognosa e ingiusta che esista: la schiavitù animale.
Inutile aspettarsi soluzioni efficaci da COP21, è necessario invece che chi è dotato di un minimo di buonsenso e responsabilità, si decida una volta per tutte ad abbandonare il consumo di carne e di tutti i suoi derivati abbracciando la filosofia vegana e considerando prioritaria la questione animale, se non altro perché è del tutto chiaro che un’ingiustizia crea danno non solo a chi la subisce, ma anche a chi la causa.
Detto ciò è importante ribadire con forza che le ingiustizie vanno combattute in quanto tali e non perché può esserci un’utilità nel farlo, ma questo molte persone umane proprio non riescono a capirlo e si mobilitano – e nemmeno sempre – solo quando vengono attaccati i loro interessi.
Veganzetta
Note:
1) La COP21
La XXI Conferenza delle Parti (COP21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) si tiene a Parigi dal 30 novembre, data ufficiale dell’inaugurazione, fino all’11 dicembre 2015. Le Nazioni Unite hanno però optato per un inizio anticipato dei lavori domenica 29 novembre, così da sfruttare al massimo la presenza dei capi di Stato nei primi giorni del summit.
L’UNFCCC (lungo acronimo per United Nations Framework Convention on Climate Change) è un trattato ambientale ratificato a Rio de Janeiro nel 1992, durante la Conferenza sull’Ambiente e sullo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNCED), meglio nota come il Summit della Terra.
Chi ha partecipato
All’appuntamento di Parigi, presieduto dal Ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, prendono parte rappresentanze di 195 nazioni. In tutto saranno operativamente coinvolte circa 40mila persone umane, di cui 25mila delegate ufficiali (non solo rappresentanti governativi, ma anche ONG, agenzie delle Nazioni Unite, organizzazioni intergovernative e società civile) e più di 3.000 giornalisti accreditati.
2) Per maggiori informazioni si consiglia la lettura del documento “Livestock and Climate Change” pubblicato dal WordlWatch Institute nel 2009 e tradotto in italiano a cura dell’associazione Progetto Gaia.
Fonte originale in lingua inglese: www.worldwatch.org/files/pdf/Livestock%20and%20Climate%20Change.pdf
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Bellissimo articolo.
Grazie Roberto.
MARCIA PER IL CLIMA DI ROMA, UNA GRANDE DELUSIONE, non avrei mai immaginato, dopo 30 anni di animalismo e marce ecologiste di dover sfilare con i CACCIATORI, con tanto di striscione!, gli ho anche chiesto a che titolo partecipassero e mi hanno detto che loro sono ambientalisti perchè puliscono i boschi!, dopo aver detto cosa pensavo di loro, ho ripreso la marcia, ma il “bello” doveva ancora venire, alla fine della marcia davanti al Campidoglio c’erano gli stand alimentari della COLDIRETTI che vendevano SALSICCE!!!, e decine di giovani che facevano la fila in attesa del panino!, gli ho fatto notare che gli allevamenti intensivi sono una delle peggiori cause del buco dell’ozono e dell’effetto serra e che almeno quel giorno, per coerenza, potevano rinunciare, oltretutto erano le 17, manco l’ora di cena, ma non mi hanno neanche risposto, che delusione! Ma le colpe maggiori ce l’hanno gli organizzatori!!!
Grazie Wladimiro per questa tua testimonianza che è lo specchio della realtà vergognosa dell’ambientalismo italiano.
Cè ancora molto da fare per imparare a rispettare i tempi altrui, per capire che ognuno segue i propri ritmi nel prendere decisioni che riguardano grandi cambiamenti nella propria vita.
Qui non si tratta di rispettare (e quindi giustificare) chi ancora non ha capito che i suoi gesti quotidiani contribuiscono irrimediabilmente allo sterminio Animale! Anche inserendo la spina in una presa di corrente si crea un danno inconcepibile a molti. La richiesta di energia è sintomo di ogni devastazione ambientale ed umanitaria. Il terrorismo è un sintomo di tali atteggiamenti ipocriti ed opportunisti…altro che odio e prevaricazione religiosa! La fame di carne è direttamente proporzionata al bisogno d’appagamento personale che ognuno ha nella propria indole di essere vivente…sia egli onnivoro presunto tale o mistificato da induzioni commerciali. L’umanità ha raggiunto un punto di non ritorno esaltato dal capitalismo moderno che non vede oltre lo sfruttamento delle risorse naturali…sia esse materiali che viventi. Ciò non vuol dire che dobbiamo ritornare nelle caverne, ma ricercare una sopravvivenza più etica e pacifica è l’obbligo prossimo che tutti devono intraprendere. La necessità del proprio fabbisogno personale è un diritto innato, ma questo non deve sognificare l’uccisione o meglio lo sterminio di tutto il resto! Ci sono le alternative, ed abbracciare chi non riesce a vedere oltre l’ovvietà…è un dovere di chi ha già compreso il difetto di questo meccanismo consumista e quindi deleterio. Solo tramite una collaborazione ed una tolleranza estesa sarà possibile annientare la prevaricazione altrui.
Faccio presente che alla Marcia per il Clima di Roma erano presenti
“cacciatori” e “allevatori” , nonchè gente che vendeva pezzi di morti INNOCENTI .
Allora mi chiedo e vi chiedo : DOV’E’ LA COERENZA IN QUESTE
MANIFESTAZIONI ?
SOLO IPOCRISIA E MENEFREGHISMO .
SOLO ESIBIZIONISMO E STRUMENTALIZZAZIONE DELLA SOFFERENZA ALTRUI .
QUESTA E’LA VERITÀ .
VOGLIAMO DAVVERO FARE QUALCOSA PER IL NOSTRO PIANETA ?
BENE .
ALLORA ABOLIAMO IMMEDIATAMENTE GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI E OGNI
FORMA DI SFRUTTAMENTO ANIMALE NEL MONDO, DAL MOMENTO CHE OLTRE IL 50% DELLA PRODUZIONE DI C02 DERIVA DA QUESTI LAGER .
SOLO “ARMONIZZANDOCI” CON MADRE NATURA POTREMO VERAMENTE SALVARLA .
TUTTO IL RESTO SONO SOLO BELLE PAROLE .
TANTO FUTILI QUANTO INUTILI .
RM
Si sapeva ancor prima che iniziasse che COP21 sarebbe stata una grande buffonata mondiale. Come è stata una buffonata mondiale l’enciclica papale cosiddetta “ecologista”. Avete visto come mangia il Papa?
Ci sono state voci che hanno sollevato i problemi che l’articolo solleva ma purtroppo sono rimaste in sordina. La pancia non si tocca. Piuttosto crepiamo avvelenati, sepolti dal letame degli allevamenti, soffocati dai miasmi ma nessuno tocchi la carne. Il fatto è che di questi veleni crepiamo pure noi che gli animali non li mangiamo.
Non sarà certo COP21 a cambiare le cose, come non sono mai state cambiate da nessuna conferenza mondiale che serve solo a impiegare risorse umane, finaziarie, strumentali che potrebbero essere impiegate altrimenti.
Esattamente Paola !
Ipocrisia , menefreghismo , corruzione , avidità , servilismo .
Queste le principali qualità ( !!! ) di questa massa di cialtroni travestiti da “salvatori del mondo” .
Luridi assassini di Vite innocenti .
Per salvare i nostri Fratelli Animali dobbiamo combattere NOI CHE LI AMIAMO .
E’ quello che stiamo già facendo .
E non smetteremo mai .
Ciao Riccardo,
Gli Animali non sono nostri fratelli e non serve che li si ami. Sono altri Animali diversi da noi ma con uguali diritti fondamentali e come tali vanno rispettati. Bisognerebbe lottare per questo e non perché li si ama. La liberazione animale è meramente una questione morale di giustizia, empatia e compassione, ciò non implica automaticamente l’amore anche se spesso tale sentimento esiste ed è molto forte.
Purtroppo l’uomo, oltre ad essere l’animale piu dannoso per il pianeta, è anche il più stupido e non affronterà mai il grosso problema dell’alimentazione, che lo porterà dritto alla sua distruzione!
Il problema dovrà per forza essere affrontato.