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Oggi ricorre il 25° anniversario della scomparsa di Jill Phipps uccisa durante una manifestazione di protesta animalista. In un periodo come il nostro dominato dall’infossicazione (neologismo coniato dal fisico catalano Alfons Cornella, composto dall’unione tra informazione e intossicazione), molto probabilmente fermarsi a riflettere sul passato, potrebbe essere un buon antidoto alla frenesia, alla superficialità e alla perdita di memoria di cui siamo vittime a causa dell’enorme mole di dati che ci investe quotidianamente. Ciò che il veganismo, l’antispecismo e l’animalismo sono oggi, lo si deve a ciò che è stato fatto (nel bene e nel male) in passato. Chi stupidamente propone un “colpo di spugna” per cancellare tutto ciò che è stato giudicandolo semplicemente un errore, può solo causare danni enormi alla liberazione animale.
La nostra visione del mondo e le nostre aspirazioni sono tali perché in passato c’è chi, come Jill, ha difeso un’ideale anche a costo della propria vita.
Ricordare Jill Phipps e tutte le persone umane che hanno lottano per la liberazione degli Animali, è giusto, doveroso e necessario per non dimenticare chi siamo.
Adriano Fragano
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